Luciana Bassini: “Nessun accordo, la squadra con cui sono partita rimarrà la stessa”

La candidata a sindaco smentisce categoricamente le voci su possibili accordi con le parti escluse: “Chi pensa questa cosa mente sapendo di mentire. La nostra politica incentrata su onestà, moralità e trasparenza”

A Città di Castello si avvicina il ballottaggio che decreterà chi fra i due candidati di centrosinistra ricoprirà il ruolo di primo cittadino per i prossimi 5 anni. In questi ultimi giorni di campagna tante sono state le voci di possibili contatti con il centrodestra, ma la candidata Luciana Bassini smentisce categoricamente ogni tipo di accordo con parti escluse nella prima tornata elettorale.

Saranno valutati possibili accordi con le parti escluse in vista del ballottaggio? Ci sono contatti? 

Smentisco assolutamente che ci siano accordi di alcun tipo, tutto quello che è stato fatto, è stato fatto con spontaneità, certamente non guidato o messo in campo da me o dalla mia coalizione. Chi pensa e dice questa cosa lo fa sapendo di mentire. Dico solo che il 67% delle persone di questo territorio, 2 elettori su 3, hanno votato per il cambiamento, questo è il dato importante. Non ho fatto nessun accordo di nessun tipo, la squadra con cui sono partita rimane la stessa con cui arriveremo probabilmente alla vittoria. 

Come vi avvicinerete all’elettorato che nella prima tornata non vi ha dato fiducia? 

Continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto, parliamo con le persone del nostro progetto e delle nostre idee. È certo che il 30% degli elettori che non si sono recati alle urne nella prima tornata è la parte di elettorato che non ha più fiducia nella politica e la cosa preoccupante è che la maggior parte sono giovani. Io li capisco perché credo che sentir parlare di progetti con “farò” o “faremo” sta diventando una presa in giro per coloro che vorrebbero tornare a credere nella politica. Dei nostri programmi abbiamo ampiamente detto, ora parliamo di cose semplici a cui sapremo dare una risposta seria, parliamo di onestà, di moralità e trasparenza. Questa sarà la nostra politica, indipendentemente da tutto. I 15 consiglieri che sono stati eletti nel primo turno saranno la squadra che insieme a me governerà la città, per tutto il resto non sono state fatte scelte. Tutto quello che viene detto è frutto di una narrazione volta ad indebolire la nostra coalizione. Siamo assolutamente civici, per quello che comporta la parte legata al Movimento 5 stelle dico che il movimento in Umbria è in coalizione con il Pd sia ad Assisi che a Spoleto, non vedo questo grosso disastro per cui, in questo momento, non è alleato con il Pd a Città di Castello. Il motivo è uno, ovvero la scelta del candidato sindaco non gli apparteneva.

La sua squadra, quindi, come sarà formata? 

La nostra parola è sempre stata “insieme”. Il 19, se saremo al governo della città, decideremo. Le competenze sono al primo posto, non possiamo permetterci di avere  una squadra priva di queste. Vedendo i nomi che hanno preso più voti mi sembra di capire che le competenze ci sono anche lì. Troveremo la strada più giusta per costituire una giunta seria. Non ci sono ancora nomi, continuo a sentire che alcuni nomi mi sono stati imposti da schieramenti opposti. Voglio ribadire con forza che ancora non abbiamo nomi che possano formare la mia futura squadra di governo. 

Come giudica la campagna elettorale dell’altro candidato?

Giudico un percorso legato a schemi precostituiti  che non hanno nulla a che vedere con la spontaneità. Io ho scelto e deciso di essere sempre me stessa, nessuno mi ha scritto dei discorsi, ma questi mi sgorgano profondamente dal cuore, dalla mia capacità e competenza.  

Se dovesse essere eletta, nei primi 100 giorni da sindaco quali saranno i temi su cui si concentrerà?

L’azione principale sarà quella di far ripartire la macchina amministrativa con delle professionalità interne che hanno grande valore. Lavoreremo nel riportare la cultura in questa città, non con il cambiamento, ma continuando situazioni che sono già in essere, non vogliamo cambiare cose che sono state fatte bene. L’economia è fondamentale, senza avere la possibilità di aiutare e sostenere le piccole e medie imprese del nostro territorio con la forza lavoro credo che avremmo già sbagliato in partenza; lavoreremo per loro aiutandoli a sburocratizzare situazioni complesse e trovare un ufficio dedicato alla progettazione europea. 

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