Sansepolcro: si punta sui tavoli all’aperto per salvare bar e ristoranti. La situazione

Suolo pubblico, il sindaco Cornioli durante il Consiglio comunale di ieri sera: “In contatto con Asl e Soprintendenza, sulle autorizzazioni ci attendiamo chiarezza dal decreto Rilancio”

Con la fase critica del lockdown ormai alle spalle, la sopravvivenza di molte realtà quali bar, ristoranti e pubblici esercizi di tutto il Paese, Valtiberina inclusa, passerà anche e soprattutto dalla gestione del suolo pubblico. Su questa particolare tematica il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli si è espresso nel corso del Consiglio comunale di ieri sera fornendo alcuni dettagli sulle strategie che l’amministrazione comunale adotterà per far sì che le attività del paese possano fruire di spazi più ampi e a costi ridotti per portare avanti il proprio lavoro nel migliore dei modi.

“In questi mesi ci siamo resi conto che le attività che usciranno più penalizzate da questa crisi sono i bar e ristoranti – ha dichiarato il primo cittadino nel corso delle sue comunicazioni – per questo da aprile ci siamo mobilitati su questo fronte, consultandoci con le associazioni. Il primo aspetto su cui siamo intervenuti riguarda i tributi, dove si stanno valutando ipotesi e interventi in materia di Tosap e di Tari: se ci sarà concesso dal Governo, anche a nostro carico, lavoreremo all’azzeramento della tassa per l’occupazione dello spazio pubblico.”

“L’altro aspetto fondamentale, forse il più importante in virtù delle normative sul distanziamento, è quello delle pertinenze esterne dei locali – ha aggiunto il sindaco – Anche sulle nuove concessioni di suolo pubblico restiamo in attesa di capire cosa farà il Governo, altrimenti ci mobiliteremo noi per farlo in modo gratuito. Quando qualcuno tempo addietro faceva delle proposte, noi eravamo già in contatto con Asl e Soprintendenza per parlare di deroghe per le autorizzazioni paesaggistiche. Possiamo dare spazi gratuiti, ma poi ci vogliono le autorizzazioni e la burocrazia in Italia impera. Per chi non lo sapesse, una pertinenza nel centro storico deve avere l’ok della Soprintendenza che può arrivare anche a 60 giorni di distanza. Auspichiamo la concessione di una deroga a questo regolamento, altrimenti ci organizzeremo diversamente. Speriamo che venga fatta chiarezza dal Governo con il decreto Rilancio. Faremo tutto quanto in nostro potere per alleviare le difficoltà del periodo.”

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