Gabriele Parlani: “C’è tanta voglia di ripartire e di tornare a praticare il karate”

Nell’intervista a TeverePost il responsabile dell’Associazione Sportiva Karate Sansepolcro ha presentato la realtà biturgense e sottolineato l’impatto dell’emergenza Coronavirus sulle varie attività

Gabriele Parlani Okinawa 2015, foto di Pietro Scòzzari

Gabriele Parlani (foto di Pietro Scòzzari)

L’Associazione Sportiva Karate Sansepolcro conta al suo interno circa 70 tesserati ed in meno di dieci anni di attività è riuscita a togliersi importanti soddisfazioni, diventando un vero e proprio punto di riferimento per il nostro territorio: per il numero di atleti iscritti, per la qualità del lavoro svolto e per i prestigiosi risultati raggiunti a livello agonistico. Una realtà consolidata che però, come accaduto a ogni associazione sportiva ed in tutte le discipline, ha dovuto fare i conti con l’emergenza Coronavirus. L’attività si è fermata, ma la passione non è stata minimamente intaccata e c’è grande voglia di ripartire. Dell’attuale situazione, delle indicazioni per la ripartenza e delle attività promosse ha parlato a TeverePost Gabriele Parlani, presidente dell’Associazione Sportiva Karate Sansepolcro. Gabriele ha iniziato a praticare karate nel 1992 portando avanti sia l’attività agonistica che lo studio del karate tradizionale di Okinawa stile Goju Ryu. È istruttore cintura nera 5° dan riconosciuto Fijlkam / WKF (le uniche Federazioni Olimpiche riconosciute dal Coni a livello nazionale e mondiale) e dal 2011, anno nel quale è stata fondata l’associazione biturgense, è tecnico federale a tempo pieno.

Parlaci un po’ del Karate Sansepolcro e della vostra realtà.

“L’associazione è nata nel 2011 e ci troviamo in Via Brunelleschi. Siamo affiliati alla Federazione Olimpica FIJLKAM, facciamo parte del Comitato Regionale Toscana Karate e lavoriamo con tutte le età a partire dai 4 anni. Per garantire la formazione ottimale in termini di salute, preparazione fisica e crescita tecnico-tattica nel karate abbiamo impostato l’attività secondo i criteri dettati dalla Scuola Dello Sport, dividendo le classi per età nel rispetto delle tappe dello sviluppo. Oltre al lavoro propedeutico con i bambini, portiamo avanti l’attività amatoriale per gli adulti e quella agonistica. La priorità è contribuire alla crescita dei ragazzi nella salute e nella formazione del carattere, mentre a livello agonistico noi partecipiamo soprattutto alle gare organizzate dalla FIJLKAM che, se posso effettuare un paragone, è la Serie A del karate, con una media di 50 atleti per categoria che hanno già superato le qualificazioni regionali e atleti di interesse nazionale. A volte partecipiamo anche a gare organizzate da Enti di Promozione Sportiva (EPS) dove il livello medio è più alla portata ed è quindi meno difficile conquistare risultati di spessore”.

Stretching in una classe agonisti

L’emergenza Coronavirus ha chiaramente stoppato tutta l’attività sportiva. Come avete vissuto questi due mesi sia a livello emotivo che come eventuali “allenamenti a distanza” e attività nei social?

“Non mi voglio soffermare in lamentele di nessun tipo, perché le ritengo inutili e perché in linea generale i problemi sono gli stessi in tutti gli sport. Per quanto riguarda gli allenamenti ci siamo organizzati con lezioni video e indicazioni sullo svolgimento di esercizi da effettuare a casa senza ausilio di attrezzature particolari, con il semplice obbiettivo di mantenere un po’ di forma atletica in previsione della ripartenza. A mio avviso si tratta anche una prova motivazionale che mostrerà chi veramente è interessato alla disciplina praticata. Sentendo i ragazzi percepisco tanta voglia di rivedere i compagni di allenamento e di ritornare in palestra. Questo mi fa davvero piacere perché mette in evidenza la voglia di imparare il karate ed il profondo ruolo sociale che lo sport svolge”.

