La Riserva dell’Alpe della Luna e la fauna selvatica

Nell'Appennino biturgense lupi, daini, caprioli e cinghiali convivono rispettando la catena alimentare. Ce lo ricordano anche scene crude ma che fanno parte del nostro ecosistema

Esemplare di daino fotografato da Daniele Nesci

Nella mattina di domenica scorsa alcuni ciclisti di Sansepolcro hanno avvistato lungo strada la carcassa di un esemplare adulto di daino. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di località Germagnano di Sansepolcro, nello specifico per la strada di comunicazione con la località di Monte Vicchi. In quell’area insiste la Riserva naturale regionale dell’Alpe della Luna e non è difficile imbattersi in ungulati che attraversano sentieri e carraie.

In questo caso, però, l’animale era ormai deceduto a causa probabilmente di un attacco da parte del lupo. In riserva la fauna selvatica è salvaguardata dalla caccia dell’uomo e non mancano “prede e predatori”. L’Appennino biturgense, a confine fra tre regioni, racchiude in sé una delle cime più alte dell’intero comprensorio, l’Alpe della Luna, che dà il nome all’omonima Riserva con i suoi 1.450 metri sul livello del mare. Qui lupi, daini, caprioli e cinghiali convivono rispettando la catena alimentare, che come in questo caso, ha visto banchettare il carnivoro dominante.

Da alcuni particolari dell’esemplare di daino si pensa che lo stesso sia stato immortalato alcuni giorni fa in uno scatto di Daniele Nesci ed anche da quel fotogramma si intuisce che era un po’ “malconcio” e quindi facilmente attaccabile. In ogni caso sono scene crude, ma che fanno parte del nostro ecosistema e contribuiscono a mantenere il più possibile equilibrata la popolazione faunistica di zona.

Foto di Daniele Nesci
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