Quale futuro per il calcio dei dilettanti?

Nulla di fatto su promozioni e retrocessioni con i verdetti attesi per la giornata di lunedì. Intanto la Serie A “scalda i motori” in vista della ripartenza

Pallone

La settimana del calcio dilettantistico è trascorsa senza novità sostanziali ed ha fatto registrare un ulteriore slittamento per ciò che concerne la decisione su promozioni e retrocessioni. Il più classico “nulla di fatto” e il conseguente prolungamento dell’attesa per quel Consiglio Federale che si dovrebbe svolgere, salvo nuovi rinvii, lunedì 8 giugno. La questione è delicata, ma il momento della decisione definitiva a questo punto non può più essere rimandato. Lo chiedono le società interessate e lo impone il buon senso. L’intero mondo dilettantistico è con il fiato sospeso, ad iniziare da quelle squadre che al momento dello stop dei campionati erano in corsa per il successo finale e per evitare la retrocessione. La sensazione rimane quella delle scorse settimane, con la promozione diretta per chi si trovava al comando della classifica e la chance di ripescaggio per le seconde, mentre le retrocessioni dall’Eccellenza in giù dovrebbero essere “congelate”. L’ipotesi sarà confermata? Verranno accettati serenamente i verdetti? Quando scatterà la prossima stagione agonistica? Sarà previsto un piano concreto per aiutare le società tramite finanziamenti o agevolazioni? Queste sono alcune delle principali domande ancora in attesa di risposta, sperando che si arrivi a una decisione uniforme per tutto il territorio nazionale e che non vengano quindi fuori situazioni differenti da regione a regione.

Sul tema legato a promozioni e retrocessioni l’ipotesi più accreditata resta quella indicata sopra, mentre per gli altri quesiti è certamente più complicato effettuare previsioni. Impensabile ad esempio che tutte le società accettino di buon grado i verdetti. La proposta di far retrocedere in Eccellenza le ultime quattro classificate dei gironi di Serie D ha già scatenato la reazione dei club interessati. Se la proposta dovesse esser approvata e confermata dal Consiglio Federale potrebbe dare il via ad una serie di ricorsi, allungando quindi i tempi e indirizzando in un modo o nell’altro le decisioni per le categorie inferiori. Sugli aiuti alle società e sulla data ipotetica di partenza della prossima stagione si possono riscontrare per il momento soltanto “indicazioni di buona volontà”, ma nessuna “linea guida” definitiva. Nel primo caso bisognerà capire come sostenere in modo concreto le realtà calcistiche e agire di conseguenza (attraverso ad esempio un “fondo salva calcio” come ipotizzato negli ultimi giorni), perché è evidente che senza agevolazioni molte formazioni rischiano davvero di non ripartire. Nel secondo caso l’obiettivo è provare a far ricominciare i campionati a settembre con il dilemma relativo alla presenza di pubblico (regolarmente sugli spalti, ingressi contingentati o porte chiuse). Possibile che la data venga indicata, ma è chiaro che se la situazione sanitaria dovesse ripeggiorare sarebbe inevitabile un ulteriore rinvio.

Il giorno della ripartenza per il campionato di Serie A (il 20 giugno) e per la Coppa Italia (il 12 e 13 giugno le due semifinali e il 17 giugno la finale) si sta nel frattempo avvicinando e quel senso di scetticismo che in un primo momento aveva accompagnato l’idea di un ritorno in campo sta lasciando progressivamente spazio alla voglia di calcio giocato. Con un leggero e comprensibile distacco (per gli stadi chiusi al pubblico, per le norme di tutela della salute che renderanno tutto un po’ particolare e soprattutto per il dolore provocato dalle troppe vittime di questa drammatica emergenza), ma anche con la curiosità di scoprire come il calcio ripartirà e con la speranza di voltare pagina e di “alleggerire la mente”. Non sarà la stessa cosa, ma per ora ce lo faremo bastare, in attesa di tempi migliori. Tifare la squadra del nostro cuore, ammirare le gesta di un fuoriclasse e vedere il pallone che rotola sul prato verde riaccenderanno quasi all’istante la nostra passione. Perché il calcio per chi lo ama non è solo un gioco.

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