Elezioni a Sansepolcro, il punto sullo scenario politico in vista del secondo turno

Verso il ballottaggio tra Fabrizio Innocenti e Andrea Laurenzi, tra strategie e possibili accordi con le forze escluse

Sansepolcro sceglierà il suo nuovo sindaco al ballottaggio: un esito elettorale che era nell’aria già da tempo e che non ha stupito i politici più esperti, tantomeno gli osservatori più attenti. La prima chiamata alle urne si è chiusa con un testa a testa avvincente tra Andrea Laurenzi, candidato della coalizione di centrosinistra che ha ottenuto 3.277 voti (40,20%), e Fabrizio Innocenti, uno dei due candidati sostenuti dai partiti di centrodestra che ha ottenuto 3.192 voti (39,54%). Un dato che testimonia una precisa convergenza verso i due candidati da parte dell’elettorato a scapito delle rivali Laura Chieli e Catia Giorni, la cui corsa a Palazzo delle Laudi si è conclusa rispettivamente a quota 1.176 (14,57%) e 427 voti (5,29%).

Domenica 17 e lunedì 18 ottobre, quindi, gli elettori della città di Piero dovranno tornare alle urne e scegliere tra due candidati separati da soli 85 voti al primo turno. E proprio partendo da questo dato, in queste ore, ha preso il via un’attenta fase di analisi e riflessione che sta interessando gli aspiranti sindaci e le liste a loro sostegno, ma non solo: sarà infatti fondamentale capire quale ruolo potranno giocare le varie forze escluse a seguito del primo scrutinio, tra possibili apparentamenti o semplici indicazioni di voto.

Partendo dal vertice della graduatoria, la situazione nella coalizione Laurenzi sembrerebbe essere, almeno sulla carta, più facile da decifrare: nella condizione di unico candidato del centrosinistra, l’ex-vicesindaco ha infatti saputo convogliare sul proprio nome i consensi di una larghissima parte dell’elettorato, anche grazie ad una campagna elettorale ben pianificata e alla presenza di liste come Pd-InComune (la più votata di tutte) e Adesso che hanno saputo raccogliere numeri importanti con i propri candidati. Tra le note meno liete vi è il risultato beffardo ottenuto da Insieme Possiamo: la lista di sinistra ha pagato il forfait del suo esponente di punta Gabriele Marconcini ottenendo un 3,53% che per un solo voto non consentirà lo scatto del seggio anche in caso di vittoria di Laurenzi. Non è da escludere tuttavia che lo stesso candidato, nell’ottica di tenere salda la coalizione, possa valutare la possibilità di conferire un qualche tipo di incarico ad uno dei candidati. Difficilmente ipotizzabile un apparentamento con la coalizione di Catia Giorni: il comunicato trasmesso martedì dal Movimento 5 Stelle sembrerebbe non lasciare spazio ad interpretazioni, anche in virtù del grande risultato ottenuto dai renziani e calendiani a sostegno di Laurenzi. Dai pentastellati potrebbero comunque arrivare nei prossimi giorni indicazioni di voto all’elettorato.

Passando alla coalizione di Innocenti, invece, la situazione acquisisce tutta una serie di nuove variabili da tenere in considerazione. Anche in questo caso il risultato elettorale è stato più che soddisfacente – soprattutto per i rappresentanti della lista civica Borgo al Centro e di Lega-Forza Italia che hanno fatto man bassa di preferenze – e tutte le quattro liste a sostegno dell’ingegnere, comprese Cittadini per Sansepolcro e Moderati e Riformisti, potranno contare su almeno un proprio rappresentante in sede consiliare. In questo caso l’obiettivo è anzitutto quello di convogliare sul progetto di Innocenti gli elettori che al primo turno hanno scelto di sostenere l’altra candidata di centrodestra Laura Chieli, sostenuta da Fratelli d’Italia e Sansepolcro Futura. Il candidato della Lega Alessandro Rivi ha già auspicato pubblicamente questo scenario, menzionando la necessità di fare quadrato attorno ai temi della sanità e delle infrastrutture, ma a favorire tale strategia vi è anche una nota diffusa l’altro ieri dai vertici provinciali e regionali di FdI con inequivocabili segnali di distensione e disponibilità al dialogo dopo una campagna elettorale ricca di schermaglie tra i due schieramenti.

Resta ora da capire quali strategie elaboreranno gli esponenti locali del partito di Giorgia Meloni, che si siederanno al tavolo delle trattative con un bottino di 436 voti (5,80%), insufficienti per ottenere rappresentanza istituzionale senza apparentamento – strumento che porterebbe alla perdita di seggi nelle liste già presenti nella coalizione di Innocenti – ma soprattutto quali saranno le scelte della stessa Chieli, apparsa fin qui molto battagliera e poco incline a compromessi, e della lista civica Futura, i cui esponenti si sono riuniti all’indomani del voto per riflettere sul da farsi in attesa di un imminente confronto ufficiale.

Dunque un periodo di trattative serrate e forte fermento che con ogni probabilità sta contribuendo ad alimentare la riservatezza fin qui mostrata da entrambi gli schieramenti anche in merito alle eventuali giunte dei due candidati. L’unico nome fin qui annunciato è infatti quello dell’assessore Riccardo Marzi, che continuerà a mantenere la delega ai lavori pubblici in caso di vittoria di Innocenti.

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