Guerrini-Olivoni sul podio dell’E-Rally Iceland

Terzo posto anche nella classifica mondiale per i due valtiberini, unici italiani presenti nel campionato FIA energie alternative

Guerrini e Olivoni durante l'E-Rally Iceland (foto Cesare Martino)

Si è concluso nello scorso fine settimana l’E-Rally Iceland 2020, prima prova del Fia Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup. Il campionato dedicato alle auto ecologiche doveva partire lo scorso marzo dal Portogallo, ma a causa della pandemia di Covid-19 è potuto iniziare solo ad agosto inoltrato. Simbolico lo start proprio dall’Islanda, nazione con un altissimo quantitativo di auto ad energie rinnovabili. Grazie all’abbondante presenza di gas naturale e anche alla produzione di energia elettrica geotermica, l’isola nordeuropea può vantare un gran numero di auto a metano ed elettriche, con le relative infrastrutture per il rifornimento e la ricarica.

Presenti alla gara islandese i valtiberini Guido Guerrini e Francesca Olivoni, vecchie conoscenze del circus mondiale. “Ci abbiamo provato, è andata più che bene, ora dovremo organizzarci per continuare questa difficile stagione sportiva cercando una sponda in tutti coloro che amano gli sport automobilistici, che nel nostro caso sono anche pienamente compatibili con l’ambiente. Siamo l’unico equipaggio italiano e abbiamo il dovere morale di difendere una tradizione che ha visto i nostri connazionali, fino a Fuzzy Kofler e Franco Gaioni nel 2019, vincere o ben figurare nella lotta per il titolo iridato”, ha dichiarato il pilota toscano Guido Guerrini a TeverePost all’indomani della gara, svoltasi nel fine settimana nei dintorni della capitale islandese Reykjavik. Una gara molto complessa, lunga più di settecento chilometri, oltre quattrocento dei quali distribuiti su ventuno prove speciali. Due di queste sono state vinte proprio da Guido Guerrini e Francesca Olivoni a bordo della Volskwagen e-Golf messa a disposizione da Hekla, concessionario del gruppo Audi-Volskwagen in Islanda.

“Sono stati tre giorni in cui abbiamo avuto più di una difficoltà”, racconta Francesca Olivoni: “la strumentazione di bordo è stata messa a dura prova dalle sollecitazioni dovute ai percorsi sterrati islandesi, un sasso è rimasto bloccato tra la pinza del freno e il disco della ruota creandoci ulteriori problemi. E infine una snervante lotta per salire sul podio, che in un primo momento pensavamo ci fosse sfuggito”.

(foto Cesare Martino)

Un risultato che sembrava irraggiungibile, invece con una prestazione in crescendo i due toscani sono arrivati a quattro decimi di secondo dal podio della regolarità. Per completare la rimonta è arrivata poi la performance nei consumi dell’auto tedesca, migliore del previsto. Questo ha permesso di raggiungere un terzo posto che vale ben trenta punti per il titolo mondiale. La gara nella terra dei vulcani, grazie alla sua lunghezza e al particolare isolamento dell’Islanda, gode infatti di un punteggio maggiore rispetto alle altre gare del calendario mondiale.

Tra coloro che dovrebbero prendere parte all’intero campionato ci sono il polacco Artur Prusak con il francese Thierry Benchetrit, primi nella gara islandese con Opel Corsa-E, e le due coppie francesi Malga-Bonnel e Burel-Burel, rispettivamente quinti e sesti a Reykjavik. Più difficile che partecipi al resto della competizione la sorprendente coppia islandese Pálsdóttir-Pálsdóttir su MG ZS EV. Covid permettendo, il calendario prevede altri tre appuntamenti: il prossimo sarà in Portogallo la prima settimana di ottobre, mentre alla fine dello stesso mese si svolgerà la gara di Montecarlo. A novembre il rally della comunità valenciana. Le sorprese nella gara d’esordio del FIA Electric and New Energy Championship in definitiva non sono mancate, anche per via della nuova formula che prevede un risultato sportivo legato all’attenzione per il consumo di energia. Per la prima volta i consumi delle auto in gara sono stati comparati usando come criterio la differenza tra i valori WTLP dichiarati dalla casa costruttrice e il consumo reale del veicolo. Le preoccupazioni dei concorrenti si sono trasformate in realtà, dato che la parte dedicata ai consumi ha letteralmente stravolto il risultato sportivo. Come era prevedibile alcune auto si sono rivelate più competitive di altre, mentre alcune performance di veicoli che non partivano favoriti hanno regalato stupore ma anche perplessità.

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