Rivi: “Toscana contendibile, Ceccardi ha già vinto sfide su cui scommettevano in pochi”

Maria Cecchetti: “Attenzione a sanità, lavoro e sicurezza”. I candidati valtiberini della Lega parlano a TeverePost dei temi centrali del dibattito politico, dell'andamento della campagna elettorale e dell'effetto del protagonismo dei leader

Il senatore leghista Alberto Bagnai tra i due candidati valtiberini Maria Cecchetti e Alessandro Rivi sabato scorso a Sansepolcro

Alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre la Lega si presenta con grandi ambizioni. Il partito, che esprime la candidata presidente della coalizione di centrodestra Susanna Ceccardi, nella lista della circoscrizione aretina schiera anche due valtiberini che sono stati sentiti nella giornata di ieri da TeverePost. Maria Cecchetti, di ritorno dall’iniziativa ad Arezzo con il leader nazionale del partito Matteo Salvini, ha descritto al nostro giornale l’andamento della campagna elettorale: “Anche se sono alla prima esperienza”, ha detto, “ho riscontrato curiosità e un entusiasmo inaspettato nei miei confronti. Ai gazebo che facciamo affrontiamo tanti temi con i cittadini, che parlano molto di sanità, di lavoro e soprattutto di sicurezza: non si sentono sicuri ad uscire in certi posti, anche qui a Sansepolcro, specialmente di notte. Per quanto riguarda la sanità, tema anche questo molto sentito”, ha aggiunto, “c’è il timore della chiusura dell’ospedale, e inoltre una forte richiesta che faccio personalmente e che facciamo come Lega è quella di ripristinare il distretto sanitario a Sansepolcro”. Cecchetti si è inoltre detta fiduciosa sui risultati, contando su “una candidata presidente giovane ma con grande esperienza”. Alessandro Rivi è stato invece ospite della redazione ieri mattina per un’intervista che riportiamo di seguito.

Come procede la campagna elettorale?

Bene, l’interesse delle persone c’è, benché il periodo sia ancora condizionato dal Covid e la campagna sia per molti aspetti legata ai social network. Noi siamo sempre presenti – e non solo durante il periodo elettorale come altri movimenti politici – nelle piazze della Valtiberina, a Sansepolcro, a Monterchi, saremo in tutte le piazze e ci siamo già stati. Le persone sono interessate alle nostre proposte e soprattutto vedo un trend molto positivo per la nostra candidata presidente Susanna Ceccardi: il consenso cresce costantemente e questo significa che per la prima volta la Regione Toscana è realmente contendibile.

Sul piano delle prospettive personali che percezioni hai?

Sul piano personale sono molto contento e soddisfatto del riscontro che ho dalle persone. L’attività politica che ho portato avanti negli ultimi anni come consigliere comunale a Sansepolcro, consigliere dell’Unione dei Comuni e consigliere provinciale mi ha permesso di lavorare a contatto non solo con amministratori locali ma anche con semplici cittadini e con il mondo della scuola. Tutto questo, grazie alla mia disponibilità verso tutte le persone che mi hanno contattato, mi ha permesso di dimostrare il mio impegno a livello territoriale e di valorizzare il lavoro che ho fatto soprattutto nei temi legati alla Valtiberina. Che è geograficamente marginale ma non lo è per importanza, viste anche la bellezza e la peculiarità delle nostre terre. Credo che il nostro elettorato, e non solo quello tipico della Lega, abbia capito l’importanza di avere un rappresentante di questa zona, specialmente in una nuova compagine di governo regionale di centrodestra.

Quali sono gli argomenti che ritieni più rilevanti?

