Marco Lo Bianco: “Necessità urgente di vaccini senza distinzioni di confini”

Il 30enne che vive a Sansepolcro selezionato come “Youth Ambassador” per l'Italia dall'organizzazione internazionale ONE per sensibilizzare verso una risposta globale alla pandemia

Nelle immagini Marco Lo Bianco e la grafica della campagna “Pandemica”

L’organizzazione The ONE Campaign, co-fondata dal leader degli U2 Bono e impegnata nella lotta alla povertà, lancia oggi la campagna Pandemica: si tratta di una serie animata – illustrata da Andrew Rae e doppiata tra gli altri da Connie Britton e Penélope Cruz – che mostra una realtà in cui è il virus a prosperare, per aumentare la consapevolezza dell’importanza di un accesso globale e indiscriminato ai vaccini.

A sensibilizzare verso l’iniziativa c’è anche Marco Lo Bianco: il 30enne di Cosenza (ma da anni residente a Sansepolcro, dove si è stabilito dopo essere arrivato in Valtiberina come giocatore della massima serie di pallavolo a San Giustino) è stato infatti selezionato per partecipare al prestigioso programma “Youth Ambassador” dell’associazione ONE. “La pandemia ha colpito tutti, nessuno escluso – afferma Lo Bianco – Ma quello che ci rende diversi davanti a questa minaccia sono gli strumenti per affrontarla. In questo momento miliardi di persone in tutto il mondo vedono la promessa di un vaccino, ma non l’opportunità di riceverlo. Ecco perché sto usando la mia voce per aumentare la consapevolezza sulla necessità urgente di ottenere vaccini senza distinzioni di confini”.

Come spiegano i promotori della campagna, “mentre meno dell’1% delle dosi somministrate a livello globale è andato a persone che vivono in paesi a basso reddito, ad oggi, una manciata di paesi più ricchi è riuscita non solo a riservarne una quantità necessaria per inoculare la propria intera popolazione, ma anche a mettere da parte oltre un miliardo di dosi in eccesso. Senza un’immunizzazione diffusa, il virus continuerà a mutare ed evolversi, prolungando la durata di questa crisi emergenziale e causando oltre il doppio delle morti attualmente registrate. Il modo più efficace per debellare questo virus è garantire che l’immunizzazione venga resa disponibile a tutti, senza distinzioni”.

Lo Bianco, insieme agli altri ambasciatori e ambasciatrici di ONE, condurrà azioni per influenzare il vertice del G20 di cui l’Italia detiene quest’anno la presidenza, che “deve agire sulla duplice crisi, sanitaria e globale, attraverso una risposta economica che supporti i paesi più vulnerabili e un’equa distribuzione del vaccino COVID-19”, si legge nella nota di lancio dell’iniziativa. “ Quest’ultimo monito trova particolare rilevanza in vista dell’imminente Global Health Summit che l’Italia ospiterà il prossimo 21 maggio, quando la comunità internazionale si troverà per affrontare l’emergenza sanitaria con un approccio sinergico e discutere le lezioni apprese dalla pandemia”.

“Come noi, sono in molti a credere che l’Italia e il G20 possano e debbano fare la propria parte affinché la distribuzione di vaccini, essenziali per il benessere globale, non segua una battuta d’arresto – dice Marco Lo Bianco – L’uguaglianza deve essere al centro della risposta globale a questa crisi: soltanto quando il vaccino sarà accessibile a tutti e tutte, ovunque, riusciremo a sconfiggere il virus e ricostruire meglio le nostre società”. Oltre all’attività di campagna per un accesso equo ai vaccini contro il Covid-19, il “Giovane Ambasciatore” si attiverà anche per incontrare rappresentanti politici e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di investire risorse adeguate in una ripresa globale dalla crisi che sia inclusiva e sostenibile.

“Per sconfiggere il virus dobbiamo agire ambiziosamente a livello globale, non solo a livello locale – ha detto la direttrice di The ONE Campaign per l’Italia Emily Wigens – Abbiamo bisogno di cooperazione internazionale e multilateralismo concreto ed ambizioso, per combattere questa pandemia al fianco dei paesi più vulnerabili, perché se il virus continua a diffondersi in qualsiasi parte del mondo, tutti noi siamo ugualmente esposti al rischio. La chiamata di questi giovani attivisti e attiviste non deve passare inosservata. L’Italia ha un’opportunità unica: radunare i leader mondiali attorno a un piano per una ripresa globale. Non deve lasciarsela scappare”.

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