Elezioni a Sansepolcro, il centrosinistra tenta di definire la coalizione

Scenario più sereno nel centrodestra, mentre il sindaco Cornioli cerca la strada della ricandidatura

Il capogruppo del PD Andrea Laurenzi

Procede il tentativo di serrare le file portato avanti dalla segreteria del Partito Democratico di Sansepolcro, e in particolare dal capogruppo consiliare Andrea Laurenzi. L’impegno è quello a formare una coalizione ampia, provando a superare i contrasti tra le numerose forze che gravitano più o meno direttamente nell’area del centrosinistra. È andato in questa direzione un incontro che si è svolto sabato: è stato un primo appuntamento solo interlocutorio, anche perché la recente ufficializzazione del rinvio delle elezioni all’autunno ha fatto venire meno l’esigenza di arrivare in fretta a risultati concreti. È interessante tuttavia passare in rassegna chi era presente all’incontro e chi non c’era. Seduti al tavolo, oltre al PD, anche Articolo Uno, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista e Insieme Possiamo. Le defezioni hanno invece riguardato Italia Viva, Azione e i Democratici per Cambiare. Se per il partito di Renzi si sarebbe trattato di un forfait dell’ultim’ora, l’assenza delle altre due compagini era prevista. Il gruppo legato a Calenda, che ha come coordinatore locale Michele Gentili, si sta confrontando con alcune forze del centrosinistra e dell’attuale maggioranza, ma ha preferito non partecipare all’incontro di sabato in attesa che i confini della coalizione si definiscano meglio. Il problema riguarderebbe in primo luogo la presenza al tavolo del Movimento 5 Stelle, che Azione non ritiene compatibile con il proprio progetto politico e rispetto a cui avrebbe chiesto una scelta netta al Partito Democratico. Anche i DpC si stanno attivamente incontrando con le forze del centrosinistra, ma ad escluderli almeno per il momento dal confronto collettivo sarebbe il non aver ancora esplicitato, a differenza di Insieme Possiamo, il no all’appoggio al sindaco Mauro Cornioli nella prossima legislatura (“Riteniamo che fare uscite premature sul prossimo mandato significherebbe mancare di lealtà alla coalizione e alla città”, è la posizione del gruppo guidato da Michele Del Bolgia). Ad ogni modo, le presenze e le assenze alla citata riunione – che dovrebbe ripetersi a fine mese – danno solo vaghe indicazioni di massima, ma siamo ancora ben lontani dal poter dire che la coalizione di centrosinistra abbia definito la propria composizione.

Situazione più tranquilla nel centrodestra, con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi per Sansepolcro che, per la candidatura a sindaco, sembrano aver trovato l’intesa sul nome di Laura Chieli. Per i referenti di quest’area il compito principale resta quello di riuscire a portare dalla propria parte il gruppo del Nostro Borgo, o almeno alcuni singoli esponenti che, dopo una legislatura in maggioranza, potrebbero portare esperienza nella coalizione. Continua comunque a rimanere molto improbabile il ritorno all’ovile di Riccardo Marzi, elemento di punta della lista civica nata cinque anni fa a supporto di Cornioli.

Le incognite sono insomma ancora molte: c’è da collocare, come detto, il Nostro Borgo, nonché le forze che rimarranno fuori da una coalizione di centrosinistra che difficilmente alla fine riuscirà a riunire insieme tutti i potenziali attori. Al lavoro in vista delle elezioni anche il movimento dei Cittadini per Sansepolcro di Giuseppe Pincardini, così come eventuali nuovi soggetti che potrebbero nascere al di fuori delle formazioni esistenti. Tra chi non farà parte delle coalizioni classiche potrebbero sorgere progetti alternativi, tra i quali resta ad esempio in piedi, anche se meno quotato di qualche settimana fa, l’asse Nostro Borgo-Insieme Possiamo nato in seno all’attuale maggioranza. Sempre fuori da centrodestra e centrosinistra cerca supporto l’attuale sindaco Mauro Cornioli, il cui impegno serrato nella lotta alla pandemia non lo distoglie dal lavoro per tentare di costruire la propria ricandidatura. La strada sembra però sempre stretta: il primo cittadino conta sul proprio consenso personale, ma non è detto che basti per il buon risultato elettorale di un progetto che, dopo le defezioni ormai formalizzate del Nostro Borgo e di Insieme Possiamo, sarebbe ben diverso da quello del 2016.

Exit mobile version