Quello che secondo me dovrà essere prioritario per un nuovo governo regionale è superare la logica di accentramento che è stata seguita in tutti i temi più importanti, con in primis sicuramente la sanità. Avere tre grandi Asl in tutta la regione sicuramente ha penalizzato il nostro territorio, che ha inoltre subito l’accorpamento dei distretti sanitari. Questa è stata la peggiore riforma sanitaria che potesse essere fatta, allontanando il servizio dal cittadino in una logica di risparmio e di economie di scala che poi nei fatti non ci sono. Oggi un ospedale come il nostro non è in condizione di motivare personale medico a crescere qui e a rimanerci, e non c’è un vero e proprio pronto soccorso ma un primo soccorso che devia tutte le emergenze su una struttura molto congestionata come quella di Arezzo.
La logica accentratrice penalizza anche la gestione dei rifiuti. Mesi fa veniva ipotizzato un Ato unico regionale, che è una cosa assolutamente sbagliata. Abbiamo ambiti territoriali già troppo grandi che non permettono agli amministratori locali di controllare il servizio e vanno ridimensionati. Sei Toscana ha gestito veramente male, con un costo del servizio aumentato nel tempo.
Ritengo poi prioritario il tema del lavoro e dello sviluppo economico. Nel nostro territorio, sia come Valtiberina che come provincia di Arezzo non sono state fatte politiche adeguate per valorizzare anche delle nostre tipicità. Non ci dimentichiamo per esempio dell’agricoltura, settore molto importante del quale le politiche regionali non hanno mai sviluppato l’ammodernamento: passare a un’agricoltura che sia più rispettosa dell’ambiente e all’avanguardia comporta degli investimenti che i nostri piccoli imprenditori agricoli locali hanno dovuto fronteggiare sempre con le proprie risorse. Ed è un settore da sviluppare anche nell’ambito turistico, a partire dal tabacco kentucky con cui viene fatto il sigaro toscano, che è un’eccellenza in tutto il mondo.
La Valtiberina è stata la vallata più penalizzata anche dal punto di vista delle infrastrutture e del collegamento con il resto del mondo: abbiamo la ex Ferrovia Centrale Umbra lasciata a sé stessa; abbiamo il centrosinistra che si vanta del progetto della Due Mari, ma sappiamo che sono tantissimi anni che è una vera e propria incompiuta; abbiamo visto i disagi sulla E45, un cantiere infinito, e anche la viabilità alternativa, la ex Tiberina 3bis, che deve essere ancora realizzata. E ricordo che quando è stata sganciata al comune di Pieve presidente della Provincia era proprio Vincenzo Ceccarelli, che in questo momento nel nostro territorio è molto attivo e viene a promettere tanto, lasciando in disparte tutto quello che ci è stato tolto.

Data la rilevanza delle elezioni regionali per lo scenario nazionale, c’è grande protagonismo da parte dei leader di partito, nel bene e nel male. Questo che effetto ha nella campagna elettorale?

Credo che l’effetto sia positivo. Nel nostro territorio e in generale in Toscana abbiamo avuto una presenza pressoché costante sia del segretario Matteo Salvini sia delle personalità più importanti della Lega, e questo dimostra che c’è un’attenzione verso il nostro territorio e i nostri amministratori locali. Non possiamo nascondere che un risultato vincente di Susanna Ceccardi avrà un effetto molto forte sullo scenario nazionale e sulla tenuta di questo Governo, perché la Toscana è storicamente una regione di sinistra, con diverse città importanti che sono fortini storici di quella parte politica. La presenza del leader va sicuramente a enfatizzare l’importanza di questa battaglia, ma voglio anche sottolineare che la battaglia è importante proprio per come è stata gestita la Toscana. Io credo che ci sia particolare bisogno di un cambio di governo regionale per le politiche sbagliate che sono state effettuate nel tempo. Quindi è una battaglia che vede i nostri leader in campo a darci una mano non solo per la rilevanza nazionale ma perché più che in altre regioni c’è bisogno di un cambiamento. Abbiamo visto anche un approccio a mio modo di vedere troppo ideologico del presidente Rossi, ed Eugenio Giani è una personalità che non può essere discontinua con la vecchia gestione: Giani c’è sempre stato e mai ha mosso un dito rispetto a scelte sbagliate come quelle nella sanità e tante altre.

Secondo alcune analisi dello scenario, Susanna Ceccardi sarebbe un candidato debole, addirittura scelto appositamente per non essere realmente competitivi. Come controbatti?

Come Lega diversi mesi fa, prima ancora che venissero rimandate le elezioni, abbiamo proposto il nome di Susanna Ceccardi, che poi è stato concordato con gli alleati del centrodestra. Con lei ho una conoscenza personale che va avanti da anni, da quando era consigliere di opposizione del suo comune, Cascina. Poi si è candidata a sindaco vincendo una sfida su cui in tanti non avrebbero scommesso. È una persona giovane ma non senza esperienza, è molto determinata e sa cosa significa amministrare un territorio, conosce le problematiche reali di tutti i giorni che si trovano ad affrontare sindaci e amministratori locali. Ha avuto un ottimo consenso alle ultime elezioni europee, è stata la candidata più votata di tutto il collegio centrale, quindi Susanna Ceccardi è una persona adeguata a questa sfida e ha tutte le carte in regola per amministrare bene la nostra regione.

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