Coronavirus, non c’è motivo di aver paura degli animali

Dopo l'appello della Asl Toscana Sud-Est contro le fake news e gli abbandoni, TeverePost ha sentito i volontari locali sulla situazione in Valtiberina

La Dotty

Foto di Ilaria Pernici

Il tanto temuto e malaugurato Coronavirus non risparmia nessuno, nemmeno i nostri preziosi amici animali. Eppure non sono vittime dirette del contagio, anzi: «in tutto il mondo, a fronte di quasi 1.200.000 casi umani, sono solo 4 i casi di animali da compagnia (due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio) che si sono positivizzati dopo essere stati a stretto contatto con i proprietari positivi al Covid 19», possiamo leggere nel comunicato stampa diffuso oggi dalla Asl Toscana sud est. Ma per colpa dell’uomo, del suo egoismo e soprattutto della disinformazione (altrettanto vera e concreta nemica da combattere!) anche gli animali da compagnia sono caduti preda del Covid da un altro punto di vista: sono infatti stati registrati in Italia e nel mondo numeri sempre crescenti di animali domestici abbandonati, in particolare cani e gatti.

Segnali davvero positivi, però, ci arrivano dalla Valtiberina toscana: Franca Falaschi, custode volontaria del Canile sanitario del Trebbio, afferma con gioia che nella nostra zona non ci sono stati abbandoni in seguito alla pandemia del Covid. Soltanto tre piccoli ospiti sono attualmente custoditi nella struttura, nonostante in questo difficile momento gli esseri umani non possano far visita e quindi procedere con le adozioni che, però, ci auguriamo possano riprendere presto.

Parole molto incoraggianti sono state espresse anche da Annarita Marini, presidente ENPA per la sezione di Sansepolcro, che conferma un trend locale decisamente buono: nessun abbandono ha coinvolto il mondo felino. Mentre le volontarie della ONLUS continuano ad occuparsi dei mici che già prima del virus non avevano (più) un custode umano.

Un plauso quindi va a Franca e Annarita, insieme a tutti quelli che, come loro, consacrano il proprio tempo per prendersi cura di queste vittime sempre innocenti; ma va anche ai cittadini valtiberini che non si sono fatti influenzare dalla cattiva informazione e anzi continuano a proteggere e tutelare i propri compagni pelosi!

«Non c’è nessuna evidenza scientifica che dimostri che gli animali domestici possono diffondere il virus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia COVID-19. Trattate i vostri amici a quattro zampe con la cura e l’affetto che avete avuto finora», ha affermato il dottor Giorgio Briganti, responsabile Sanità pubblica veterinaria della Asl Toscana sud est, facendo eco a quanto già illustrato da professor Umberto Agrimi dell’ISS, che aveva aggiunto: «La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio» oltre a «mantenere le misure igieniche di base che andrebbero sempre tenute come il lavaggio delle mani prima e dopo essere stati a contatto con gli animali, con la lettiera o la scodella del cibo».

Niente paura, quindi, e niente lavaggi con varichine o pericolosi solventi, come terribilmente suggerito da qualche diffusore di false notizie! Continuate ad amare il vostro animaletto e anzi, se siete tanto fortunati da averne (almeno!) uno, approfittate della loro benefica vicinanza per affrontare al meglio questo difficile momento!

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