“Eclissi”, un percorso fra i ricordi perduti

A Kilowatt festival il trio Sesti, Contini, Fumo propone una performance per uno spettatore alla volta. Un viaggio urbano fra i vicoli di Sansepolcro alla scoperta dei meandri della memoria

Per guardare un’eclissi di sole è consigliato indossare occhiali adeguati per schermare la luce ed evitare danni permanenti agli occhi, ma l’Eclissi del trio Sesti, Contini, Fumo non richiede l’utilizzo di nessun filtro, si può guardare a occhio nudo aprendo il cuore e la mente. Eclissi è una performance pensata per uno spettatore alla volta, solo così si può vivere un’esperienza unica e irripetibile, degna di essere ricordata.

Ci si ritrova all’interno di un percorso urbano che attraversa i vicoli di Sansepolcro con uno zainetto sulle spalle e delle grandi cuffie per ascoltare una voce che accompagna il nostro viaggio. Prima di partire per quest’avventura, ci vengono date delle istruzioni: seguire sempre il signore con l’accappatoio rosa e assecondare chi ci vorrà donare qualche oggetto. La voce all’interno delle cuffie ci guida per l’intero percorso e racconta una storia dolorosa: cosa si prova a percepire come sconosciuto tutto ciò che prima era familiare? Ecco che si percorre, così, un viaggio nel viaggio.

La storia racconta le difficoltà di un uomo che cerca di ricordare la sua vita, i momenti più belli ed emozionanti, quelli che per nulla al mondo si vorrebbero dimenticare. A volte, però, sopraggiunge la malattia che tutto toglie: il ricordo, le emozioni, la speranza e tutto diventa meno nitido e nebuloso. Si percepisce il dolore della fatica, le difficoltà di una mente che, ormai, è rimasta fissa all’oggi. Non esiste ieri, esiste solo il presente, forse il futuro più prossimo. Fra le stradine del borgo si incontrano vari personaggi a colorare e rendere più vivo e realistico il racconto: c’è chi ci dona un sacchetto con delle banane, chi un cappello da indossare e chi dei fiori da tenere in mano.

Ad un certo punto, continuando a seguire con rigore l’uomo dall’accappatoio rosa, ci si ritrova all’interno di un antico palazzo: si spalanca il grande portone e veniamo accolti in un piccolo spazio con delle sedute in vimini. L’uomo che ci ha “guidati” per l’intero percorso ora si toglie il buffo abbigliamento e, accendendo un piccolo registratore, ci pone una domanda: “qual è il ricordo che non vorresti mai dimenticare?”. Due secondi di pausa, giusto il tempo di rimescolare all’interno della mente tutti gli eventi più importanti della vita e selezionarne uno, il più significativo, il più bello.

L’esperienza termina con un dono: riceviamo una piccola foto scattata durante il nostro percorso urbano, un modo per imprimere il ricordo di quella giornata memorabile. Eclissi riesce, con garbo ed eleganza, a trattare tematiche impegnate e difficili, facendo vivere allo spettatore un’esperienza unica e formante.

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