Marco Cirignoni: “L’emozione della ripartenza è stata davvero intensa”

Con il mese di giugno è ricominciata l’attività della Dukes Basket Sansepolcro, nel rispetto di un protocollo ad hoc che tiene conto di tutte le regole di sicurezza e di tutela della salute

Dopo tre mesi di stop forzato per via dell’emergenza Coronavirus, la Dukes Basket Sansepolcro ha ripreso la sua attività. Una ripartenza caratterizzata da grande attenzione e dal rispetto delle norme di sicurezza e di tutela della salute stabilite dal Governo, dal CONI e dalla Federazione Italiana Pallacanestro, ma soprattutto un primo importante passo che segna il tanto atteso ritorno allo sport praticato. L’associazione biturgense prima di ricominciare ha effettuato sopralluoghi ed aggiustamenti per garantire il rispetto delle norme. Per obbligo di legge e per senso di responsabilità nei confronti di tutti i tesserati che hanno il diritto di giocare a basket e di farlo nelle condizioni di assoluta sicurezza. Un vero e proprio nuovo inizio che ha regalato forti emozioni a tutto l’ambiente, come spiegato da Marco Cirignoni, dirigente della Dukes Basket Sansepolcro.

Quanto è stato bello ed emozionante ricominciare a giocare a basket?

“L’emozione della ripartenza è stata davvero intensa perché una interruzione forzata come quella avvenuta ad inizio marzo non è assolutamente comparabile con il naturale stop di fine attività che di solito avviene in concomitanza con la chiusura dell’anno scolastico. Abbiamo provato tanta soddisfazione, ma anche un po’ di preoccupazione perché siamo stati i primi a ripartire in uno sport di squadra a Sansepolcro e gli unici nel nostro sport in tutta la Valtiberina. Non esistevano altre realtà a cui poter far riferimento, ma alla fine tutto è andato per il meglio se è vero che un paio di società sportive della zona ci hanno già contattato per avere informazioni in merito a cosa fare per ripartire. È stata a tutti gli effetti una grande emozione”.

Quali misure di sicurezza e di tutela della salute avete predisposto per la ripresa dell’attività sportiva?

“Ci siamo fatti preparare da un professionista della zona un protocollo che potesse calarsi perfettamente sulla nostra attività e sui campi da basket in cui avremmo ricominciato (palestra Buonarroti e Play Ground Pellico Barbagli) e lo abbiamo rispettato totalmente. Abbiamo percorsi di entrata ed uscita ben evidenziati, triage all’ingresso del campo ed allenamenti programmati rispettando la distanza prevista. Abbiamo inoltre acquistato un sanificatore ed uno ionizzatore d’aria e fornito a tutti i nostri 220 iscritti un igienizzante spray. Ci siamo insomma attrezzati per dare ai nostri atleti ed alle loro famiglie il massimo della sicurezza facendo sì che la ripresa potesse avvenire nel miglior modo possibile”.

Come è stata la risposta dei vostri atleti e quanti hanno già ripreso l’attività?

“La risposta delle famiglie e dei ragazzi è stata davvero ottima, soprattutto considerando che ognuno di noi reagisce in modo diverso di fronte agli eventi, quelli fuori dall’ordinario come per esempio la pandemia che ci ha colpito, ma anche il ritorno alla normalità (se così vogliamo definirla). Nella prima settimana di attività sono tornati ad allenarsi, anche se a piccoli gruppi e con un’attività prettamente individuale, circa il 70% dei nostri iscritti, compresi i nostri meravigliosi Ragazzi Speciali. Abbiamo poi motivo di pensare che la prossima settimana la una percentuale potrebbe aumentare dato che qualche titubanza iniziale, comprensibilissima, dovrebbe esser stata vinta grazie al passaparola di chi ha già testato personalmente ciò quello che abbiamo messo in campo per ripartire”.

Dukes Special Olympics

Come sono strutturati gli allenamenti?

“Il protocollo che la nostra Federazione ci ha inviato è molto chiaro: allenamenti individuali con un massimo di otto atleti e di due coach in campo contemporaneamente. Il campo da basket ha una grandezza tale da permettere la presenza di un simile numero di giocatori che però non devono avere contatti tra loro per cui sono ovviamente negati esercizi o partitelle che possano portare al mancato rispetto della distanza minima di sicurezza. In più abbiamo deciso di numerare i palloni utilizzati dai ragazzi e di igienizzarli alla fine di ogni sessione (così come le panchine in cui vengono appoggiati gli indumenti) per fare in modo che tutti abbiano il proprio pallone ed evitando così inutili contatti”.

Quali saranno i prossimi passi e come sarà l’estate della Dukes Basket?

“L’attività che abbiamo appena ripreso andrà avanti sia alla Buonarroti che al Play Ground per tutto il mese di giugno e, con ogni probabilità, anche a luglio, per dare modo ai nostri atleti di recuperare gran parte del tempo perso in primavera per “colpa” del COVID-19. Nel frattempo da lunedì 15 inizierà un’altra avventura targata Dukes. Ripeteremo infatti una bellissima esperienza già fatta nel 2019 con il Campo Estivo presso la Piscina Pincardini di Sansepolcro, un’attività aperta non solo agli iscritti della Dukes Basket ma a qualunque ragazzo o ragazza dai 5 ai 15 anni. Dalle 9 alle 18 i ragazzi potranno giocare, studiare, mangiare e praticare più sport, ma anche avere, sempre rispettando le distanze sociali, tanti momenti di svago grazie a giochi di società e alla possibilità di divertirsi in piscina. Ovviamente anche in questo caso ci siamo fatti preparare un protocollo ad hoc che rispetteremo in pieno, perché la sicurezza dei ragazzi che ci sceglieranno sarà come sempre il nostro primo obiettivo”.

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