Sansepolcro, l’assessore al bilancio a TeverePost: “Risorse importanti per l’emergenza dalla rinegoziazione dei mutui”

Catia Del Furia: “Tutto quello che potremo fare è reso possibile dal serio e prudente lavoro pregresso. Tante delle proposte che si sentono sono strumentali, necessaria una comunicazione seria. Aperto spirito di collaborazione con le minoranze”

Catia Del Furia

Il bilancio consuntivo del Comune di Sansepolcro è passato ieri sera nella relativa Commissione, tenutasi su Skype, e sarà all’ordine del giorno del Consiglio comunale il prossimo 25 maggio. L’assessore al bilancio Catia Del Furia, sentita da TeverePost, ha spiegato che si tratta di “un bilancio assolutamente tranquillo nell’ambito dei risultati di sviluppo delle spese, perché sono percentuali molto alte con dei miglioramenti di copertura sui servizi individuali. Abbiamo un avanzo libero di amministrazione che è immediatamente spendibile e si può mettere a disposizione per gli investimenti di emergenza. Si tratta di circa 73.000 euro da destinare a far fronte a questa situazione che ogni giorno sollecita dei bisogni nuovi”.

Ma l’assessore biturgense ha voluto soprattutto mettere in evidenza un altro aspetto: “La cosa interessante che nessuno considera è che noi, avendo approvato il bilancio di previsione l’anno scorso a dicembre, possiamo fare un’operazione di rinegoziazione dei mutui che ci permetterà di liberare risorse importanti”. Per quanto riguarda i mutui privati con il Monte dei Paschi di Siena la rinegoziazione, che andrà in Consiglio comunale già il 12 maggio, garantirà 81.000 euro immediatamente spendibili: “È una possibilità una tantum derivata dall’emergenza e ci è consentita perché abbiamo il bilancio approvato. Adesso paghi solo gli interessi, l’anno prossimo riprendi a pagare quello che paghi oggi allungando i mutui di un anno. Ottieni risorse libere, utilizzabili sia per la spesa corrente che per investimenti”.

Un’altra parte dei mutui è quella con la Cassa depositi e prestiti: “Su questi avremo un respiro significativo, perché si parla di una cifra importante. Naturalmente ci sarà da valutare tutte le opzioni, capitalizzando il più possibile da un’operazione che non sempre è concessa, ma al tempo stesso prestando attenzione a non lasciare il bilancio del Comune ingessato per tutte le possibili azioni future”.

Tutto questo, spiega Del Furia, non arriva per caso: “Se non avessimo lavorato con prudenza per sistemare i fondi di svalutazione – cosa che avendo aumentato la percentuale ci mette al riparo dalla rottamazione delle cartelle – e se non avessimo lavorato per perseguire l’obiettivo dell’approvazione del bilancio preventivo, questa misura di rinegoziazione non l’avremmo potuta agire. Invece si parla di risorse che saranno investite prevalentemente a sostegno delle attività produttive e per fronteggiare quella che è la situazione di emergenza”. Per stabilire come, “valuteremo anche tutte le proposte che sono venute dall’opposizione, in aperto spirito di collaborazione. La commissione di ieri è stata solo il primo di una serie di incontri in questo senso”.

Secondo Del Furia, in questo periodo “si sentono proposte di ogni tipo, azzerare la Tari, azzerare la Tosap, ma sono tasse, non possiamo decidere noi. Il Governo non ha ancora detto nulla neanche sulla scadenza dell’Imu, con la prima rata che per ora scade a metà giugno. Vorrei che fosse chiaro”, puntualizza, “che se noi non ci pronunciamo su quelle che saranno le cose che andiamo a scontare è perché intendiamo fare una comunicazione seria”. Al contrario di quella di altri Comuni? “Se leggi con attenzione certe comunicazioni ti accorgi che viene fatta un’informazione strumentale. Per esempio sospendere il pagamento della Tari fino a settembre cosa vuol dire? È esattamente come mettere a settembre l’ultima rata per il saldo. Viene fatta una promozione di interventi su cui sono caduti tutti: si chiede l’abolizione della Tosap perché altri intendono abolire la Cosap, ma sono due cose ben diverse su cui la possibilità di intervento è diversa”. L’amministrazione può invece intervenire con delle scontistiche: “Siamo ad esempio già allineati con le disposizioni di Arera per scontare la Tari per questi mesi di chiusura. Da un primo calcolo, intervenire sulla quota variabile dei rifiuti per le attività produttive che da codice Ateco hanno chiuso richiede 71.000 euro: senza la rinegoziazione dei mutui”, rivendica l’assessore, “questi soldi li avresti potuti trovare solo destinando a questo tutto l’avanzo libero di amministrazione. Poi però non avresti fatto più niente”.

“Insomma”, conclude Del Furia, “tutto quello che potremo fare è possibile perché c’è stato un lavoro serio fatto dietro. Molti comuni che non lo hanno fatto adesso sono in grossa difficoltà”.

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