Song Exploder: come nascono le belle canzoni

Il nuovo appuntamento con la rubrica “Visioni in sala e salotto” è dedicato ad una serie che spiega come grandi artisti di diversi generi hanno creato alcuni dei loro capolavori

La scorsa settimana giravo in Netflix e cercavo qualcosa di diverso dalle tante serie distopiche che tuttora mi affascinano, ma da cui, diciamoci la verità, ogni tanto dovremmo prendere delle pause e un sano tempo. Dicevo quindi, che avevo voglia di qualcosa di leggero, interessante, creativo e anche, perché no, originale.

Nessuno mi aveva mai parlato di questa serie (che poi non è una serie): Song Exploder.

Questo format prende spunto da un fortunato podcast con lo stesso nome che si occupa di andare ad analizzare come sono nate le canzoni, quelle di successo e anche quelle minori o che comunque almeno io non conoscevo.

Allora nello spazio di 20 minuti circa ad episodio si ascolta il nostro creatore e conduttore dal nome difficilissimo, Hrishikesh Hirway esaminare con musicisti, gruppi, cantanti, la nascita di una canzone.

L’episodio che più mi ha entusiasmato è quello con Alicia Keys e il suo pezzo “3 Drive Hour”. Andate a vederlo: c’è una fotografia precisa di come nasce una collaborazione (il pezzo è scritto e cantato insieme a Sampha), una creazione e soprattutto quanto le vite degli artisti s’incrocino e quanto l’universo abbia bisogno di esprimersi attraverso gli artisti che diventano canali di comunicazione.

La Keys in quel periodo diventa mamma non per la prima volta e invece Sampha prima di incrociarsi con la splendida cantante, perde sua madre. Da queste premesse nasce un’intesa, dalla distanza delle emozioni scaturisce un pezzo senz’altro genuino, urgente e molto molto coinvolgente.

Ma anche altri episodi sono sicuramente da segnalare, l’analisi di “Losing my religion” dei R.E.M è godibilissima, per me poi sicuramente di più, perché senz’altro l’elemento nostalgia ha giocato un ruolo non minore. Ma sicuramente approfondire la nascita di questo capolavoro della musica mondiale, indipendentemente dall’effetto nostalgia, procura una gioia e un’esperienza davvero particolare.

Oh life is bigger

It’s bigger than you

And you are not me

Dovrebbe essere ricordato come un comandamento, come una raccomandazione, come un memento.

Da quel giro di mandolino nasce tutto, ispira il nostro Stipe (non mi chiedete chi è perché la vostra dignità va preservata) e da lì un testo criptico, geniale, poetico.

Ciò che il gruppo ha in testa quando la pensano, cosa cambia nella storia del gruppo la nascita di un pezzo che hanno ascoltato in ogni angolo del mondo, la vita di quattro ragazzi della Georgia, è davvero tutto entusiasmante e molto bello da vedere.

Poi Dua Lipa che fa un pezzo bellissimo come “Love Again” e tira fuori il suo tormento personale.

C’è un punto in quasi tutte le interviste in cui il nostro intervistatore fa sentire i vocals ai musicisti, qui vi devo spiegare: i vocals sono solo la parte cantata che in studio di registrazione si realizza, beh quel punto è di una bellezza imbarazzate, la voce, solo quella, a nudo crea un effetto veramente unico e da ascoltare.

Insomma è proprio un bel viaggio Song Exploder e le canzoni e gli artisti ci sono per tutti i gusti, se vi piace approfondire l’aspetto creativo, il dietro le quinte di una registrazione, la nascita di un intro o un’armonizzazione ve lo consiglio davvero caldamente.

E come dice alla fine di ogni episodio il nostro amabile intervistatore, prima di farvi ascoltare la canzone:

And Now here’s Song Exploder by Hrishikesh Hirway.

Buona visione.

REGOLA PER LA VITA: Se non sei convinto di ciò che ti raccontano, rifai la domanda, le domande non sono mai stupide, le risposte a volte si.

Serie: Song exploder

Cast: Hrishikesh Hirway

Stagioni: 2

Durata episodio: 20 min ca.

Anno: 2020

Trailer:

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