Il futuro del calcio dilettantistico e giovanile è ancora tutto da scrivere e non è ancora chiaro cosa accadrà nei prossimi mesi. La Serie D, fra tante difficoltà e vari rinvii, sta proseguendo il suo cammino, mentre tutti gli altri campionati sono stati sospesi prima delle partite in programma lo scorso 25 ottobre e non sono più ricominciati. Dall’Eccellenza in giù quindi niente gare domenicali e niente allenamenti in settimana da circa tre mesi. La crescita dei contagi ha imposto lo stop e l’inizio del 2021 non ha ancora portato novità di nessun tipo. La stagione sarà portata a termine oppure verrà definitivamente annullata? Quando si arriverà ad una decisione in un verso o nell’altro? Queste sostanzialmente le due domande che si pongono gli appassionati. La questione principale riguarda ovviamente il primo dei due punti e l’eventuale ripresa dei campionati sarà evidentemente legata all’evoluzione della curva epidemiologica. Solo se la situazione sanitaria migliorerà si potrà ipotizzare una ripartenza totale, ma non è da escludere una distinzione in base alla categoria. Difficile infatti che i campionati dalla Promozione in giù possano riprendere, mentre qualche possibilità in più esiste per l’Eccellenza, se dovesse arrivare la richiesta di completare il quadro delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Serie D (posti che resterebbero vacanti in seguito alle retrocessioni dai vari gironi). Questo, se la situazione sanitaria non dovesse migliorare rispetto al momento attuale, aprirebbe nuovi e di certo non semplici interrogativi, viste le poche partite disputate nella stagione 2020-2021 (2 nell’ Eccellenza Toscana e 1 sola nell’Eccellenza Umbria per esempio). Come procedere, visti i tempi stretti, alla conclusione dei campionati? Portare a termine solo il girone di andata oppure trovare altre formule? Come comportarsi con i tamponi considerando che ci sono costi da sostenere e che le società non hanno avuto entrate? Stadi aperti al pubblico o partite a porte chiuse? Insomma un’ipotesi complicata con soluzioni tutte da studiare ed eventualmente, come spiegato in precedenza, solo per l’Eccellenza. Intanto nella giornata di giovedì, nella propria pagina Facebook, la Lega Nazionale Dilettanti Toscana ha pubblicato la seguente comunicazione. “Riunione Società Campionato Eccellenza. Nell’ottica della politica di massima condivisione con le proprie Società affiliate, il Presidente Mangini, unitamente al Consiglio Direttivo ha organizzato, per lunedì 25 alle ore 18, una prima riunione in videoconferenza per una verifica relativa ad una eventuale ripartenza, con i Presidenti delle Società partecipanti al campionato di Eccellenza. Seguirà l’invito di partecipazione alla video call direttamente alla email della società”.
Per ciò che riguarda i campionati giovanili di ogni ordine e grado lo stop definitivo sembra scontato, ma se la situazione sanitaria dovesse evolversi in meglio, non è da escludere che sia data alle società la possibilità di effettuare allenamenti per le compagini di settore giovanile e scuola calcio, nel rispetto delle normative anti-Coronavirus chiaramente. Anche in questo caso si tratta però solo di una possibilità e non certo di una strada delineata. E per ciò che riguarda le tempistiche di una eventuale decisione? La sensazione, nei vari casi analizzati, è che nulla cambierà a breve e che serviranno ancora alcune settimane prima che arrivino certezze, in un senso o nell’altro. Il futuro del calcio dilettantistico e giovanile è ancora tutto da scrivere, con conseguenze negative a livello fisico, sociale ed economico, ma la tutela della salute deve rimanere la priorità. La speranza è che la situazione migliori e che le condizioni consentano la ripresa. Ripartire per non rifermarsi ancora però, perché questo sarebbe forse un problema ancora più grande.
