Rivi: “Amministrazione Cornioli peggio del quinquennio Frullani”

Nell'intervista rilasciata a TeverePost, il consigliere leghista salva la gestione dell'emergenza sanitaria e della sicurezza ma boccia tutto il resto

Alessandro Rivi

Foto tratta da Facebook

Alessandro Rivi ha 27 anni, è laureato in economia e lavora come impiegato in un’azienda locale. In questa legislatura è capogruppo ed unico consigliere comunale della Lega, una delle quattro forze di opposizione biturgensi con PD, M5S e Forza Italia. Dal 2018 è anche consigliere della Provincia di Arezzo. Ha risposto alle domande di TeverePost muovendo profonde critiche al sindaco Mauro Cornioli e alla sua squadra e avanzando proposte per la parte finale della legislatura. L’intervista è cominciata, quasi inevitabilmente, dal tema coronavirus.

Come giudichi l’operato dell’amministrazione durante questa emergenza?

Tutto sommato l’operato dell’amministrazione è stato positivo per tutto quello che concerne l’aspetto sanitario. Sono state messe in atto tutte le prescrizioni normative regionali e statali in modo tempestivo e devo dire che anche nei riguardi di tutte le forze politiche che siedono in Consiglio Comunale c’è stato confronto continuo e un costante aggiornamento. Adesso però, senza sottovalutare la situazione sanitaria, dobbiamo puntare a sostenere la nostra cittadinanza e il nostro tessuto imprenditoriale, che già risente del periodo di blocco. Il primo passo è l’utilizzo dei fondi del governo per l’aiuto alle famiglie: l’amministrazione ha optato per l’utilizzo dei pacchi alimentari, da consegnare alle famiglie che faranno richiesta al Comune con autocertificazione. Questa scelta, come ho già sottolineato al Sindaco due volte, non mi convince, e per questo ho richiesto, assieme ad altri gruppi politici, di valutare anche l’utilizzo dei buoni spesa, strumento flessibile e utilizzato da moltissimi comuni limitrofi. Questa richiesta nasce, in primo luogo, dal basso numero di famiglie che ha fatto richiesta per i pacchi alimentari; evidentemente la cittadinanza ha delle resistenze a richiedere il pacco alimentare alla Caritas, che comunque ringrazio per il lavoro e per la comprovata esperienza. Il mio timore è che sia stato scelto uno strumento “poco gradito” dalla popolazione per impiegare gli 83 mila euro messi a disposizione dal governo, con il rischio che i fondi non arrivino a tutta quella popolazione che non versa in povertà assoluta, ma che vede un peggioramento della propria situazione economica.

Come valuti le scelte del Governo e della Giunta regionale?

È certamente difficile assumere delle scelte politiche forti in un clima di grande incertezza e di fronte ad un nemico nuovo e sconosciuto come il covid-19. Non voglio esprimere giudizi banali e ritengo che a posteriori sia molto facile criticare, ma mi sento comunque di dire che il governo e in primis il Presidente Conte abbiano manifestato importanti carenze sul piano comunicativo, generando incertezza e in alcuni casi vero e proprio caos. Abbiamo assistito a diverse contraddizioni nelle dichiarazioni degli esponenti di governo e questo è a dir poco imbarazzante. Negli ultimi giorni, poi, ho provato grande delusione nell’approccio economico alla situazione di crisi di Regione e Governo: gli strumenti vengono messi in campo in modo disordinato, gli ammortizzatori sociali non sappiamo quando saranno effettivamente erogati, il sistema delle garanzie ai prestiti bancari fa acqua da tutte le parti, le scadenze fiscali sono state posticipate di pochissimo tempo e per ultimo, sembra che il Governo in sede europea non stia ottenendo i risultati sperati. Credo che il Governo, e in particolare il Movimento 5 Stelle, pagherà un prezzo politico altissimo per tutto questo!

Al di là dell’emergenza attuale, come giudichi l’operato dell’amministrazione nei primi 4 anni di legislatura?

