“Riapriamo il commercio”: questa mattina a Sansepolcro negozi e bar aperti per protesta

Iniziativa regionale di Confcommercio: le attività di Sansepolcro hanno aperto i battenti dalle 10:30 alle 13:00 senza far entrare clienti

#RiapriamoIlCommercio. Anche la comunità di Sansepolcro ha aderito all’iniziativa organizzata da Confcommercio Toscana nella mattinata di oggi, lunedì 4 maggio, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave crisi attraversata dalle attività commerciali del territorio a causa dell’emergenza Covid-19. La manifestazione ha visto l’apertura simbolica dei negozi dalle 10,30 alle 13. una sorta di flash mob senza ovviamente alcuna possibilità di vendita per tutte quelle attività che, nonostante la fase 2 sia ufficialmente cominciata, non hanno ancora ricevuto l’ok del Governo per la riapertura.

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“Abbiamo riaperto simbolicamente i battenti contro il calendario delle aperture stilato nei giorni scorsi – hanno spiegato la presidente di Confcommercio Valtiberina Anna Maria Cantucci e il funzionario Massimiliano Micelli prima di illustrare l’elenco delle richieste che l’associazione ha inoltrato al Governo – Chiediamo che sia anticipata al 4 maggio la ripartenza dei negozi al dettaglio e degli ambulanti e al 18 maggio quella di ristoranti e pubblici esercizi. Oltre alle tempistiche di riapertura, è fondamentale che siano garantite anche opportune misure di assistenza, perché se si deve riaprire con i costi di prima e i ricavi dimezzati è facile intuire che non si potrà andare lontano. Confcommercio chiede contributi a fondo perduto, moratoria fiscale, sostegno per affitti e bollette, sospensione dei tributi locali e infine l’autorizzazione ad occupare gratuitamente gli spazi pubblici per bar e ristoranti.”

Proprio su quest’ultimo aspetto si è soffermata la nostra conversazione con il sindaco Mauro Cornioli, che questa mattina ha seguito l’iniziativa dell’associazione: “Da questo punto di vista, con la crisi dei grandi centri, il nostro borgo ha sicuramente delle potenzialità che molte città in questo momento non hanno perché gli spazi sono ridotti. Noi in questo senso possiamo essere una città a misura d’uomo, garantendo il distanziamento fisico opportuno tra clienti e visitatori oltre a tutte le altre norme di sicurezza necessarie. Dunque potremmo avere un appeal nettamente superiore agli altri. Bisogna trovare un sistema per garantire distanziamento fisico, e a tale proposito ho già parlato con Soprintendenza e Asl per individuare soluzioni ottimali per la stagione estiva.”

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