A Sansepolcro torna il Museo Diffuso: martedì la presentazione

Il nuovo progetto sarà illustrato in una conferenza online con la partecipazione di alcuni esperti del settore turistico

Sansepolcro Museo Diffuso edizione 2019

Quale futuro per il turismo locale? Come sviluppare modelli alternativi di turismo all’indomani dell’emergenza sanitaria? Di queste e di altre tematiche si parlerà nel corso della videoconferenza dedicata alla presentazione dell’edizione 2021 di “Sansepolcro Museo Diffuso”, un progetto nato due anni fa nella Città di Piero e dedicato allo sviluppo e promozione del turismo di comunità.

L’iniziativa si svolgerà martedì 11 maggio alle ore 18:30 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Museo Diffuso. L’evento sarà moderato dall’Assessore al turismo del Comune di Sansepolcro Francesco Del Siena e da Laura Caruso, project Manager di CasermArcheologica. Insieme a loro in collegamento ci saranno anche Martina Manescalchi, docente Università di Bologna, direttore responsabile di We:ll Magazine e i giornalisti Germana Cabrelle, giornalista professionista free lance, specializzata in turismo e collaboratrice, tra le altre, di Vanity Fair, Il Sole 24 Ore, F, Repubblica, The Travel News e Pietro Cozzi, Caporedattore di Bell’Italia.

Riflessioni sul turismo

Il lockdown del 2020 e le limitazioni tuttora in corso hanno costretto ad una riflessione sul ruolo e sul futuro del turismo, con un più ampio dibattito in merito all’impatto dei visitatori sull’ambiente e sulle comunità ospitanti. La conferenza costituirà una preziosa occasione per conoscere l’esperienza di Sansepolcro e affrontare il tema del turismo responsabile in quanto pratica di avvicinamento al turismo sostenibile, attraverso il riconoscimento del diritto della comunità ad essere protagonista nello sviluppo turistico socialmente responsabile del proprio territorio.

Un progetto già rodato

Il Museo Diffuso è stato lanciato a Sansepolcro nel 2019. L’iniziativa prevede una sorta di tour per entrare nel cuore della storia, degli usi e costumi e delle tradizioni, attraverso luoghi e personaggi, con i loro racconti e aneddoti. L’idea è nata dalla necessità di avvicinarsi ad un turismo responsabile e non “predatorio”, che metta al centro dell’esperienza la continua e sempre più intensa interazione tra viaggiatori, ospiti e cittadini, attraverso la condivisione. Così i biturgensi diventano loro stessi divulgatori e attori, ciceroni e promotori della località. Con i professionisti del Centro Guide di Arezzo, gli ospiti del tour scoprono i luoghi e conoscono le persone che se ne prendono cura: non solo visitano i musei ma anche gli abitanti, con le leggende tramandate di generazione in generazione, diventano vere e proprie tappe del tour.

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