“Sansepolcro in Azione”, il partito di Calenda mette le radici anche in Valtiberina

Il coordinatore locale Michele Gentili ha spiegato a TeverePost quali sono le priorità del gruppo: “Si parte dal basso, dai territori, ascoltando le istanze e cercando di tradurle in interventi concreti”

Michele Gentili, coordinatore di Sansepolcro in Azione

Anche a Sansepolcro arriva Azione, il partito fondato nel novembre 2019 da Carlo Calenda e Matteo Richetti che mira alla tutela dei valori fondamentali della democrazia liberale, dello stato di diritto, della libertà personale ed economica.

In attesa del primo congresso ufficiale, il comitato locale è coordinato da Michele Gentili, manager di Sansepolcro già attivo nel precedente progetto dell’ex ministro dello Sviluppo Economico ‘Siamo Europei’, e da alcuni mesi è senza dubbio una delle realtà politiche territoriali più attive soprattutto sul fronte della comunicazione web e social.

Intervistato da TeverePost, Gentili ha presentato le principali caratteristiche di questo nuovo progetto locale, dalle fasi di partenza agli obiettivi in vista degli importanti appuntamenti elettorali in programma nei prossimi mesi.

Chi c’è dietro Azione Sansepolcro?

Dietro ad Azione innanzitutto c’è un grande interesse. Anche nella nostra città l’iniziativa sta riscuotendo attenzione e questo elemento è sicuramente positivo e in linea con il trend nazionale. Come noto, Calenda ha lasciato il Pd dopo che il partito ha scelto di creare un governo con il Movimento 5 stelle. Prima di allora si era già sviluppato internamente al Pd un soggetto dal nome Siamo Europei che supportò Calenda nella campagna elettorale per le Europee del 2019, nelle quali ottenne un risultato straordinario con quasi 280.000 preferenze (secondo solo a Salvini in Italia). Già allora divenni referente di quel gruppo locale che venne costituito tra aprile e maggio del 2019 e all’interno del quale c’erano anche rappresentanti del Pd cittadino. A ridosso delle elezioni europee ci fu a Sansepolcro un importante evento marchiato Siamo Europei, promosso dal PD locale al quale io intervenni come referente del comitato, che vide la partecipazione del candidato David Sassoli, poi diventato presidente del Parlamento Europeo. L’incontro fu molto partecipato.

Dopo l’uscita di Calenda dal Pd chiaramente le cose sono cambiate.

Esatto. Da novembre del 2019 è nato ufficialmente Azione ed è stato ricostituito un gruppo con vari tesserati del nostro comune del quale sono ancora referente, in attesa di un congresso che stabilirà ruoli, organizzazione e strutturazione per tutti i territori. Il gruppo di Sansepolcro, che ad oggi conta una quindicina di tesserati e un gran numero di sostenitori, si è costituito ovviamente per fare politica anche a livello locale. Si parte dal basso, dai territori ascoltando le istanze e cercando di tradurle in interventi e azioni concrete. Come tante altre realtà, anche noi stiamo raccogliendo consensi attraverso la comunicazione web e social. La pagina Facebook di Sansepolcro in Azione è stata la prima importante community locale legata a questo nuovo progetto e ad oggi è lo spazio con il maggiore seguito dopo la pagina nazionale.

In ambito locale che genere di progetti avete in cantiere?

Per la politica locale abbiamo intenzione di creare dei tavoli di lavoro suddivisi per aree tematiche sfruttando il lavoro già svolto in chiave nazionale da Azione. Sicuramente focalizzeremo il nostro lavoro su sanità, istruzione, turismo e investimenti, legalità, sicurezza e decoro urbano. Cercheremo ovviamente di favorire la partecipazione dei cittadini che vorranno dare una mano in concreto portando la loro esperienza. In particolare vorremmo individuare dei referenti locali per i diversi tavoli e declineremo poi il lavoro guida svolto dai tavoli nazionali sul nostro territorio. Grande attenzione soprattutto ai giovani: abbiamo molto a cuore le loro esigenze, tanto che esistono già due gruppi nazionali che si chiamano Under 30 in Azione ed Energie Nuove in Azione. Mi piacerebbe molto mettere in contatto sempre più giovani del nostro territorio con queste entità che sono già strutturate e molto attive. Dunque, in sostanza, l’obiettivo è quello di lavorare su temi concreti, declinandoli a livello locale, per arrivare pronti con una proposta seria e circostanziata per le prossime amministrative del 2021.

Qual è attualmente il vostro rapporto con le altre forze politiche locali? Con quali tra queste vi sentite più in sintonia?

