Presenze in crescita a Sansepolcro. Galli: “Aumento del turismo naturalistico”

I dati sulle presenze del 2019 nella città di Piero registrano il segno positivo nonostante i problemi con la E45. Il vicesindaco a Errevutì: “Seguiamo l’esempio del Trentino”

Anche nel 2019 il turismo a Sansepolcro ha registrato un incremento. La notizia è stata trasmessa ieri dall’ufficio stampa del Comune attraverso una nota con i numeri delle presenze, che sono state in tutto 68.624 contro le 66.468 del 2018. Una crescita più debole rispetto all’anno precedente – nel 2017 le presenze erano state 60.723 con un incremento di quasi il 10% – ma che rappresenta comunque un segnale incoraggiante in virtù dell’isolamento del nostro territorio causato dalla chiusura della E45.

Nel corso della puntata di ieri sera di TeverePost su Errevutì, il vicesindaco ed assessore al turismo Luca Galli ha commentato assieme ai conduttori questi nuovi numeri fornendo maggiori dettagli alla cittadinanza: “I dati si riferiscono a chi pernotta nelle strutture ricettive, senza contare le gite di un giorno, che comunque vedono molte persone visitare i nostri luoghi, comprare nei negozi e mangiare nei nostri ristoranti. Riguardo alla tipologia di turisti che ci raggiungono, si parla quasi esclusivamente di visitatori italiani. Questo, probabilmente, anche grazie alle politiche promozionali fatte nel mercato nazionale.”

Video: Luca Galli analizza i dati sul turismo a Errevutì

Galli ha quindi rimarcato l’importanza di avere avuto il segno positivo anche lo scorso anno, a testimonianza di una continuità nella crescita di questo settore: “Dal 2016 ad oggi c’è stato un aumento tutti gli anni. Sul 2019 avevamo qualche perplessità, se si pensa che per diversi mesi la E45 è stata parzialmente o totalmente interdetta. In realtà i dati dicono che le presenze sono comunque aumentate e questo lo reputo un segnale importante. Fino ad aprile, maggio, giugno siamo andati come l’anno prima e anche qualcosa sotto, poi con l’arrivo dell’estate e la ripresa della viabilità il trend è migliorato costantemente. I dati non vanno ovviamente presi come oro colato, ma tutto questo ci dice che la strada presa è quella giusta e le strategie di promozione adottate evidentemente stanno dando i loro frutti.”

Riguardo alla tipologia di turismo sulla quale il nostro territorio deve puntare, il vicesindaco non ha dubbi: “Gli eventi culturali importanti hanno senza dubbio aiutato molto, ma la sensazione è che negli anni sia cresciuto soprattutto il turismo attivo e naturalistico che per tanti anni è stata cosa quasi sconosciuta e in realtà ha grandi potenzialità. Prendiamo ad esempio la situazione del Trentino che in questo ambito ha costruito un impero, chiaramente attrezzandosi e realizzando infrastrutture invidiabili. Anche il nostro è un territorio che ha molto da dare su questo fronte.”

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