Secondo ponte sul Tevere, ieri sera confronto radiofonico tra Riccardo Marzi e Alessandro Rivi

Ieri sera, su Errevutì, L’assessore ai lavori pubblici ha parlato di polemiche pretestuose, il consigliere della Lega ha evidenziato l’assenza di condivisione

La questione del secondo ponte sul Tevere, tornata d’attualità in questi giorni a Sansepolcro, è stata l’argomento principale del confronto radiofonico tra l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Marzi e il consigliere di opposizione Alessandro Rivi andato in onda ieri sera nella puntata di TeverePost.

In diretta sulle frequenze di Errevutì, i due amministratori hanno chiarito ulteriormente le rispettive posizioni dopo una serie di botta e risposta nei giorni scorsi, tra comunicati stampa unitari delle opposizioni e risposte video sui social della giunta. Durante il dibattito sono emerse alcune novità riguardanti il progetto, in attesa che si compiano le ultime tappe di un iter amministrativo durato ben sei anni.

“La storia del ponte è un classico esempio di burocrazia all’italiana – ha esordito Marzi, che poi ha ricordato tutti gli step di cui l’amministrazione si è fatta carico – Quando ci siamo insediati del ponte c’era solo il finanziamento, e abbiamo dovuto svolgere tutta la parte tecnica. Siamo pronti da due anni con il progetto, ma dopo una lunga corsa la procedura si è arenata sull’assegnazione degli appalti a causa dei ricorsi. Niente di inaspettato: tutti i passaggi che si sono aggiunti sono previsti dalla legge, nonostante il tar abbia già dato piena ragione al nostro comune. La seconda ditta ora si affiderà al Consiglio di Stato, che è una sorta di secondo grado di giudizio. Una dinamica del genere non è attribuibile all’amministrazione. Noi attendiamo serenamente quello che succederà, personalmente non mi aspetto un ribaltamento, e anzi stiamo già lavorando all’affidamento dei lavori, avendone comunque facoltà. In merito al dibattito che si è innescato, purtroppo alcuni gruppi di opposizione, e in particolare i 5 Stelle, sono soliti sollevare polemiche pretestuose senza prima documentarsi bene.”

Nella sua replica Rivi, consigliere del gruppo Lega, ha rivolto una critica non tanto in merito alla gestione degli aspetti tecnici del progetto, quanto all’assenza di coinvolgimento di tutte forze politiche nell’evolversi di vicenda così importante per la comunità: “In primis dobbiamo evidenziare una totale mancanza di condivisione, come già accaduto in passato. In questo caso, però, stiamo parlando dell’opera più importante, per impatto e portata economica, che riguarda Sansepolcro da molti decenni a questa parte. Sì, era prevedibile un nuovo ricorso, ma è non è possibile che una cosa notificata all’amministrazione il 10 di aprile debba essere letteralmente scoperta dalle opposizioni sull’albo pretorio a diversi giorni di distanza. Il tutto è aggravato dal fatto che sono settimane che ci consultiamo con tutti i capigruppo via skype alla presenza del sindaco. Giusto gestire l’emergenza, per la quale c’è la massima collaborazione, ma ci aspettavamo che per un tema così importante come il ponte si potesse trovare qualche minuto per parlarne o quantomeno per aggiornare tutto il consiglio. In quattro anni di opposizione sono stato il meno rumoroso su questo tema, conosciamo la pubblica amministrazione, ma oggi anche dalla Lega c’è qualche perplessità perché sono passati sei anni e ancora non siamo arrivati alla fine dell’affidamento delle opere.”

Marzi ha preso atto delle osservazioni e ha terminato il suo intervento al programma con alcuni dettagli tecnici riguardanti l’infrastruttura: “Il progetto prevede una serie di accorgimenti come pista ciclopedonabile, parapetti in legno, arcata bassa che si confonderà con la vegetazione, cercando di mitigare l’opera all’ecosistema. L’asta era ad offerta migliorativa affinché l’opera venisse mitigata. Un progetto bello per il quale sono percepibili queste intenzione di integrare l’infrastruttura nell’ambiente. L’impatto paesaggistico è un aspetto che è stato preso in considerazione.”

In chiusura Rivi ha esternato le sue perplessità in merito al reale contributo di questo progetto alla viabilità cittadina: “Soprattuto dentro Sansepolcro, non so se questo ponte davvero riuscirà ad alleggerire il traffico come ipotizzato. C’è bisogno di regolare il traffico pesante e pensare ad un importante progetto di viabilità collaterale che aiuti allo smaltimento.”

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