Stefano Farinelli: alla scoperta della Valtiberina zaino in spalla

Attraverso i suoi video divulgativi, il geologo biturgense punta a far scoprire le bellezze nascoste del proprio territorio

Stefano Farinelli

Stefano Farinelli è un uomo estremamente poliedrico. Le sue attività spaziano infatti dal lavoro di insegnante nelle scuole, a quello di geologo presso l’azienda Aboca, passando per il coinvolgimento all’interno di realtà associative come “Progetto Valtiberina” e riviste come “Trekking Outdoor.”

Immerso nella natura Stefano lo è stato fin da piccolo, anche grazie al coinvolgimento nell’azienda agricola di famiglia. Successivamente si è poi aggiunta la passione per la geologia, nata grazie a Piero Boncompagni, suo professore di chimica delle superiori. A tutto questo, Farinelli ha sempre abbinato l’amore per lo sport: soprattutto corsa, ciclismo e, più recentemente, trekking. È stato proprio quest’ultimo a permettergli di osservare meglio quello che lo circondava, permettendogli di notarne aspetti che fino a quel momento potevano essergli sfuggiti. “Sabato scorso sono andato a fare un’uscita sulla strada che porta all’Alpe della Luna, dove sarò passato centomila volte” racconta un divertito Stefano. “Ho visto un cartello con su scritto: quercia secolare. Ho alzato gli occhi e c’era una quercia enorme, mai vista, un metro sopra l’insegna. Questo ti fa capire che, andando piano, il paesaggio te lo godi di più.”

Da lì all’idea di realizzare video che mostrassero a più persone possibili queste bellezze nascoste, il passo è stato breve. “Quest’inverno, con la neve, assieme a qualche amico siamo andati a fare trekking all’Alpe della Luna” spiega Farinelli. “Lì ho pensato di fare anche dei video: senza parlarci sopra, girati col telefono e montati da me.” L’idea ha immediatamente riscosso successo e, in collaborazione con l’Ufficio Turistico “Meet Valtiberina” di Sansepolcro, è nata l’idea di portare avanti l’idea di una promozione territoriale attraverso lo storytelling.

Sul suo canale YouTube, Stefano realizza quindi brevi video di massimo cinque minuti, in cui mostra le specificità della Valtiberina a “micro scala”; ovvero quei punti di interesse che abbiamo da sempre dietro casa, ma che non conosciamo. Ad accompagnarlo c’è spesso Nicola Cestelli, fondatore di “Io Vivo in Toscana”, il quale gli fornisce anche il vestiario e con cui la collaborazione è nata fin dai primi tempi per la voglia di costruire una rete e grazie a una disinteressata stima reciproca.

Dietro all’iniziativa di Farinelli non c’è soltanto la voglia di mostrare le bellezze del suo territorio, ma anche la speranza che queste possano ottenere una maggiore tutela. “Il nostro patrimonio della Valtiberina è importante e va salvaguardato. Siamo una terra piena di cammini e sentieri, e questi devono essere mantenuti. Non puoi pretendere di portare le persone su un sentiero che non è adeguato. In alcuni caso quest’accortezza c’è, ma in altri, dato che il territorio è tanto vasto, manca. Questa mancanza deve essere colmata, magari con un maggiore coinvolgimento da parte degli enti e dei privati. Una volta che l’ambiente è come deve essere, fai conoscere il territorio alle persone.”

Non è la prima volta che Stefano si butta in progetti di questo tipo. Anni fa, per l’emittente Tevere TV, aveva realizzato un programma chiamato “Green” in cui, con una telecamera fissata sulla testa, percorreva in bici i sentieri della valle. “All’epoca, però, forse i tempi non erano ancora maturi” afferma Farinelli. Mentre stavolta è riuscito a cogliere il momento giusto per proporre i suoi video. “Poiché a gennaio c’era ancora un regime di semi-lockdown, la gente stava in casa e questa finestra sui dintorni poteva essergli utile. Oltretutto era incentivante rispetto all’estate e per il turismo di prossimità: l’unico pensabile a breve periodo.”

Nonostante quello di Stefano sia un progetto al momento a zero budget, aspetto per lui positivo in quanto può far capire che un lavoro come il suo è alla portata di tutti, l’attrezzatura da lui utilizzata è comunque di tutto rispetto. “Ho comprato una nuova Action Camera a 360°. Con quella fai tutta la regia e quando risalvi il filmato in studio, c’è tutto quello che hai visto e lo puoi montare in modo semplice.” Durante le sue uscite nella natura, Farinelli si munisce anche di un drone, grazie al quale riesce a produrre suggestive riprese dall’alto. Ovviamente, per portare avanti la sua attività si deve dotare non solo di buone telecamere, ma anche di un adeguato equipaggiamento da trekking. A questo riguardo Stefano sul suo canale propone anche alcune recensioni di prodotti specifici per le escursioni.

Ma l’impegno sul web di Farinelli non si limita certo a YouTube. I suoi video sono infatti presenti anche su Instagram, Facebook e Tik Tok. Oltretutto, ha da poco creato un blog chiamato “Discoverland” e gestisce un gruppo su Facebook: “In Valtiberina photo e video”, con all’interno quasi 1500 persone.

Più che a un lavoro di ricerca, Stefano Farinelli si è col tempo reso conto che la sua vera vocazione nella vita è quella del divulgatore. “Perché devo mettermi dietro a una scrivania? Ognuno deve fare quello che sa fare: l’ingegnere sa fare bene i conti, io so chiacchierare. Devo stare in televisione, a scuola e sul mio canale YouTube.” Proprio per questo, e perché il suo progetto sta raccogliendo ottimi frutti, l’obbiettivo di Stefano è quello di non fermarsi qui. Ha infatti già in programma di allargare il suo raggio d’azione anche alle valli limitrofe come Casentino, Valdichiana e Valdarno. Oltre a questo è in cantiere anche una collaborazione con Tevere TV, attraverso la quale far conoscere sé stesso e il progetto anche in televisione.

La speranza di Farinelli rimane quindi quello di crescere sempre di più e di poter portare avanti le sue attività di divulgazione e promozione del territorio. Aumentandone la professionalità, i mezzi e i fondi, magari anche attraverso l’aiuto di investitori e sponsor che lo vogliano supportare, spera di poter rendere le sue camminate alla scoperta della Valtiberina il suo lavoro principale.

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