«Fu diffamazione del pediatra»: il dottor Paolo Batti vince la battaglia contro Le Iene

Con sentenza di primo grado il Tribunale di Roma ha accertato la natura diffamatoria dei due servizi trasmessi su Italia 1 tra il 2013 e il 2014

Un frame del servizio andato in onda il 5 novembre 2013. Fonte: Mediaset Play (link a fine articolo)

Diffamazione e lesività della trasmissione Le Iene: il pediatra biturgense Paolo Batti vince il primo grado della causa civile contro il noto programma di intrattenimento in onda su Italia 1. La sentenza del Tribunale di Roma XVIII Sezione Civile dello scorso 11 maggio ha infatti accertato la natura diffamatoria dei due servizi giornalistici andati in onda sulla rete televisiva rispettivamente il 5 novembre 2013 e il 2 aprile 2014.

A comunicarlo, questa mattina, sono stati i legali del medico attraverso una nota diramata agli organi di stampa. “Il programma televisivo – si legge – effettuava un’illecita e non vera ricostruzione dei fatti ai danni del pediatra biturgense che, finalmente, dopo un’annosa vicenda, vede confermato quanto richiesto, ovvero la condanna per la natura diffamatoria e lesiva della propria professionalità.”

“Tutto questo – prosegue la nota – nonostante la diffida alla messa in onda dei servizi, anche in ragione del fatto che era in corso un procedimento penale presso il Tribunale di Arezzo ai fini dell’accertamento reale dei fatti”. Gli avvocati ricordano inoltre che quelle vicende “si conclusero con la sentenza del 19 febbraio 2015 nella quale il medico veniva assolto da ogni forma di responsabilità medico-legale per un caso avvenuto nel luglio del 2009.”

Per quanto riguarda il caso odierno, trattandosi di una sentenza di primo grado, non si può ancora parlare di chiusura dell’iter giudiziario. Gli ipotetici scenari, a questo punto, potrebbero portare a un eventuale ricorso in appello da parte di Mediaset o a un accordo stragiudiziale tra le parti. Nella causa civile al programma, il dottor Batti è stato assistito dagli avvocati Piero Melani Graverini e Riccardo Lorenzi del Foro di Arezzo e dall’Avvocato Roberto Bongianni del Foro di Roma.

Fonte immagine di copertina: Mediaset Play (link)

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