Con “Connecting Views” alla scoperta dei luoghi del cuore dei biturgensi

A Kilowatt festival il duo Sööt/Zeyringer propone una passeggiata urbana per le vie di Sansepolcro, un percorso per raccontare la città dal punto vista dei suoi abitanti

Per conoscere a fondo una città, i suoi segreti e la sua anima, non c’è modo migliore che farsi guidare dai sentimenti degli abitanti che la vivono quotidianamente. Parte da qui il filo conduttore di “Connecting Views”, progetto ideato dal duo artistico estone-austriaco Sööt/Zeyringer e coprodotto nel contesto di “Be SpectActive”. La passeggiata urbana attraversa i vicoli di Sansepolcro per raccontare agli “spettatori” la città dal punto di vista dei biturgensi.

Il percorso prevede tre soste, o per meglio dire, tre luoghi del cuore: giardini di Piero della Francesca, scuola di merletto e basilica cattedrale di San Giovanni Evangelista. Qui veniamo accolti da alcuni cittadini per i quali quei particolari spazi hanno un valore importante dal punto di vista delle emozioni. Ognuno di loro ci narra la propria storia, i loro racconti sono ricchi di sentimento e carichi di quella bellezza tipica dei ricordi che fanno battere il cuore.

Una signora ricorda quando, anni fa, abitava vicino ai Giardini di Piero, luogo simbolo di Sansepolcro: ci chiede di formare un cerchio e, chiudendo gli occhi, di pensare ad un oggetto che ci rappresenta. Quei minuti di totale “solitudine” si trasformano, ben presto, in un momento di riflessione e introspezione, pensare a quell’oggetto è come ripercorrere gli step della vita, scovare i momenti più importanti e cercare proprio lì la chiave della propria esistenza. Proseguendo la passeggiata, si arriva alla scuola di merletto: ci accoglie una ragazza, giovane merlettaia.

Ascoltando il racconto sulla storia della scuola, dalla sua fondazione ad oggi, lo sguardo viene catturato dalle mani esperte di tre lavoratrici che, concentrate, si apprestano a portare avanti il lavoro iniziato. La camminata termina all’interno della basilica cattedrale dove veniamo accolti dalle note dell’organo, suonato da un giovanissimo musicista biturgense. Il suono dello strumento più grande del mondo accompagna la fine del nostro percorso che, da semplice passeggiata urbana, si è trasformata in un’esperienza emozionale. Un nuovo modo per scoprire la città, partendo dallo sguardo e dal cuore dei suoi cittadini, i veri generatori di emozioni.

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