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Anche in Valtiberina per qualcuno è già di nuovo Pasqua (con un video-tutorial per colorare le uova)

La festività ortodossa quest'anno cade una settimana dopo quella cattolica. Le tradizioni ucraine e russe. Il pallavolista serbo Goran Marić: "La Pasqua del '99 sotto le bombe della Nato"

di Redazione
19/04/2020
in Attualità, Cultura, Eventi
Lettura: 4 min.
Cibi pasquali russi

Foto di Elena Dotsenko

Anche la Chiesa ortodossa, come quella cattolica, celebra la Pasqua la prima domenica dopo il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera. Ma le due date spesso non vengono a coincidere perché è differente il calendario a cui si fa riferimento: gregoriano in Occidente, giuliano in Oriente. La Chiesa ortodossa non ha infatti abbandonato il sistema di datazione che era in vigore nell’Impero russo e che fu soppresso nel 1918 dopo la Rivoluzione bolscevica. Per questo il Natale ortodosso cade ogni anno il 7 gennaio, che corrisponde al 25 dicembre del calendario giuliano, mentre il calcolo della Pasqua è variabile. Nel 2017 le due Pasque caddero nello stesso giorno, come avverrà anche nel 2025. Quest’anno, come accade di frequente, lo scarto è di una settimana.

In Valtiberina sono numerosi gli stranieri che, secondo la tradizione ortodossa, festeggeranno oggi. Per esempio Nelya, che vive da molti anni a Sansepolcro. Ha lasciato oltre venti anni fa l’Ucraina, e precisamente la regione occidentale della Volinia, al confine con la Polonia. “Anche da noi un simbolo della Pasqua sono le uova”, ci ha spiegato, “ma non quelle di cioccolato, solo quelle di gallina. Una delle nostre tradizioni più tipiche è colorarle facendole bollire in un infuso fatto con la buccia di cipolla, che dà un colore rossastro che simboleggia il sangue di Cristo. Oggi si usano anche coloranti artificiali, ma io preferisco utilizzare le cipolle, che sono più genuine. Facciamo inoltre un tipico dolce che si chiama proprio ‘pasqua’ e ricorda un po’ il vostro panettone, anche se di solito è più piccolo e ricoperto di glassa. Comunque in generale si prepara un pasto molto abbondante perché tutti vogliono rifarsi dopo la quaresima. E naturalmente accompagnato dalla vodka. Il sabato si dedica alla preparazione di tutti i cibi ma è vietato assaggiarli, si può mangiare tutto solo la domenica”.

“Gli ingredienti per cucinare i piatti pasquali si trovano anche qui, anche se a volte non sono proprio uguali, per esempio la farina ha caratteristiche un po’ diverse. Ma in generale oggi è molto più facile dei primi anni riuscire a reperire anche qui in Italia gli ingredienti tradizionali della cucina ucraina e russa, che poi è la stessa cosa”, aggiunge Nelya. “Prodotti come smetana o kefir adesso si trovano nei supermercati, mentre prima ce li dovevamo fare mandare dall’Ucraina o dalla Romania. Adesso resta ancora difficile trovare il grano saraceno e le aringhe, che ci sono anche qui ma in varianti molto diverse”.

Nella conversazione con Nelya abbiamo parlato anche della situazione di amici e parenti che si trovano in Volinia: “Un’amica che sta a Sansepolcro è rientrata in Ucraina a dicembre e poi non è potuta tornare per i blocchi. Mi racconta che la situazione è difficile perché i prezzi dei generi alimentari sono aumentati moltissimo durante la quarantena. Me lo conferma anche mio fratello, nonostante una legge che in teoria vieterebbe questi rincari. Mio fratello ha sette figli che vanno a scuola, e adesso per loro è un po’ complicato stare tutti in casa e seguire le lezioni via telefono e computer”.

A proposito delle uova colorate, la russa biturgense Marina ci spiega che anche lei predilige la buccia di cipolla ai coloranti artificiali e ci descrive nel dettaglio la preparazione: si legano intorno alle uova fili o elastici, o meglio ancora le si racchiudono in un pezzo di calza lasciando all’interno piccole foglioline, chicchi di riso, lenticchie o altre minuzie. Una volta bollite per 30 minuti nell’infuso di buccia di cipolla, sulle uova rimangono così decorazioni particolarmente belle, da valorizzare lucidandole con una passata finale di olio. Un’opera artigianale che poi dispiace rompere per mangiare le uova! Per chi vuole capire meglio come fare, Marina ha realizzato anche un videotutorial.

In occasione della Pasqua ortodossa abbiamo sentito anche il pallavolista serbo Goran Marić, ormai di casa a San Giustino, che ha ricordato il 1999 durante i bombardamenti della Nato sulla Jugoslavia: “Quattro anni prima eravamo usciti dalla guerra che ha diviso le nazioni della ex Jugoslavia, poco dopo ci siamo trovati in una situazione da molti punti di vista differente ma simile, con le bombe che cadevano sulle nostre teste e mettevano in pericolo militari e civili. C’era tanta tensione, tanta confusione, tanta paura ma anche l’abitudine a vivere in quella situazione. Il popolo ha comunque voluto onorare la Pasqua ortodossa, anche se in una maniera più modesta del solito. Io purtroppo non sono riuscito a raggiungere i miei familiari che vivevano una decina di chilometri fuori dalla città. All’epoca facevo l’ultimo anno di giovanili, i campionati erano sospesi ma a volte ci allenavamo di nascosto, quando non c’erano le sirene. Ma succedeva raramente. A volte facevamo anche dei tornei di protesta organizzati dalla nostra squadra. È stato un periodo molto duro ma è stato superato anche perché come popolo siamo molto uniti.”

Tags: calendario giulianoChiesa ortodossaGoran MarićpallavoloPasquaRussiaSerbiaUcraina
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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@ep_president @culturadellapace @comunedisansepolcro @partitodemocratico @europeanparliament #davidsassoli #sassoli #europa #europe #europeanparliament #president #presidente #culturadellapace #euro #sansepolcro
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