Carenza di medici, Anghiari e Monterchi chiedono un tavolo di confronto

I sindaci Polcri e Romanelli scrivono a Regione e Asl: “Serve soluzione che dia continuità al servizio”

I sindaci di Anghiari e Monterchi Alessandro Polcri (a sinistra) e Alfredo Romanelli

Resta di stretta attualità il tema della carenza di medici di base, che interessa in modo generalizzato il territorio nazionale e in modo particolare le aree periferiche come la Valtiberina. A prendere posizione sono oggi i sindaci di Anghiari e Monterchi, Alessandro Polcri e Alfredo Romanelli, che hanno scritto una lettera alla Regione Toscana e alla Usl Toscana sud est per chiedere un tavolo di confronto “con l’obiettivo di individuare una soluzione per la situazione di precarietà che si è venuta a creare nel territorio”.

La casa della salute dei due comuni valtiberini, infatti, vede attualmente operativi stabilmente solo due medici di medicina generale contro i quattro previsti, a seguito di un pensionamento lo scorso agosto e un’assenza per malattia che si protrae da ottobre. “La Asl – spiegano Polcri e Romanelli – al momento è riuscita a tamponare la sostituzione del medico in malattia con degli incarichi provvisori che affiancano, ma non sostituiscono, il lavoro dei rimanenti medici di base assegnati alla casa della salute. Ad oggi, quindi, per circa 5.400 mutuati ci sono solo due medici effettivi che garantiscono in questa fase i livelli di assistenza essenziali di base”.

In questo complesso scenario, i primi cittadini esprimono comunque “cauto ottimismo sulla possibilità che venga individuata una soluzione che dia continuità al servizio medico interrompendo così le continue sostituzioni”.

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