Uomo 75enne si perde lungo l’Afra, i carabinieri raccontano le operazioni di salvataggio

L’intervento dei militari biturgensi è avvenuto ieri sera dopo la segnalazione della moglie. Il resoconto dell’Arma

Immagine: Arma dei Carabinieri (repertorio)

Ieri sera a Sansepolcro i carabinieri della locale compagnia hanno tratto in salvo un pensionato del posto che si era smarrito dopo un’escursione nelle aree verdi del territorio comunale. L’uomo, 75enne di origini olandesi, era uscito di casa intorno alle 15 di venerdì per una passeggiata all’altezza di Montecasale, nel corso della quale si è smarrito tra i boschi. Telefono cellulare spento e buio pesto sono i segnali che inducono la moglie dell’uomo a contattare il 112 attorno alle ore 19:00. 

In un comunicato stampa diffuso questa mattina, i carabinieri biturgensi raccontano tutti i dettagli di un’operazione più complessa del previsto, ma conclusasi fortunatamente con il ritrovamento del malcapitato: “I militari si sono precipitano sul luogo della scomparsa, consapevoli di dover fare in fretta perché i minuti erano contati – si legge – Date le condizioni meteorologiche avverse, la rigida temperatura e l’avanzata età della persona smarrita, è di vitale importanza avviare immediate ricerche.”

“I Carabinieri setacciano le sterpaglie addentrandosi nel bosco con le torce e facendosi spazio tra i rovi. La vegetazione è fitta e il tempo stringe, i militari urlano il nome dell’uomo nel tentativo di stabilire un contatto quantomeno uditivo ma il forte rumore del fiume Afra rende difficile l’impresa: è in piena a causa delle copiose precipitazioni dei giorni precedenti. È fondamentale mantenere calma e la lucidità. Uscendo dal bosco, i militari si portano verso il fiume, sperando di migliorare la visibilità, urlano poi di nuovo il nome del disperso.”

La svolta arriva alle 21 circa, quando dalla sponda opposta del torrente l’uomo riesce a comunicare con i carabinieri: “Si percepisce un sottile lamento provenire da un rovo. Puntando la torcia in quella direzione, ecco la sagoma di uomo impigliata in un cespuglio spinoso e radente all’argine del fiume. I militari hanno previdentemente portato al seguito una lunga corda, utile equipaggiamento in situazioni come questa, la vincolano dunque con un nodo scorsoio a un albero poi, mentre un collega fa sicurezza, l’altro guada le acque alte e gelide dell’Afra per raggiungere il settantacinquenne.”

“L’uomo appare stanco e scosso – prosegue il racconto – Il Carabiniere che aveva guadato per primo il corso d’acqua dà ausilio al secondo per farsi raggiungere, e con una difficile manovra liberano il pensionato dai rovi. Dopo averlo tranquillizzato lo assicurano alla corda e gli forniscono sostegno per attraversare il corso d’acqua, e infine lo accompagnano verso l’autoambulanza per le cure mediche del caso.” Al termine della vicenda, l’anziano ha ringraziato sentitamente i militari per la professionalità e la bravura con cui è stata condotta l’operazione.

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