Quando si parla di amministrazione Cornioli non si può fare a meno di partire dalle enormi aspettative sollevate in campagna elettorale, esaltando in modo forte la discontinuità che avrebbe portato rispetto alla cosiddetta “politica tradizionale” dei partiti (basta rileggere il programma elettorale). Purtroppo, i risultati oggettivi e sostanziali di questa amministrazione sono ben lontani dalle aspettative sollevate ormai quattro anni fa, ma addirittura lontani anche da ciò che a suo tempo ottenne l’amministrazione Frullani per la città di Sansepolcro (e questo la dice lunga sul mio giudizio verso l’operato di Cornioli, viste le critiche che a suo tempo abbiamo fatto come Lega all’amministrazione Frullani e al PD). Nulla è stato fatto da Cornioli per rilanciare le attività produttive (delega tra l’altro che detiene il Sindaco stesso): in primis, la Giunta Comunale avrebbe dovuto istituire nuovi sgravi per le nuove attività, in particolare imprese giovanili. La politica tributaria, invece, è rimasta sostanzialmente invariata, nonostante questi punti fossero nelle linee di mandato votate dal Consiglio comunale nel 2016. I finanziamenti ottenuti da questa amministrazione per investimenti sono pochi, e i più importanti già ottenuti ancora non hanno dato i propri frutti: basti pensare alle lungaggini legate al secondo ponte sul fiume Tevere e ai lavori da fare nella Scuola Media “Buonarroti”. In entrambi i casi, i lavori non sono ancora partiti.

Quali sono la cosa migliore e la cosa peggiore fatta dall’amministrazione?

La tematica curata meglio dall’amministrazione è stata certamente la sicurezza. In questo ambito riconosco che i risultati soddisfano in larghissima parte le linee di mandato di questa amministrazione. Finalmente abbiamo un sistema di videosorveglianza e una tecnologia di lettura targhe agli ingressi della città: come Lega lo abbiamo richiesto per anni, perfino alla precedente amministrazione, in tempi dove l’emergenza sicurezza era addirittura meno sentita. Inoltre, riconosciamo che il ripristino dello status di Compagnia al nostro presidio dei Carabinieri sia stato un segnale importante per tutto il territorio valtiberino.

Più che una “cosa” peggiore che l’Amministrazione Cornioli ha fatto, vorrei sottolineare quanto negativo sia stato il metodo portato avanti dall’amministrazione nei rapporti con i Comuni limitrofi e verso la Regione Toscana. Sono nate vere e proprie diatribe con gli altri sindaci, per ultima la disputa in merito alla nuova RSA presso “La Balestra”, che ha visto una Valtiberina toscana disunita in un tema così delicato e importante durante il voto nella Conferenza sanitaria integrata dei sindaci con la ASL. Su questo tema il sindaco Cornioli ha importanti responsabilità politiche. Verso la Regione, invece, si è visto nel tempo un costante ammorbidimento delle posizioni politiche. Siamo ben lontani dalla grande determinazione portata avanti dal Consiglio comunale unito, in merito alla sanità e ad altri temi importanti come la gestione dei rifiuti, che si registrava ad inizio mandato. Che il sindaco Cornioli abbia maturato una certa simpatia verso il PD toscano e una certa difficoltà nel prendere pubblicamente delle posizioni?

Qual è la cosa più importante che l’amministrazione dovrebbe fare prima della fine della legislatura?

Ci sarebbero molte cose da fare, quindi non è semplice indicare un ordine di priorità. Tuttavia, nonostante non sia del tutto fattibile vista la ristrettezza dei tempi, credo che sia necessario inserire nel prossimo bilancio di previsione un coraggioso intervento di politica tributaria in favore delle attività produttive e delle nuove imprese. Questo è un punto che ho sollevato ogni anno in fase di approvazione del bilancio e su cui non mi arrendo. Nonostante il mandato della Giunta sia quasi alla sua naturale scadenza, se non è fattibile un’operazione più complessa e strutturale di rimodulazione delle aliquote dei tributi e degli sgravi per imprese e famiglie, ritengo quanto meno fondamentale, ancor di più a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, un intervento con forti sgravi per chi ancora resiste nel mondo del lavoro.

Qual è la proposta di un altro gruppo di opposizione che avreste voluto fare voi?

In tutta sincerità non ho una proposta in particolare di altri gruppi di opposizione che avrei voluto presentare. Devo dire, comunque, che ci sono state alcune osservazioni da parte dei colleghi di minoranza che mi hanno interessato: varie prese di posizione del consigliere Giunti sul depotenziamento dell’ospedale della Valtiberina, la proposta del Movimento 5 Stelle in merito alla costituzione di un elenco di progettisti da affiancare all’Ufficio sviluppo del Comune, così come l’approfondimento portato avanti dal Partito Democratico in merito alle cosiddette “spese pazze” dell’Amministrazione, in particolare in merito agli affidamenti del Comune di servizi informatici, per 185mila euro, rimasti bloccati.

Quali sono i rapporti con gli altri gruppi di opposizione?

