Da un piccolo territorio montano al Consiglio regionale (delle Marche)

Come un consigliere comunale della remota Apecchio è riuscito a conquistare un seggio in Regione: l'intervista di TeverePost a Giacomo Rossi

Giacomo Rossi

Giacomo Rossi, 37 anni, apecchiese, è imprenditore agrituristico, birraio, consigliere comunale e da una settimana anche consigliere regionale. È stato anche due volte candidato a sindaco nella sua Apecchio, storica cittadina marchigiana che conta meno di 1.800 abitanti ma un vasto territorio comunale, che confina con la parte umbra della valle del Tevere e contiene al proprio interno l’enclave del Baronato di Monte Ruperto. Alle comunali del 2014 Rossi prese il 34,71% mentre nel 2019 salì al 42,05%. L’elezione a consigliere regionale è avvenuta grazie ad un impegno portato avanti seriamente per anni, ma anche grazie alla particolarità della legge regionale marchigiana, che ha permesso che il seggio di Rossi scattasse in modo per molti inaspettato. La vittoria del candidato di centrodestra Francesco Acquaroli ha permesso alla sua coalizione di beneficiare del premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale marchigiana. Tra le liste a sostegno del vincitore c’era anche Civitas Civici che grazie al 2,06% di voti è riuscita ad eleggere un proprio consigliere. Giacomo Rossi è stato il più votato in questa lista nella circoscrizione corrispondente alla provincia di Pesaro ed Urbino con 646 preferenze personali. Il seggio è scattato in questa circoscrizione nonostante il risultato dei civici non fosse quello migliore tra le circoscrizioni marchigiane, ma l’obbligo sancito dalla legge regionale di attribuire ad ogni circoscrizione un determinato numero di seggi ha aiutato i membri di Civitas Civici nella provincia di Pesaro-Urbino a prevalere sui colleghi di lista delle altre provincie/circoscrizioni. Il risultato personale di Rossi nel comune di Apecchio (dove la sua lista è stata primo partito con il 25,24%) e nel resto del territorio di Pesaro e Urbino ha fatto il resto. Ad Apecchio Rossi ha preso 223 preferenze su 232 voti complessivi di Civitas Civici, e anche in tutti i comuni limitrofi quasi tutti i voti della lista corrispondono al numero delle preferenze del candidato. Infine di tutto rispetto anche le 50 preferenze ottenute a Pesaro. I dati raccontano chiaramente che il risultato è stato figlio di un preciso obiettivo, quello di concorrere a queste elezioni con la speranza di essere eletto e non solo per partecipare e portare consenso ad Acquaroli. Un esempio di coerenza e caparbietà che dovrebbe servire da insegnamento per territori simili, come la Valtiberina toscana, dove inesperienza politica, mancanza di coraggio e spesso candidature fratricide portano a non riuscire mai ad eleggere rappresentanti in Regione.

Giacomo Rossi ha sempre avuto un rapporto speciale con i territori limitrofi alla sua Apecchio e la sua presenza in questi anni è sempre stata costante anche in Valtiberina toscana e nell’Altotevere umbro, senza tralasciare la sua passione per costruire ponti turistici ed economici verso la lontana Russia. TeverePost lo ha incontrato per la rubrica Oltre il Tevere.

Sei attivo civilmente e politicamente nel tuo territorio da tanti anni. Raccontaci del tuo impegno ad Apecchio e delle tante battaglie portate avanti in questi anni.

La passione politica mi è nata da piccolo quando andavo alle riunioni politiche con mia madre. Poi ho iniziato a militare nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale. Da dieci anni mi sono distaccato dai partiti e dalle loro logiche ma non ho mai smesso neppure un giorno di fare politica, portando avanti battaglie sulla sanità pubblica, sull’acqua pubblica, la viabilità, la trasparenza amministrativa, il turismo, l’agricoltura, contro la tassa di bonifica. Volendo continuare ne avremmo almeno un’altra decina, di battaglie portate avanti!

Parlaci anche dell’uomo Giacomo Rossi. Agriturismo, birra e passione per il proprio territorio?

Da oltre venti anni gestisco assieme alla mia famiglia un agriturismo, da sedici un ristorante e da circa sei un birrificio dove produco birra artigianale agricola. Chiaramente sono lavori che possono essere fatti solo se ami e credi nel tuo territorio.

Perché hai scelto di metterti in gioco nelle elezioni regionali? Credevi nella possibilità essere eletto?

Mi sono messo in gioco per aiutare una brava persona come Francesco Acquaroli e contribuire a mandare a casa la finta sinistra che in questi anni ha massacrato le Marche con politiche scellerate, come la chiusura degli ospedali o la mancata ricostruzione post terremoto. Inoltre mi sono candidato per portare le mie battaglie in Regione. Era il mio slogan elettorale ed ora posso realizzarlo. Avevo studiato attentamente la legge elettorale regionale e credevo di poter avere qualche possibilità di essere eletto.

Quando hai capito di avercela fatta?

Ho capito di avercela fatta martedì mattina, quando un amico mi ha telefonato dicendomi che sarei dovuto andare a comprare due giacche per bene per andare ad Ancona. Tanti miei avversari mi hanno fatto subito i complimenti, l’unico a non avermeli fatti è un consigliere del mio stesso schieramento, ma non è che ho smesso di dormire per questo.

Come cambierà la tua vita ora?

La mia vita nel bene o nel male è già cambiata. Dovrò organizzarmi con il lavoro e con il nuovo incarico. Non sarà facile ma ho passato di peggio.

In controtendenza con l’aria che tira hai costruito un rapporto speciale con la Russia. Raccontacelo.

Sono anni che porto avanti rapporti turistici, culturali e commerciali con la Russia. Credo che la Regione Marche e l’Italia in generale debbano stringere ancora di più i rapporti con questa nazione amica. È finito il tempo di guardare alla Russia come un nemico: la Russia è un paese amico, un’immensa opportunità economica e geopolitica. I russi amano l’Italia ed abbiamo tante affinità, a partire dall’ambito culturale.

Che messaggio vuoi mandare a chi ti ha dato fiducia?

Spero di dimostrare il mio valore, spero di farvi vedere che un consigliere regionale può rimanere se stesso, senza cravatta, senza padroni, senza schemi e senza gonfiare troppo il proprio portafoglio. Aiutatemi in questa impresa, aiutatemi a rimanere Giacomo, aiutatemi a migliorare le nostre Marche!

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