Possibili riaperture dal 18 maggio, Micelli: “Buona notizia, ora protocolli praticabili ed economicamente sostenibili”

Il presidente della Regione Rossi: “Per la Toscana prima di fare annunci attendiamo le linee guida del Governo”. Il responsabile di Confcommercio: “Ridurre al minimo costi e burocrazia o tante imprese resteranno chiuse per sempre”

Bar a Sansepolcro

L’accordo raggiunto nelle ultime ore da Governo e Regioni per la possibilità di riaperture differenziate a partire dal 18 maggio anche per quanto riguarda bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, per i quali era previsto lo stop fino ai primi di giugno, è accolto positivamente da Confcommercio Valtiberina, che tuttavia mette in guardia da possibili rischi: “Bene le riaperture in autonomia da parte delle regioni”, spiega a TeverePost il responsabile dell’associazione di categoria, Massimiliano Micelli, “ma se da un lato i negozi al dettaglio sanno già le regole e sono pronti, i pubblici esercizi aspettano ancora di conoscere i protocolli necessari”. Le linee guida del Comitato tecnico scientifico dovrebbero essere rese note tra giovedì e venerdì. “È importante”, commenta Micelli, “che le misure siano praticabili ed economicamente sostenibili, anche se ovviamente le capienze dei locali verranno ridotte”. Quali sono gli elementi chiave per riuscire a ripartire? Per esempio, “la possibilità di ampliare la superficie di somministrazione negli spazi esterni, con costi e burocrazia ridotti al minimo. Altrimenti”, spiega ancora il responsabile di Confcommercio, “tante imprese saranno destinate a restare chiuse per sempre, con una perdita inestimabile di valore non solo per l’occupazione ma anche per la qualità della vita e dell’accoglienza nelle nostre città”.

L’intesa raggiunta dal tavolo svolto in videoconferenza tra il Governo e i Presidenti di Regione prevede linee guida che saranno uguali per tutti e che dovrebbero essere pronte a breve, con gli esercenti che premono per averle il prima possibile in modo da potersi organizzare adeguatamente. Le Regioni a questo punto potranno agire in autonomia e presentare un programma di aperture a partire dal 18 maggio. Come spiega l’Ansa, tutto sarà in ogni caso legato al costante monitoraggio dei dati relativi al contagio da parte delle Regioni e del Governo, che potrà sempre intervenire anche con la nuova attivazione di ‘zone rosse’.

Per quanto riguarda la Toscana, il Presidente della Regione Enrico Rossi è intervenuto sul tema su Facebook: “Prima di fare annunci attendo le linee guida del Governo”, ha scritto, aggiungendo che “oltre che discutere del quando aprire è essenziale mettersi d’accordo sul come aprire in sicurezza. Ogni riapertura non potrà rappresentare un ritorno immediato alle abitudini che avevamo prima dell’emergenza sanitaria, ma sarà un graduale e prudente approdo a una nuova normalità in cui convivere con il virus. Chi promette il contrario mente e disorienta le persone”.

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