A Sansepolcro, come ormai sappiamo bene tutti, sono presenti all’opposizione tutti i più importanti partiti della compagine politica nazionale: Lega, Forza Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. È ovvio che ognuno abbia le proprie sensibilità, le proprie posizioni politiche e le proprie proposte. Spesso i gruppi di opposizione si sono mossi con una certa autonomia, in quanto alcune posizioni non erano completamente conciliabili sul piano politico. I rapporti umani sono sempre stati positivi, ed è stato abbastanza semplice anche prendere posizioni politiche unitarie come opposizioni, tutte quelle volte che la maggioranza ha tirato troppo la corda su temi di particolare importanza. In quei casi, devo dire con soddisfazione che è stato facile sedersi assieme e ragionare senza preconcetti politici per il bene della città e in nome della trasparenza che talvolta manca nei confronti dei consiglieri di minoranza, che ricordo rappresentano una buona parte della popolazione di Sansepolcro.

Come vi preparate alle elezioni regionali?

Per le elezioni regionali devo dire ironicamente che la maggior parte del lavoro, fino ad ora, è stato fatto dallo stesso Partito Democratico: la gestione dei rifiuti e le riforme sanitarie sono state un susseguirsi di errori politici e di veri e propri orrori che ormai conosciamo tutti bene. Se pensiamo che il candidato alla presidenza del PD Eugenio Giani sta andando in giro a dire che la sanità toscana ha bisogno di un check up e che il distretto sanitario Arezzo-Valtiberina-Casentino è troppo grande da gestire, devo dire che è bene ridere per non piangere. Siamo pronti a combattere questa ipocrisia e questa arroganza con tutte le nostre forze. La Lega in vallata è stata presente in tutti i Comuni: abbiamo organizzato raccolte firme, volantinaggi, abbiamo dialogato con tante persone, anche per spiegare le scelte deleterie messe in atto dal governo nazionale e dal governo regionale. Questo lo continueremo a fare, portando inoltre le istanze della Valtiberina all’interno dei programmi politici elettorali delle prossime elezioni regionali.

Come vi preparate alle comunali dell’anno prossimo e quale scenario politico ipotizzate che ci sarà?

È davvero difficile, in particolare in questa fase di emergenza, immaginare lo scenario politico che ci sarà fra diversi mesi a livello locale. Di certo possiamo dire che come Lega abbiamo lavorato sodo e questo ci ripagherà alle prossime elezioni comunali. Nel precedente mandato la Lega non era rappresentata in Consiglio Comunale, mentre negli ultimi anni attraverso la mia elezione siamo riusciti a portare avanti una serie di proposte e di istanze, con una presenza nel dibattito politico locale costante e costruttiva. Le risorse umane della Lega, grazie ovviamente anche al tiro nazionale, sono aumentate e abbiamo forze nuove e giovani che sono pronte a lavorare per il bene della città. Siamo stati di certo il gruppo più attivo con i nostri tradizionali gazebo nella piazza di Sansepolcro, coltivando un continuo dialogo con i cittadini; sono convinto che tutto questo è percepito positivamente. Abbiamo sempre avuto, poi, un buon dialogo con il centrodestra in generale e con Forza Italia, in opposizione in Consiglio comunale con me. Credo che come centrodestra dovremo essere aperti e ragionare su tutte le formule nuove, inclusive e magari innovative che hanno portato ad ottimi risultati in moltissimi comuni toscani.

A livello personale, per quelle che erano le tue aspettative prima di dedicarti ad attività politico-istituzionali, come giudichi oggi la tua esperienza?

Come Consigliere comunale al primo mandato, devo dire che la mia esperienza è sotto tutti gli aspetti positiva e appagante. Nonostante fare politica locale sia a volte stancante e a tutti gli effetti una vera attività di volontariato, sono fiero del fatto che gli sforzi siano ben ripagati sia dai risultati che si ottengono ma anche da ciò che non si riesce ad ottenere fin da subito. Portare avanti le istanze dei cittadini è un onere e un onore, e questa responsabilità diventa un vero e proprio stimolo a studiare e a mettere il cento per cento in quello che si fa. L’unica perplessità è constatare una forte differenza fra il clima che vivo in Provincia di Arezzo come Consigliere di maggioranza con delega alla Pubblica istruzione e il ruolo di Consigliere comunale di minoranza a Sansepolcro. Mentre in Provincia, grazie ad un cambio di amministrazione storico che vede per la prima volta il centrodestra al timone dell’ente, siamo riusciti assieme alla presidente Chiassai ad intraprendere un cambio di rotta e a fare scelte coraggiose, a Sansepolcro spesso ci si scontra con personalismi, egocentrismi e arroganza di alcuni personaggi e gruppi politici (sottolineo alcuni, non tutti). Questo è un vero e proprio peccato, per il fatto che la politica cittadina dovrebbe unire ancor di più, e non dividere.

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