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“Freaks out”, un circo di emozioni: se i mostri sono supereroi rivoluzionari

Da Guaglianone e Mainetti la bella metafora della diversità in lotta contro la supremazia del pensiero unico, con un cast pregevole, poetico e in gran forma

di Massimo Dottorini
14/11/2021
in Visioni in sala e salotto
Lettura: 4 min.
“Freaks out”, un circo di emozioni: se i mostri sono supereroi rivoluzionari

Freaks Out, regia di Gabriele Mainetti (Goon Films, Lucky Red, Rai Cinema, GapBusters)

Allora i mostri sono fuori, ma niente paura, sono mostri buoni, bellissimi, di cui c’innamoriamo alla prima inquadratura. Ero in procinto di scrivere una recensione non troppo convinta, ma solo perché Jeeg Robot mi aveva completamente catturato e affascinato per l’urgenza e la genuinità. Freaks out è un’operazione, un progetto voluto e creato, una macchina, un prototipo su cui si studia e nessun particolare è tralasciato, pertanto perde il fascino del piccolo gioiellino creato con cura e anche della novità, ma ne acquista in consapevolezza e strutturazione.

Ma veniamo alla storia: siamo nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, e un gruppetto di mostri circensi deve arrangiarsi e continuare a sopravvivere dopo che il loro circo Mezzapiotta viene raso al suolo da un bombardamento. La scena iniziale già da sola vale tutto il film.

I mostri sono un uomo bestia, Fulvio (Santamaria), coperto di peli e forza, una danzatrice elettrica, poi capirete vedendo il film, Matilde (Giovinazzo), Mario (Martini), un nano calamita che attrae i metalli con il suo corpo e Cencio (Castellitto, Pietro), che ha la capacità di creare insetti. Poi c’è Israel (Tirabassi) che è l’impresario capo del circo sgangherato.

Il cast è pregevole, poetico, in gran forma, aderisce in pieno all’idea del film e si diverte a giocare i ruoli.

Dicevo, quindi, che durante un bombardamento il circo viene distrutto e lo sparuto gruppetto di nostri eroi deve ritrovare una collocazione. Israel propone l’America, ma poi sparisce, Fulvio prende in mano la situazione e convince tutti gli altri, meno Matilde, a presentarsi al circo Berlin, di un tale Franz pianista con dodici dita, nazista e chiaroveggente.

Riusciranno i nostri eroi… Eh sì, da qui sarà un susseguirsi di eventi che porranno in contrasto i nazisti cattivi e i mostri buoni.

Matilde incontra nel suo peregrinare uno stuolo di partigiani che si uniranno alla lotta contro i nazisti e una menzione di merito va all’ottimo e speciale Max Mazzotta, che interpreta il Gobbo, capo dei rivoltosi rossi.

Convince la bella metafora della diversità in lotta contro la supremazia del pensiero unico, la poesia della minoranza e il talento piccolo/immenso dei personaggi particolari, diversi, originali. Anche nei difetti dei nostri c’è una (dis)umanità speciale, che ce li fa sentire vicini, come dei supereroi di tutti i giorni, con cui vorresti essere amico fin da bambino.

Difficile dire chi è più bravo, fanno a gara ad affascinarci questi prestigiosi attori, ma oltre il partigiano Gobbo di cui vi ho già parlato incanta Aurora Giovinazzo, che mette in risalto tutta la sua bellezza e che come le grandi attrici ogni tanto si fa brutta, spaventata, sorpresa e tutte le emozioni che potete concepire in una prestazione attoriale di livello.

Noi italiani siamo i numeri uno nel film autoriale, abbiamo talentuosi scrittori di cinema. Nicola Guaglianone, che firma la sceneggiatura assieme al regista Mainetti, sa il fatto suo e potrà darci grandi soddisfazioni. Sarebbe bello che le pellicole autoriali riuscissero a sfociare e ad andare al di là del prodotto artigianale, facendolo diventare un’opera industriale senza perdere il pezzo pregiato, sartoriale, cucito ad hoc.

Dovremmo osare di più, facendo appello ai produttori a costruire progetti a largo spettro, non provinciali, con due attori televisivi e una banale storia per fare il sicuro incasso nazionale.

Avremmo tutte le qualità per costruire di nuovo un cinema italiano degno di questo nome.

Quindi, guardatevi Freaks out. Al cinema, mi raccomando!

REGOLA PER LA VITA: La conoscenza, nella nostra esistenza, dello scarto, dell’errore, dell’inciampo, del limite, potrebbe farci trovare la strada del successo e della vittoria.

Regia di Gabriele Mainetti. Con Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. Uscita al cinema 28 ottobre 2021, distribuzione 01 Distribution.

Tags: cinemaserie tv
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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