Recupero delle stazioni, il punto della situazione

A Sansepolcro chiuso il quadro economico del progetto, ad Anghiari assegnati i lavori. I due immobili in abbandono destinati al rilancio tramite interventi di rigenerazione urbana

Pur con tutte le complicazioni legate all’emergenza Covid procede l’iter dei progetti di recupero dell’ex stazione ferroviaria di Anghiari e di quella di Sansepolcro, che ancora non ha formalmente guadagnato il prefisso “ex”, anche se ormai da tempo non svolge più la sua funzione originaria. Gli interventi presentati dai rispettivi comuni hanno trovato finanziamento lo scorso anno nello stesso bando regionale destinato alla rigenerazione urbana, che in linea con la filosofia della legge urbanistica toscana punta al recupero di immobili esistenti senza andare a consumare nuovo suolo.

La riqualificazione della stazione di Sansepolcro è stata oggetto di una variazione al piano triennale delle opere pubbliche e al piano degli investimenti, deliberata dal Consiglio comunale lunedì scorso durante l’ultima seduta. “Il progetto è andato a buon fine – ha detto l’assessore all’urbanistica Francesco Del Siena intervenendo durante la riunione online dell’assise – nel senso che come spesso accade prima si vincono i bandi, poi si cercano le risorse e infine si inseriscono fattivamente i progetti nel piano delle opere pubbliche quando c’è la copertura e la realizzazione è imminente”.

La stazione di Sansepolcro

“L’intervento – ha riassunto Del Siena – prevede la ristrutturazione di un immobile non di proprietà del comune ma oggetto di un concordato con la società che gestisce tutti i beni della Ferrovia Centrale Umbra. Alla stessa FCU restano due stanze al primo piano che sono funzionali alla stazione, o che sarebbero funzionali alla stazione”, ha precisato l’assessore, facendo con il condizionale riferimento all’attuale assenza di treni. L’importo previsto per l’intervento ammonta dopo la variazione a circa 210.000 euro: il contributo regionale è pari a 95.000, la quota del comune è di circa 85.000 (da oneri di urbanizzazione, avanzo libero e avanzo vincolato). La rimanenza riguarderà – ha specificato l’assessore – “una compartecipazione privata, perché il futuro sarà quello di rendere viva un’area oggi degradata attraverso non tanto attività commerciali ma soprattutto servizi. Questo è un primo tassello per rilanciare una parte importante della nostra città”, ha concluso Del Siena dopo aver ricordato “i tanti atti vandalici che ci sono stati da quando la stazione non è più attiva”. Il Consiglio comunale ha ratificato la variazione con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Con questo pronunciamento è stato chiuso il quadro economico dell’intervento, mentre spetta ora all’ufficio lavori pubblici completare il progetto definitivo.

Per quanto riguarda l’ex stazione di Anghiari, i lavori sono stati assegnati nei giorni scorsi. Il progetto di riqualificazione ha trovato finanziamento attraverso 150.000 euro di contributo regionale legato al bando sulla rigenerazione urbana, 25.000 euro dal bando Spazi Attivi della Cassa Risparmio di Firenze e 25.000 di risorse proprie del Comune. L’immobile della stazione, oltre che spazio per le associazioni, diventerà un ciclostello, con servizi per i cicloturisti e anche per i camminatori. Si trova infatti a costituire un punto di sosta sia del Cammino di Francesco che della ciclovia Sansepolcro-Anghiari-Le Ville. A proposito di quest’ultima infrastruttura, è stato ratificato a fine novembre dalla giunta dell’Unione dei comuni il contributo di 150.000 euro annunciato in estate, con cui l’ente comprensoriale ha deciso di partecipare all’intervento attualmente in fase di progettazione. Le somme complessivamente stanziate ammontano a 580.000 euro, di cui la metà in carico alla Regione Toscana. Il contributo dell’Unione va a ridurre la compartecipazione dei tre comuni interessati, che diventa di 140.000 euro totali.

La ex stazione di Anghiari
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