E45, cronaca di un lunedì da incubo

La superstrada è stata chiusa al confine tosco-romagnolo per i disagi causati dalla neve. Uscita forzata a Sansepolcro e traffico in tilt

La nevicata di questa mattina ha messo nuovamente sotto la luce dei riflettori le annose criticità che riguardano la E45. All’alba di oggi la superstrada è stata interessata dai alcuni fenomeni nevosi tipici della stagione invernale, soprattutto all’altezza dei viadotti nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, che hanno provocato una serie di disagi notevoli agli automobilisti.

Gli eventi atmosferici hanno creato insidie al traffico in particolare nei pressi del Tevere IV, uno dei viadotti oggetto di ristrutturazione da parte di Anas Spa, dove alcuni mezzi pesanti hanno perso il controllo a causa del ghiaccio formatosi sul fondo stradale. Da qui la decisione del gestore di chiudere temporaneamente la superstrada in entrambe le direzioni nella tratta compresa tra Bagno di Romagna e Sansepolcro sud.

Importanti ripercussioni nei pressi di quest’ultimo svincolo, dove si sono originate lunghe code che hanno reso necessario l’intervento di carabinieri, polizia e municipale. Nel frattempo anche le squadre di Anas si sono attivate per porre rimedio ai diversi imprevisti, compresi alcuni camion intraversati, con la collaborazione della Polstrada di Bagno di Romagna e Città di Castello. La situazione si è risolta poco dopo le 13, quando la superstrada è stata riaperta e il traffico è tornato a scorrere regolarmente. Personale e mezzi spargisale e sgombraneve resteranno in azione lungo l’intera tratta per garantire la circolazione.

Una mattinata da dimenticare, soprattutto per le tante persone in transito lungo la superstrada fin dalle prima ore del mattino. Le varie problematiche sono state raccontate in tempo reale sui social, con gli utenti del gruppo Facebook “Vergogna E45” molto attivi nel fornire aggiornamenti sulla situazione. Non sono mancate le polemiche, con alcuni membri che hanno lamentato l’assenza di manutenzioni tempestive.

L’episodio, ancora una volta, ha messo in evidenza la questione ormai improcrastinabile della Tiberina 3Bis. Neanche a farlo apposta, i disagi maggiori si sono verificati proprio nell’unica tratta di superstrada priva di viabilità alternativa. Gli automobilisti diretti verso Ravenna e Orte, costretti all’uscita presso gli svincoli sopracitati, si sono visti costretti a reimpostare i propri itinerari di viaggio.

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