Una classe dei più piccoli

Anche nello sport stiamo per entrare in una fase nuova dell’emergenza, che riguarderà allenamenti di gruppo e riapertura dei centri sportivi. Ci sono indicazioni sul karate e come pensate di organizzarvi?

“Siamo in attesa delle linee guida federali per la riorganizzazione dei centri sportivi. Dai protocolli della Federazione Medico Sportiva Italiana si evince che la ripresa degli allenamenti potrà avvenire, con ogni probabilità entro il 25 maggio, nel rispetto di quelle norme di sicurezza di cui sentiamo parlare ogni giorno: distanze, dispositivi di protezione, evitare assembramenti, sanificazioni ecc. Vivere il centro sportivo sarà quindi molto diverso da come eravamo abituati prima di questa interruzione forzata. Ad esempio le classi di lavoro dovranno essere ridotte nel numero di partecipanti per rispettare le distanze di sicurezza, il lavoro sarà inizialmente incentrato sulla preparazione atletica e saranno evitati per il momento gli esercizi tecnico-tattici a coppie. Anche gli ingressi e le uscite dal centro sportivo saranno probabilmente vincolate con orari e tempi definiti. I ragazzi non vedono comunque l’ora di ripartire e questa è la cosa più bella”.

Amun Moraldi bronzo all’ultimo Open di Toscana

Come valuti a livello sportivo la stagione del Karate Sansepolcro prima dello stop? Quali i momenti più emozionanti e le soddisfazioni più grandi?

“Innanzitutto mi dispiace molto che l’attività agonistica sia stata interrotta. Ovviamente la decisione è stata giusta ed era necessario garantire salute e sicurezza di tutti, però un pizzico di rammarico c’è anche perché i ragazzi avevano iniziato la stagione preparati e motivati, raggiungendo dei grandi risultati. Tutti gli agonisti si stavano impegnando tanto, alcuni allenandosi anche 2 ore al giorno per 5-6 volte a settimana e riuscendo allo stesso tempo a gestire impegni personali e scolastici. Due atleti juniores (16-17 anni) hanno raggiunto una eccellente maturità e hanno centrato risultati di spessore in gare nazionali e internazionali valide ai fini ranking (per raggiungere cioè i punti necessari alla convocazione ai raduni della Nazionale Italiana FIJLKAM). Non mi metto ad elencare i risultati di tutti gli atleti, anche di quelli che hanno vinto i Campionati Italiani EPS, mentre voglio sottolineare quelli che hanno permesso a Matteo Scarscelli e Amun Moraldi di rientrare tra gli atleti di Interesse Nazionale in Federazione Olimpica: Matteo ha conquistato il bronzo ai Campionati Italiani Juniores Categoria – 83 Kg, Amun ha vinto il bronzo all’Open di Toscana (gara internazionale) nella classe Juniores Categoria – 76 kg. Per far capire a tutti la portata dei due risultati è doveroso spiegare che le gare si sono svolte in due giorni e che hanno avuto tra i 1500 e i 1800 partecipanti, anche 70 per categoria”.

Matteo Scarscelli bronzo agli ultimi Campionati Italiani Juniores Fijlkam

Il tuo pensiero sulla ripartenza e su come sarà uno sport di contatto come il karate nel post Coronavirus?

“Il karate offre molte possibilità di allenamento perché il lavoro tecnico, tattico e atletico può essere svolto utilizzando tantissimi mezzi e metodi elaborati anche grazie alla competenza e creatività dell’istruttore. Se si parla di competizioni i problemi sono essenzialmente due: la sfida tra due atleti in un singolo incontro e soprattutto l’alto numero di partecipanti che una gara di karate richiama all’interno del palazzetto. Il primo aspetto mi preoccupa meno perché potrebbe essere gestito con precauzioni opportune anche se di non semplice esecuzione, mentre il problema più grande è l’afflusso degli atleti, di solito dai 300 agli oltre 700, in un solo giorno di gara e in un luogo chiuso. Ancora non si sa niente ed è difficile effettuare previsioni. La speranza è che tutto possa il prima possibile tornare alla normalità”.

Gabriele Parlani e Matteo Scarscelli prima della finale per il Bronzo ai Campionati Italiani
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