Paese che vai, autocertificazione che trovi

Italia e Russia a confronto. Dalle sette autodichiarazioni cartacee di Conte a quelle “virtuali” del Tatarstan

Certificazione tatara via sms

Le schermate telefoniche utili ad ottenere la certificazione via sms

Come ricordato nell’articolo in cui venivo intervistato in qualità di “Valtiberino nel mondo”, la Russia ha avuto oltre un mese di tempo per studiare l’epidemia di Covid-19 scoppiata in Cina e in Europa e provare ad organizzare una risposta adeguata. Oltre alla costruzione di un enorme ospedale alle porte di Mosca, sono state attuate altre piccole migliorie rispetto all’esperienza italiana. Una di queste, sicuramente non la più importante, è l’autocertificazione virtuale che evita di stampare decine di moduli cartacei, e allo stesso tempo permette che eventuali aggiornamenti non costringano a finire i toner.

In alcuni dei soggetti federali che compongono la Russia, fin dal primo giorno di autoisolamento domestico è possibile allontanarsi da casa ottenendo un’autorizzazione direttamente sul telefonino. L’unica difficoltà è la prima lunga e complessa registrazione. Naturalmente usando l’alfabeto cirillico, e con l’imbarazzo di dover inserire un patronimico che noi italiani non abbiamo. Ottenuta la risposta nella prima occasione, o il riconoscimento in quelle successive, si passa alla seconda fase, ovvero un sms dove si indica quale dei nove validi motivi spingono ad allontanarsi da casa. Ricordiamo che per andare al supermercato o farmacia più vicini e per portare il cane o l’immondizia entro 100 metri da casa non è necessaria alcuna autorizzazione. Se invece si rende necessario andare in tribunale, dal medico o dal veterinario, in banca o alla posta, all’anagrafe, accompagnare un minore o un disabile, andare ad un funerale (qui non sono vietati) o perfino spostare il proprio isolamento domestico alla dacia di campagna, sarà necessario aspettare un messaggio di risposta. Lì sarà riassunta la situazione e assegnato un tempo limite per raggiungere la destinazione o per il rientro a casa.

La polizia o coloro che sono addetti al rispetto del regime di autoisolamento possono in qualsiasi momento fermare il cittadino che si muove a piedi, in auto o su un mezzo pubblico e chiedere di vedere il codice che autorizza un determinato spostamento. Qualora si sia superato l’orario limite o ci si trovi al di fuori del percorso più breve che porta al luogo autorizzato si rischia, la prima volta, una sanzione di circa 200 euro. Al secondo episodio la multa sarà di 500 euro, cioè più di uno stipendio medio mensile da queste parti. Naturalmente per coloro che invece devono rispettare un regime di quarantena sanitaria scatta la sanzione penale in caso di violazione della legge.

Il Tatarstan è una realtà molto dinamica e relativamente moderna e tecnologica all’interno della Federazione Russa, ma applicare la stessa cosa in Italia non dovrebbe essere complesso e richiederebbe semplicemente la volontà di semplificare le cose e la collaborazione dei gestori telefonici.

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