Tour in Giordania per la scuola “Novamusica” di Sansepolcro, il racconto della maestra Hodaj

La scorsa settimana i giovani musicisti dell’orchestra d’archi si sono esibiti nelle suggestive location di Petra ed Amman al cospetto dei diplomatici dell’ambasciata italiana

Due location d’eccezione per i ragazzi dell’orchestra d’archi della scuola biturgense “Novamusica”: i giovani musicisti, diretti dalla maestra Laureta Cuku Hodaj, la scorsa settimana sono stati impegnati in un suggestivo tour in Giordania, precisamente a Petra ed Amman, capitale e cuore pulsante dello stato arabo. Grande emozione e soddisfazione per i ragazzi che hanno avuto il piacere e l’onore di portare all’estero la musica e la cultura italiana, apprezzata in tutto il mondo. Mercoledì 8 e giovedì 9 dicembre l’esibizione presso il famoso sito archeologico di Petra, poi ad Amman venerdì 10 al cospetto dei diplomatici dell’ambasciata italiana in Giordania, presenza che ha reso ancor più suggestivo e prestigioso il concerto.

L’idea dello spettacolo è nata nel 2019  in seguito alla visita della direttrice Hodaj ad Amman,  città in cui opera da anni Don Mario Cornioli insieme alla sua associazione di volontariato “Habibi Valtiberina”. L’associazione, fondata nel 2013, nasce con l’obiettivo lodevole di favorire iniziative benefiche e di solidarietà sociale, con particolare attenzione alla tutela dei minori. Fra gli altri scopi, l’associazione è impegnata nella promozione di iniziative culturali finalizzate alla conoscenza di storia e tradizione della Terra Santa, nonché dei popoli che la abitano. Per i ragazzi della maestra Hodaj una bella opportunità all’insegna dello scambio culturale e della conoscenza, sia a livello professionale che umano:

“Dopo il viaggio che ho intrapreso nel 2019 ho subito pensato di portare i miei ragazzi in Giordania, un luogo molto suggestivo”, dice la maestra Hodaj. “Ho proposto a Don Mario un concerto di beneficenza e lui, entusiasta, ha accolto l’idea di portare l’orchestra d’archi che dirigo ad Amman. Abbiamo iniziato a ragionare sul progetto fino a quando, una settimana fa, siamo partiti. L’ambasciata italiana, venuta a conoscenza del nostro impegno, ci ha inviato una lettera ringraziandoci per l’iniziativa che abbiamo organizzato, un bel segnale di scambio culturale fra i due paesi. La cosa bella del nostro viaggio, a mio avviso, è l’aspetto prettamente educativo: i ragazzi sono stati veramente fieri di aver suonato ovunque, da Petra ad Amman, l’inno nazionale italiano e l’inno giordano nel segno della fratellanza fra popoli”.

In merito ai concerti in terra giordana, la maestra Hodaj ci spiega che “a Petra ci siamo esibiti in due concerti diversi, uno di giorno e uno di notte, è stato molto bello ed emozionante anche se abbiamo suonato in mezzo ad una vera tormenta di sabbia. Siamo stati ospititi di un concerto di musica del posto, abbiamo suonato il nostro inno e quello della Giordania più altri brani famosi. Le persone sono rimaste entusiaste, tutti hanno applaudito, c’erano anche tanti italiani nonostante la difficoltà del periodo, soprattutto per quanto riguarda i viaggi. Il concerto di venerdì 10 è stato fantastico, oltre alla vice ambasciatrice italiana in Giordania erano presenti anche altre autorità importanti. È stata davvero una bellissima esperienza”.

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