Le “brevi” dalla politica

Su TeverePost una nuova rubrica periodica. Oggi al centro Montedoglio, il trasporto pubblico, la proposta di un “emporio solidale” a Sansepolcro e la carenza di medici ad Anghiari

Voto unanime della commissione regionale ambiente su Montedoglio

La commissione ambiente e territorio del consiglio regionale della Toscana ha approvato a voti unanimi una mozione che impegna la Regione al rispetto della data di fine dei lavori di ripristino della diga di Montedoglio. Come annunciato dal nostro giornale nelle settimane scorse, la scadenza in questione è quella della primavera 2022. Obiettivi del testo, inoltre, la revisione della connotazione giuridica del lago perché possa essere utilizzato anche a fini turistici e sportivi e la salvaguardia del patrimonio ittico e forestale del bacino. La mozione è stata presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi e sottoscritta anche dalla presidente della commissione, l’esponente del PD Lucia De Robertis.

Il PD di Sansepolcro propone un “emporio solidale”

Il Partito Democratico di Sansepolcro ha lanciato una proposta legata al Centro di distribuzione alimentare (CEDA) istituito nella primavera 2020 dall’amministrazione comunale e affidato in gestione alla Caritas: “Il lavoro instancabile dei volontari Caritas che gestiscono il Centro si è andato intrecciando con la generosità di aziende, privati cittadini e imprese che hanno deciso di supportare con prodotti o elargizioni questo importante punto di raccolta – sottolinea il PD – Partendo da questa importanza esperienza si potrebbe costruire, come già avviene in altre realtà, un ‘emporio solidale’, ovvero una sorta di negozio dove gli utenti possano fare la spesa con appositi buoni e trovare una prima risposta ai loro bisogni. Una modalità che potrebbe garantire un sostegno continuativo nel tempo alle tante persone che, temporaneamente o in maniera più strutturata, si trovano ad avere bisogno di un primo sostegno economico. Siamo pronti a fare la nostra parte nel sostenere l’amministrazione comunale su questo cammino”, conclude la nota del partito di via Agio Torto.

Articolo Uno: “Disagi nel trasporto pubblico, preoccupa il silenzio dei sindaci”

Articolo Uno di Sansepolcro invita le amministrazioni valtiberine a prestare attenzione alle mancanze organizzative legate alla nuova gestione del trasporto pubblico, sottolineando che “le gravi lacune si ripercuotono in particolare sulle zone periferiche come la Valtiberina. Il disorganizzato passaggio – commenta la forza politica – ha creato forti disagi”, anche “per la totale assenza della Regione che in fase di attuazione” del cambio di gestione “non ha previsto garanzie per i cittadini dimenticando di privilegiare la sicurezza, l’efficienza, l’equità e la capillarità dei servizi già in essere. Servono in tempi veloci la riorganizzazione dei collegamenti e degli orari così da modulare gli eventuali affollamenti sui mezzi di trasporto, si rendono ancor più necessarie le nuove assunzioni (non temporanee), nuovi mezzi e soprattutto un confronto costante di verifica tra gestori e amministrazioni, per tutelare i servizi essenziali di tutti i territori interessati, abbandonando la logica dei tagli e delle diminuzioni dei chilometri soprattutto nelle zone montane e periferiche. Al momento non esiste ipotesi di integrazione sui trasporti tra zone di regioni adiacenti”, si legge ancora nella nota di Articolo Uno, secondo cui, inoltre “sugli effetti causati dall’aumento dei costi, fatti ricadere sui propri cittadini e le loro famiglie, risulta davvero preoccupante il silenzio assoluto degli stessi sindaci interessati”.

Anghiari, oggi i capigruppo affrontano il tema del medico di base

È in programma per oggi ad Anghiari una conferenza dei capigruppo con al centro il tema della carenza di medici di base. La questione è stata sollevata tramite un’interrogazione consiliare dal gruppo di opposizione Anghiari Unita, che ha sottolineato la gravità della situazione per cui presso la locale Casa della salute sono attualmente in servizio solo due dei quattro medici previsti, a seguito del pensionamento di uno e della prolungata assenza per motivi di salute di un altro, mai sostituiti. La presa di posizione del centrosinistra era stata criticata sui social dal vicesindaco Maggini, che aveva sottolineato come fosse più opportuno chiamare in causa la Regione Toscana (“in questi anni ha smantellato la medicina territoriale e ridotto il numero delle borse di studio per accedere alla professione di medico”) piuttosto che il sindaco di Anghiari. Ora la convocazione della riunione dei capigruppo e il commento dell’ex candidato a sindaco Mario Checcaglini: “Solo l’unità delle forze impegnate in consiglio può sperare di ottenere risposte adeguate dalle autorità sanitarie”.

Bilancio, no delle opposizioni anghiaresi, che votano il piano delle opere pubbliche

L’ultima seduta del consiglio comunale di Anghiari ha visto l’approvazione del bilancio preventivo e del piano triennale delle opere pubbliche. Su quest’ultimo l’assemblea ha dato consenso unanime, con il voto favorevole di Anghiari Unita (“coerente con la volontà del nostro gruppo di contribuire a far confluire ad Anghiari le importanti risorse che il PNRR stanzia anche per le opere pubbliche di cui i comuni hanno necessità”, ha commentato Mario Checcaglini) e del Patto Civico (per Danilo Bianchi è necessario “non perdere la straordinaria occasione di riqualificazione e rigenerazione del nostro contesto urbano data dal PNRR”). Critiche, tuttavia, da entrambi i gruppi per la scarsa progettualità legata alle frazioni. Il bilancio è invece passato a maggioranza: “Si mettono le mani nelle tasche dei cittadini con incrementi non evidenti ma diffusi”, ha detto Checcaglini, che ha inoltre contestato le “scarse risorse destinate al settore turistico e alla cultura”, lo “zero al settore commercio” e “la riduzione della spesa sociale”. Analoghe considerazioni da parte di Danilo Bianchi, che ha inoltre evidenziato che “per quanto riguarda il personale nel bilancio non ci sono risorse per nessuna assunzione, nonostante il rispetto ormai da anni dei vincoli previsti dalla legge. Si vuole continuare con la politica del lavoro precario basato sugli appalti alle cooperative invece di investire sull’assunzione di nuovi dipendenti, su personale motivato, aggiornato e qualificato”.

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