Innanzitutto è bene premettere che Azione nasce come forza liberaldemocratica ma molto caratterizzata per proporre o sostenere attività concrete, pragmatiche e non ideologiche, portate avanti da chi ha già dimostrato esperienza di gestione nel pubblico o nel privato. Non ci interessa la destra e la sinistra o la lotta ideologica tra fascisti e comunisti: tutto questo non ci appartiene. Noi siamo per proporre, supportare o criticare iniziative concrete cercando di dare sempre il nostro contributo. Detto questo, attualmente non ci sono dei rapporti ‘strutturati’ con le forze politiche locali. Personalmente ho un rapporto di conoscenza, come è normale che sia in una piccola comunità come la nostra, con alcuni rappresentanti degli schieramenti locali. Senza dubbio, per una realtà politica giovane come la nostra, il dialogo con le forze già presenti nel territorio è fondamentale per cercare di portare il nostro contributo, la nostra visione. Ovviamente vediamo nelle forze liberali, socialdemocratiche e moderate i nostri interlocutori principali e questo è un contenitore che riteniamo piuttosto ampio. Si va dai partiti del centrosinistra a quelli moderati del centrodestra. Rientrano sicuramente tra gli interlocutori privilegiati anche le forze civiche che supportano l’attuale giunta Cornioli. Più difficile, anzi direi impossibile, pensare ad un dialogo costruttivo con le forze populiste o sovraniste di qualsiasi parte, poiché ci dividono dei valori fondamentali e una visione dell’organizzazione dello stato completamente agli antipodi. Queste compagini, a vario titolo, supportano tesi antieuropeiste, sovranismo monetario, una visione assistenzialista dello stato, etc. che sono veramente all’estremo opposto di quelli che sono i nostri ideali.

Un giudizio sull’operato dell’amministrazione di Sansepolcro

Su questo punto permettetemi di non esprimere un giudizio come Azione, essendo il nostro partito nato da troppo poco per poter entrare nel merito di un giudizio che ritengo complesso. Da cittadino, penso che le attese erano molto alte e che non sia stato sicuramente facile rispondere in maniera completa. Credo che l’esperienza civica abbia bisogno comunque di una connotazione anche politica più marcata: per l’attuale giunta, dopo quattro anni, penso che questa mancanza inizi a farsi sentire. La ritengo un’esperienza che sicuramente poteva e può fare tanto di più e meglio, ma non me la sentirei di criticarla in modo molto tranchant come fanno le forze di opposizione sui giornali. Gestire la cosa pubblica è un’arte, e chi si mette in gioco in maniera sana e pulita per farlo va comunque apprezzato. Penso che l’amministrazione Cornioli, seppur con luci ed ombre, certamente non meriti soltanto critiche ma gli si debba attribuire anche qualche merito. Nella gestione della pandemia, ad esempio, direi che ha svolto bene il suo ruolo, mantenendo una comunicazione efficace con i cittadini e mettendo in atto le misure che erano da adottare con tempestività ed efficacia. Mi sento di dire che servirebbe una maggiore spinta e coraggio per cercare dei fondi, regionali ma anche europei, per fare in modo che il Comune diventi promotore di iniziative che possano rivitalizzare il tessuto cittadino delle piccole imprese ma anche degli artigiani e commercianti anche tramite virtuose collaborazioni con i privati o con le Università. Ovviamente il turismo e le iniziative legate all’enorme patrimonio artistico, paesaggistico ed enogastronomico di cui disponiamo, vanno valorizzate di più e noi qualche idea seria e valutabile nel concreto su questo ce l’avremmo e siamo disposti certamente a parlarne.

A settembre ci saranno le elezioni regionali. Quale sarà il vostro ruolo?

Azione ha scelto di intraprendere una strategia di crescita nazionale e, vista anche la sua giovane costituzione, ha scelto di non impegnarsi in modo diretto in nessuna Regione. Anche in Toscana, per l’appunto, non abbiamo presentato una nostra lista, anche se è evidente che la nostra indicazione di voto sarà per il candidato del centrosinistra Giani. Purtroppo troppe scelte erano già state fatte quando ancora Azione non era nemmeno nata e questo non ci ha permesso di partecipare in maniera attiva alla costituzione di un sostegno strutturato presentando anche dei nostri rappresentanti nelle liste di appoggio. Ciò non toglie il fatto che abbiamo comunque fatto arrivare al tavolo della coalizione le nostre proposte strutturandole e dettagliandole bene: la speranza è che il programma definitivo di Giani attinga a piene mani da queste nostre proposte di buon senso. Come gruppo di Sansepolcro abbiamo inviato tre proposte puntuali da inserire nel programma di governo regionale che riguardano la trasformazione digitale della sanità (Digital Health transformation), la sicurezza e il contrasto al degrado delle periferie nelle aree urbane, ma soprattutto le infrastrutture con particolare riferimento alla E78 Due mari e all’invaso di Montedoglio. Quest’ultima può offrire importanti opportunità per lo sviluppo dell’agricoltura di qualità da parte della Toscana, ma anche del turismo e della sostenibilità energetica.

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