Sonia Fortunato: “Il 18 apriremmo di corsa”. Ma il Presidente della Regione invita alla cautela

La presidente dei Commercianti del centro storico: “La Toscana ci dia i parametri”. Enrico Rossi: “Se abbiamo fretta rischiamo di dover tornare indietro”. Intanto via la Tosap e semplificazioni per le pertinenze

Sonia Fortunato

Sonia Fortunato durante la manifestazione dello scorso 4 maggio (immagine originale tratta da Facebook)

“Avrebbero dovuto farci aprire da un bel po’ invece di stare chiusi tutto questo tempo, perché è stato un disastro”. Contattata da TeverePost, la presidente dell’Associazione dei Commercianti del centro storico di Sansepolcro Sonia Fortunato, titolare del Caffè Gerasmo, commenta così la possibile, ma ad oggi poco probabile, riapertura dei pubblici esercizi a partire da lunedì 18 maggio. Ma bar e ristoranti sarebbero pronti? “Non siamo noi a non essere pronti”, ci dice, “il problema è la Regione Toscana che ancora non ci ha dato i parametri e le misure per poter aprire. Si sentono tante direttive ma non abbiamo niente di concreto, all’orizzonte si vede solo confusione”.

Tuttavia, “il 18 se ci fanno aprire apriamo e di corsa”. E come organizzarsi per rispettare tutti i parametri in così poco tempo? “Qualcuno – la Regione, la Asl – deve darci delle delucidazioni su come prepararci e poi, una volta aperto, dovremmo poterci man mano perfezionare rispetto alle disposizioni necessarie”. Secondo Sonia Fortunato non c’è più tempo da perdere: “Si devono dare una mossa, i negozi sono pieni di nuove collezioni che verranno vendute a saldo, mentre per i locali sembra già che l’apertura che ci avevano promesso verrà rimandata al 25 maggio”, dice sconsolata.

In effetti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ospite ieri pomeriggio della trasmissione Tagadà su La7, ha ribadito una posizione di cautela: “Bisogna arrivare ad aprire tutto”, ha detto, “ma io preferirei più gradualità. Il messaggio che sta passando, secondo cui il 18 maggio libera tutti, non è un buon messaggio anche per dare ai cittadini la consapevolezza del rischio. Io sono più favorevole ad una riapertura graduale in modo che si possa mettere sotto controllo il monitoraggio. Tutti pensano a riaprire, ma bisogna pensare che se aumentano i contagi il Ministero della Sanità può richiederci di tornare indietro”.

Nello specifico delle tipologie di esercizi che potranno riaprire in Toscana, Rossi si è espresso in questi termini: “Naturalmente i negozi si possono aprire, siamo convinti anche noi. Verificheremo adesso meglio parrucchieri ed estetisti, questo mondo particolare che dovrà ricevere su appuntamento. I sindaci pongono il problema di come poter consentire i mercati ambulanti. I ristoratori spingono per la riapertura ma sono preoccupatissimi per le condizioni”. Se servono spazi che materialmente non ci sono “si rischia di dire sì e poi praticamente è un sì fasullo”.

Proprio in tema di spazi per bar e ristoranti, il decreto ‘Rilancio’ annunciato mercoledì sera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sembra fare chiarezza su due punti che erano stati oggetto di dibattito nei giorni scorsi: la Tosap verrà cancellata fino al 31 ottobre e verranno semplificate le procedure per il suolo pubblico, sia per quanto riguarda le nuove concessioni che gli ampliamenti.

Sempre durante la trasmissione di La7, il contenuto complessivo del decreto è stato giudicato “buono” da Enrico Rossi: “Ma arriva con due settimane di ritardo a causa di diatribe interne che potevano essere superate molto meglio. Manca però ancora una gamba”, ha puntualizzato il Presidente della Giunta regionale, “cioè gli investimenti pubblici nelle infrastrutture materiali e immateriali, come strade, ponti, scuole, ambiente, sanità. Se vogliamo ripartire bisogna rimettere in moto una domanda pubblica che sia in grado di creare nuova occupazione”.

Rossi ha toccato anche il tema delle modalità per provare a salvare la stagione turistica toscana, suggerendo che “il Governo pensi ad un’assicurazione perché sia il sistema sanitario italiano a curare gli stranieri che dovessero sentirsi male durante le vacanze: sarebbe un vantaggio competitivo importante”.

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