Parco commerciale, la versione della proprietà dell’ex Cose di Lana

La società 4Progress Srl: “Operazione nel pieno rispetto delle norme urbanistiche, nessuna espansione dei parametri. In corso dialogo con l'amministrazione per un progetto utile alla città”

Uno scorcio dell'area interessata

Continua a far parlare di sé l’area della ex ‘Cose di Lana’ in via Senese Aretina a Sansepolcro. Da molti anni in stato di abbandono, è stata acquistata da un gruppo di imprenditori del territorio, e intorno ai progetti di riqualificazione si è scatenato un acceso dibattito incentrato sull’ipotesi di realizzazione del cosiddetto parco commerciale. Nelle ultime settimane si sono intensificate anche sul nostro giornale prese di posizione in merito da parte di esponenti politici e associazioni di categoria. Una lettura vede nel progetto un pericolo per l’economia cittadina, in particolare per le ricadute che potrebbe avere sul centro storico (vedi Confcommercio e Del Bolgia). Una visione diversa, come quella proposta dal presidente della commissione urbanistica Simone Gallai, pone l’accento invece sui possibili effetti positivi per la collettività.

La vera novità di oggi è la prima presa di posizione ufficiale della proprietà, la società 4Progress Srl, che ha rilasciato una nota stampa il cui obiettivo dichiarato è quello di “far comprendere lo spirito dell’iniziativa”. Il comunicato del gruppo di imprenditori locali ricostruisce le tappe della vicenda: “Dopo l’acquisizione dell’area iniziano i contatti con l’amministrazione comunale – vi si legge – con la quale si susseguono incontri e vengono discusse e condivise le scelte urbanistiche e di destinazione”. In questa fase viene valutata e poi scartata l’idea di una co-pianificazione regionale con l’obiettivo di espandere i parametri edificatori. “Si è invece deciso di operare – spiega 4Progress – senza richiedere la benché minima espansione dei parametri, sfruttando solamente il potenziale previsto dalle norme urbanistiche vigenti”. Una volta fatta questa scelta, la società si è mossa verso quello che definisce “un progetto eterogeneo di commercio, servizi e produzione, in grado di valorizzare la città e creare posti di lavoro in un momento particolarmente critico”. La nota passa quindi a descrivere il fatto che “i parametri vigenti del piano strutturale prevedono che una parte del potenziale edificatorio potrà essere destinata ad attività produttive, artigianali e servizi correlati, ed un’altra parte (minoritaria) potrà essere destinata ad attività commerciali, servizi, uffici e ristorazione, il tutto anche inserito in medie strutture di vendita”.

Fatta questa premessa, la nota si occupa di mettere in discussione le critiche ricevute nel corso degli ultimi mesi: “Quello che ci meraviglia è che si è cercato di discutere di questo argomento senza mai considerare il dettato normativo e gli elementi di base presenti: nessuno di coloro che ha attaccato il progetto ha mai fatto minimo riferimento alle leggi vigenti nel nostro Comune. Discutere di certe tematiche senza approfondire ciò che la norma consente”, rincara la proprietà, “genera nell’opinione pubblica solo confusione, penalizzando” quelle che vengono definite “concrete opportunità per la città di Sansepolcro”.

Altro tema toccato è quello delle presunte pressioni effettuate per realizzare l’intervento: “In realtà – puntualizza il comunicato – le uniche pressioni, continue, sono state fatte da coloro che l’opera la stanno contrastando senza argomenti. Non considerando che chi ha acquisito l’area ha il pieno diritto di svilupparla, nel rispetto del piano regolatore vigente”. Proprio la questione del diritto della proprietà a concretizzare il proprio investimento nell’area è lo spunto per ricollegarsi al centro storico. Scrive 4Progress: “Oggi è evidente che il problema dei centri storici non può essere risolto bloccando l’iniziativa imprenditoriale in altre zone, con conseguente trasferimento di investimenti in altri Comuni e conseguente perdita di posti di lavoro. Il problema dei centri storici a nostro avviso si risolve – dicono gli estensori della nota – con una nuova progettualità, una nuova visione del commercio che punti alla riscoperta della tradizione artigianale sposandola con l’innovazione”. D’altra parte, si legge nel comunicato, “la crisi che affligge” i centri storici “procede inesorabilmente da anni e dunque da ben prima dell’ipotesi di centro commerciale. Che centro commerciale non sarà”, viene peraltro puntualizzato.

4Progress ribadisce quindi che la discussione deve avere come presupposti i dati corretti e tenere conto dei diritti di tutti, per “sostituire la soluzione del fare bene al criterio semplicistico del non fare che ha fatto perdere alla nostra vallata occasioni importantissime. Su queste basi – conclude la nota – la proprietà dell’area ex ‘Cose di Lana’ sta dialogando con l’amministrazione in un confronto costruttivo al fine di addivenire ad un progetto sinergico, funzionale ed utile per la città e per i suoi cittadini”.

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