Elezioni provinciali, urne aperte dalle 8 alle 20

Nei seggi di Sansepolcro, Arezzo e Bibbiena voteranno i 495 consiglieri dei 36 comuni della provincia. Cinque valtiberini tra i 30 in lizza per 12 posti. A Perugia si elegge anche il presidente

La sede della provincia in Piazza della Libertà ad Arezzo

Si svolgono oggi dalle 8 alle 20 le elezioni provinciali ad Arezzo e Perugia. Per effetto della riforma Delrio del 2014, però, non sono chiamati alle urne i cittadini ma solo i membri dei consigli comunali.

Provincia di Arezzo: si vota solo per il consiglio

Nel caso della provincia di Arezzo non verrà eletto il presidente ma solo i membri del consiglio provinciale. Le norme prevedono infatti che il consiglio venga rinnovato ogni due anni e il presidente ogni quattro, pertanto la presidente in carica Silvia Chiassai Martini, eletta nel 2018, ha ancora davanti a sé un altro anno di mandato. Le elezioni per il consiglio avrebbero dovuto invece svolgersi lo scorso anno, ma erano state rinviate a causa della pandemia.

Il voto ponderato

Il corpo elettorale è composto dai membri dei consigli comunali dei 36 comuni della provincia di Arezzo, sindaci compresi. Si tratta di 495 persone, che esprimeranno il proprio voto su schede di colore diverso a seconda del numero di abitanti del proprio comune. Questo perché ogni voto avrà un peso differente in base a degli indici di ponderazione proporzionati alla popolazione.

Questa la ripartizione: il voto di un consigliere comunale di Arezzo (unico comune nella fascia tra 30.000 e 100.000 abitanti) ha un valore ponderato pari a 893, e complessivamente le scelte dei 33 membri dell’assise del capoluogo peseranno per il 29,5% del totale.

La preferenza espressa dai consiglieri comunali degli 8 comuni compresi nella fascia 10.000-30.000, tra cui Sansepolcro, vale invece 257 voti ponderati. I 17 consiglieri biturgensi potranno incidere per il 4,38% del totale.

Nella fascia successiva (5.000-10.000), con Anghiari e altri 11 comuni, un voto vale 170. Si passa poi al voto che vale 77 nel gruppo 3.000-5.000, con Pieve Santo Stefano e altri 3 comuni. Infine, un consigliere degli 11 comuni con meno di 3.000 abitanti, tra cui Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi e Sestino, esprimerà una preferenza del valore di 41 voti ponderati.

In sintesi, il voto di un consigliere di Arezzo vale circa 3,5 volte quello di un consigliere di Sansepolcro e quasi 22 volte quello di un consigliere di Badia Tedalda.

La scheda elettorale di colore rosso destinata ai consiglieri dei comuni nella fascia 10.000-30.000

Le tre liste

Anche per potersi candidare era necessario essere consigliere comunale. Tre le liste che si sono presentate: Comuni per la Provincia, di area centrodestra; Centrosinistra per Arezzo; e infine Patto civico intra Tevere et Arno. Le prime due, che avevano partecipato anche alle scorse elezioni, esprimono 12 candidati ciascuna, l’ultima 6 candidati. Nella lista Comuni per la Provincia ci sono tre candidati valtiberini: Laura Chieli di Sansepolcro, Matteo Del Barba di Anghiari e Monica Marini di Pieve Santo Stefano. Due i candidati locali di Centrosinistra per Arezzo: Alessandra Dori di Caprese Michelangelo e Marcello Polverini di Sansepolcro. Il Patto civico, presente per la prima volta in questa occasione, non ha invece candidati valtiberini.

I 30 candidati delle tre liste si giocano 12 posti, che verranno ripartiti in maniera proporzionale con il metodo D’Hondt sulla base dei totali calcolati sommando i voti ponderati.

Tre i seggi attivi: quello di Arezzo, dove voteranno i consiglieri del capoluogo e dei comuni di Valdarno e Valdichiana; quello di Sansepolcro per i consiglieri valtiberini; e quello di Bibbiena per i casentinesi.

Le operazioni di scrutinio si svolgeranno questa sera al termine delle operazioni di voto.

Le scorse elezioni

Nel 2018 fu eletta alla presidenza della provincia di Arezzo la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che superò quella di Civitella in Valdichiana Ginetta Menchetti con un margine molto ristretto: 43.511 voti ponderati contro 42.827. Menchetti aveva ottenuto molti più voti singoli (229 a 186), ma Chiassai Martini aveva potuto contare su un maggior numero di elettori provenienti dai comuni maggiori e in particolare da Arezzo. Il ristretto distacco tra centrodestra e centrosinistra aveva determinato una composizione del consiglio provinciale perfettamente equilibrata, con sei consiglieri per parte, tra cui i valtiberini Alessandro Rivi e Andrea Laurenzi per Sansepolcro ed Ezio Lucacci per Anghiari.

I risultati delle varie elezioni amministrative svolte nel frattempo hanno visto però un ampliamento della rappresentanza del centrodestra nei consigli comunali, pertanto in questa occasione si prevede un distacco maggiore tra le due compagini rispetto a tre anni fa, mentre è da valutare quale potrà essere l’impatto della terza lista presentata quest’anno per la prima volta.

Provincia di Perugia: si eleggono presidente e consiglio

I consiglieri dei 57 comuni del Perugino oltre al consiglio provinciale saranno chiamati ad eleggere anche il nuovo presidente della provincia. La carica è infatti riservata ai soli sindaci, e la cessazione del mandato da primo cittadino di Città di Castello del presidente uscente Luciano Bacchetta lo ha fatto decadere. Due i candidati alla guida della provincia: Stefania Proietti, sindaca di Assisi, e Stefano Zuccarini, primo cittadino di Foligno. Tra i candidati al consiglio provinciale ci sono due altotiberini: il tifernate Filippo Schiattelli nella lista di centrodestra Provincia Libera e la sindaca di Monte Santa Maria Tiberina Letizia Michelini in quella di centrosinistra, Provincia Unita.

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