Sansepolcro, i Democratici per Cambiare non si presenteranno alle elezioni

L'annuncio in conferenza stampa: “Non ci rivediamo negli attuali progetti, ma l'attività del movimento continua. I singoli esponenti liberi di fare scelte personali”

I Democratici per Cambiare durante la conferenza stampa di stamani

Il movimento dei Democratici per Cambiare ha deciso di non presentarsi alle prossime elezioni amministrative. Lo hanno comunicato stamattina a Palazzo delle Laudi nel corso di una conferenza stampa a cui ha presenziato il capogruppo Michele Del Bolgia insieme a Luca Galli, Lorenzo Moretti, Francesco Del Siena e Massimo Zanchi. “Il nostro gruppo ha cercato di interloquire con tutte le forze politiche e associative della città per capire se ci potesse essere la possibilità di costruire un nuovo percorso che andasse in continuità con l’attuale amministrazione e che potesse portare anche a qualcosa di più – ha detto Del Bolgia – ma non siamo riusciti a vedere nei progetti che si sono andati a costituire l’idea che avremmo voluto portare avanti. Per questo possiamo dire senza problemi che i DPC non si presenteranno alla prossima tornata amministrativa”.

“Ritenevamo che il candidato di un nuovo progetto potesse essere lo stesso sindaco Cornioli”, ha detto, precisando però che “poteva essere lui come un altro. Rispetto al sindaco – ha aggiunto – riteniamo che la nostra forza sia stata l’unica leale, e il nostro lavoro di costruzione di un percorso è avvenuto con grande discrezione, cercando di essere sempre pubblicamente corretti verso il nostro sindaco”. A proposito dell’attuale amministrazione, Del Bolgia ha ammesso che “l’elemento che è un po’ mancato è stata la visione di città. Gli amministratori, noi in primis, siamo stati troppo occupati nella quotidianità. Non rinnego quello che è stato fatto, l’amministrazione ha lavorato meglio delle altre ed è stata sempre vicina alle problematiche dei cittadini, ma è mancata una visione a lungo termine”, ha affermato Del Bolgia.

Alla domanda se la non partecipazione alle elezioni del gruppo si estenda ai singoli esponenti, Del Bolgia ha risposto che “lasciamo ognuno libero di fare scelte personali. Questo non precluderà la possibilità di continuare a fare attività nel nostro movimento”. Sul punto è intervenuto anche Luca Galli, ex assessore e vicesindaco: “Se qualcuno rivestirà ruoli amministrativi l’importante è che lo faccia in modo coerente”, ha detto. Lo stesso Galli ha inoltre ricordato alcuni dei progetti portati avanti, sottolineando di aver lavorato “cercando di portare nell’amministrazione il modus operandi del gruppo, fatto di condivisione e co-progettualità sia verso le forze politiche di maggioranza e minoranza che verso la città stessa. Un modus operandi che caratterizzerà il nostro modo di fare anche nei prossimi anni, perché non siamo qui a dire che i Dpc si sciolgono, ma continueremo a lavorare anche senza ruoli istituzionali”.

Per il presidente del consiglio comunale Lorenzo Moretti “il movimento da quando è nato ha portato idee e valori e molte forze in campo ce lo hanno riconosciuto, cercando di coinvolgerci nei progetti. La nostra è proprio una scelta di valori più che di ruoli istituzionali, a cui rinunciamo senza problemi. Il nostro direttivo si ritroverà post elezioni e riprogetterà il futuro dei Dpc”. “Quella di non partecipare alle elezioni è stata una decisione sofferta – ha invece commentato Del Siena – ma il panorama attuale non rispecchiava il percorso che abbiamo portato avanti in questi dieci anni. Quello che ci apprestiamo a fare è tornare alle origini del nostro movimento. Gli errori sono stati fatti, però quella che rimarchiamo è la volontà di mantenere saldo lo spirito di dieci anni fa. Negli anni in amministrazione abbiamo guardato più all’aspetto amministrativo che a quello politico – ha aggiunto l’attuale assessore all’urbanistica – e questo ha causato anche un po’ di sfaldamento nel nostro movimento. Del resto – ha detto – non rinneghiamo la figura del sindaco Cornioli, ma in alcuni casi la sua gestione è stata più da amministratore che da politico, come invece ognuno di noi si aspettava”.

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