Anghiari, il sindaco non scioglie la riserva sulle elezioni

Polcri: “A differenza degli altri candidati prima di decidere faremo un percorso partecipativo con l'elettorato”

Polcri tra l'assessore Maggini e il consigliere Lucacci durante la conferenza stampa di stamani

La decisione del Governo di fissare al 3 e 4 ottobre le elezioni amministrative ha sbloccato la situazione a Sansepolcro, visto che subito dopo il sindaco uscente Mauro Cornioli ha ufficializzato la decisione di non ricandidarsi, mentre non ha avuto effetti analoghi su Anghiari. Alessandro Polcri prende infatti ancora tempo, come ha spiegato stamani a margine della conferenza stampa di presentazione del Bilancio sociale 2016-2021: “Gli altri hanno fatto un percorso diverso, noi faremo un percorso partecipativo”, ha detto. Percorso che consiste in una serie di incontri con le frazioni seguìti da un’assemblea pubblica: “Al termine decideremo se chiudere questa esperienza, perché non ci sono le condizioni o la volontà, oppure se presentare un nuovo progetto mantenendo l’impostazione del nostro gruppo e allargandolo ad altre persone. Non è che non vogliamo prendere la decisione, ma abbiamo già scelto a priori di utilizzare uno strumento partecipativo”, ha precisato Polcri. Il primo cittadino è tornato poi a rimarcare il confronto con chi è già sceso in campo, ovvero Danilo Bianchi e Mario Checcaglini: “Vedo candidati che si autocandidano e altri che si candidano sulla base di un comunicato stampa della federazione di un partito. Credo invece – ha detto il sindaco uscente – che l’elemento più importante sia l’elettorato, verificare e toccare con mano quello che i cittadini vogliono. Se non c’è questo contatto con la popolazione si fanno operazioni calate dall’alto senza avere una valutazione sul concreto”.

“Siamo consapevoli che in cinque anni abbiamo fatto un buon lavoro e al di là di tutto usciamo a testa alta. Nessuno un domani ci potrà dire che non abbiamo lavorato bene, i fatti parlano”, ha aggiunto Polcri riprendendo lo slogan scelto come titolo dell’opuscolo nel quale è riportato il Bilancio sociale (Anghiari c’è. Parlano i fatti). “I primi tre anni sono stati durissimi perché non avevamo un euro in cassa”, ha ricordato, specificando che “nei primi due mesi di mandato la decisione era se portare i libri in tribunale oppure continuare. Ci siamo allora assunti una responsabilità e poteva andare anche male, perché il bubbone poteva scoppiare addosso a noi. Siamo riusciti a tenere senza dare colpe a destra, a manca o al centro, e ora che ne siamo usciti abbiamo un bilancio sano, con risorse. Solo nel mese di luglio abbiamo avuto un extra-gettito di 75.000 euro che investiremo ora nell’ultima fase dell’amministrazione. Questo per dire – ha concluso Polcri – che vista anche la situazione eccezionale della pandemia, questo ente sta andando abbastanza bene”.

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