Provincia di Arezzo, distribuite le deleghe ai consiglieri

Le scelte della presidente Chiassai: pubblica istruzione a Laura Chieli, trasporto pubblico e polizia provinciale a Matteo Del Barba

Laura Chieli e Matteo Del Barba

La presidente della provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini ha provveduto a distribuire le deleghe tra tutti i sei consiglieri di maggioranza eletti lo scorso 18 dicembre nella lista di centrodestra “Comuni per la Provincia”. L’attuale assetto normativo dell’ente prevede infatti che la presidente (in carica dal 2018 e fino all’anno prossimo) non si doti di una squadra di assessori, ma assegni le varie competenze esclusivamente ai membri del consiglio provinciale.

Due i rappresentanti dei comuni valtiberini, Matteo Del Barba di Anghiari e Laura Chieli di Sansepolcro. Al primo sono andate le deleghe a trasporto pubblico, mobilità sostenibile e polizia provinciale, alla seconda programmazione scolastica, pubblica istruzione e rapporti con i dirigenti scolastici.

Al cortonese Nicola Carini è stata assegnata la vicepresidenza della provincia insieme alle deleghe a rapporti con gli enti locali, pianificazione territoriale, sport e protezione civile; a Cinzia Santoni di Chitignano ambiente, pari opportunità, personale e urp; all’aretino Simon Pietro Palazzo sviluppo economico e sociale, marketing territoriale, turismo e cultura; a Marco Rosini di Castel Focognano manutenzione ordinaria delle infrastrutture, edilizia scolastica, viabilità. La presidente Chiassai ha mentenuto per sé le competenze in merito a rapporti istituzionali, opere strategiche e PNRR, lavoro, società partecipate, volontariato, politiche giovanili e bilancio.

Oltre ai sei consiglieri di maggioranza, fanno parte del consiglio provinciale cinque esponenti di “Centrosinistra per Arezzo” (Maria De Palma di Marciano della Chiana, Elena Spadaccio di San Giovanni Valdarno, Michele Ausilio di Pratovecchio Stia, Valentina Vaccari di Arezzo e Loriana Valeriani di Terranuova Bracciolini) e una del “Patto civico intra Tevere et Arno” (Stella Scarnicci di San Giovanni Valdarno).

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