Anche quest’anno il liceo artistico “G. Giovagnoli” in finale alla Biennale di Venezia

La scuola di Sansepolcro ha preso parte al concorso internazionale New Design 2021 con un progetto denominato "Eco Sosta nel Tempo"

Per il decimo anno consecutivo il Liceo Artistico “G. Giovagnoli” di Sansepolcro ha superato la selezione del concorso Internazionale, indetto dal MIUR, per le eccellenze artistiche “New Design 2021” ed ha partecipato alla finale organizzata a Venezia dal 26 al 29 ottobre 2021. Il concorso sulla creatività nell’istruzione artistica italiana ha avuto come tematica la seguente traccia: “Concordia civium murus urbium” – DESIGN PER I BENI CULTURALI salvaguardia, tutela, protezione, promozione, valorizzazione.

Dopo il successo della scorsa edizione 2020, in cui la scuola ha ottenuto la menzione speciale all’interno della Biennale dei Licei Artistici con il progetto A Continuos Becoming (Continuo Divenire) realizzato dalla classe VL AA di Architettura e Ambiente, anche quest’anno il liceo Artistico “G. Giovagnoli” si è classificato per accedere alla finale con il progetto“Eco Sosta Nel Tempo” realizzato dagli studenti Giovanni Del Sere e Consuelo Conficconi  della classe V L AA dell’indirizzo Architettura e Ambiente. L’opera, frutto di un intenso lavoro di ricerca e progettazione, è stata esposta, insieme alle altre selezionate dal Comitato Tecnico Scientifico, nella Sala delle Tese presso la sede dell’Arsenale della Biennale di Venezia dal 27 al 30 ottobre.

Il progetto è nato dall’idea di valorizzare un territorio della nostra provincia che è il Pratomagno, una dorsale che si innalza tra il Valdarno superiore e il Casentino a nord-ovest della città di Arezzo; interessa l’omonima provincia e, in piccola parte, la porzione sud-orientale di quella di Firenze. L’intuizione è stata quella di collocare all’interno di una dimensione senza tempo come quella del parco casentinese un elemento che invece ci offre la possibilità di dare un valore al tempo, ma non a quello convenzionale bensì a quello naturale, scandito dal sole. Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di una Piazza – Meridiana correttamente orientata nella quale il concetto di misura, proporzione e contemplazione della natura diventi un nodo essenziale per il visitatore che si reca in quella località.

1 / 6

L’arte rappresenta, dunque, un elemento imprescindibile per conoscere il passato, comprendere il presente e intravedere il futuro, incorniciando un paesaggio. Il tempo si concretizza nella meridiana, strumento per misurarlo. Lo gnomone della seduta/cornice proietta l’ombra sulla piazza in cui sorge, segnata dalle linee dei mesi, delle ore, dei segni zodiacali e del giglio fiorentino, memoria della Festa della Toscana. Il pavimento è una spirale aurea, simbolo di crescita, rigenerazione che il tempo regala di fronte alla natura.

Le meridiane ci riportano alla sorgente elementare della nostra nozione di tempo: l’alternarsi della notte e del giorno; ci sottopongono nuovamente alle leggi ancestrali del firmamento e del suo moto apparente; progettarle e realizzarle richiede di padroneggiare tecniche di calcolo e capacità manuali necessarie a rendere l’oggetto quanto più preciso possibile. Il risultato non ha mai però l’aspetto scarno di un semplice strumento di misura: le meridiane sono solitamente oggetti artistici e presentano motti riferiti al tempo e al suo trascorrere.

Manualità, ingegno e creatività sono necessari per la realizzazione di orologi solari: grande è, ancor oggi, la soddisfazione di aver catturato l’ombra traendone un senso.

Exit mobile version