È stata eseguita stamani dai finanzieri del Nucleo speciale di Polizia valutaria un’ordinanza di arresti domiciliari per l’imprenditore tifernate Francesco Polidori, 73 anni, fondatore di Cepu, gruppo che ha uno degli storici centri studi anche a Sansepolcro. L’inchiesta della Procura di Roma, spiega una nota della Guardia di Finanza della Capitale, coinvolge “sei soggetti responsabili, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, auto-riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”. Per un collaboratore di Polidori, depositario delle scritture contabili e incaricato della gestione finanziaria del gruppo, è scattato il divieto temporaneo di esercitare attività di impresa per un anno. Effettuati inoltre sequestri di quote societarie, disponibilità finanziarie e immobili per un valore complessivo di circa 28 milioni di euro.
Secondo la Guardia di Finanza, l’indagine, denominata Tutoring, riguarda “i fallimenti di 2 importanti società”, definite “vere e proprie bare fiscali che sono state portate a decozione con un passivo complessivo di oltre 180 milioni di euro”, attraverso le quali Polidori avrebbe “distratto asset dalle società e sfruttato importanti marchi del comparto dei servizi di istruzione e formazione, eludendo il versamento di ingenti imposte dovute all’erario”.
Sempre in base a quanto riferito dalle Fiamme Gialle, si sarebbe fatto ricorso a “società qualificabili come scatole cinesi, anche di diritto estero”, che avrebbero “ideato e realizzato una serie di complesse operazioni societarie, commerciali e finanziarie”. Tra questi “la creazione di una società fiduciaria in Lussemburgo, intestata a terzi ma, di fatto, riconducibile agli indagati, mediante la quale è stata dissimulata la reale proprietà di beni immobili e marchi sottratti alle imprese fallite e fatti confluire in un’ulteriore società creata ad hoc, oggi sottoposta a sequestro”; e “la distrazione di ingenti risorse finanziarie destinate a società controllate e collegate attraverso l’appostazione di partecipazioni (poi svalutate) e la concessione di plurimi finanziamenti e prestiti allo stesso dominus, a suoi familiari ed a persone a lui vicine, nella realtà mai restituiti”.