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Attività motoria e sportiva in zona rossa: confusione e incertezze tra i cittadini

Gli effetti del secondo cambiamento in pochi giorni si fanno sentire anche in Valtiberina. Le considerazioni del delegato allo sport biturgense Lorenzo Moretti

di Redazione
16/11/2020
in Attualità, Sport
Lettura: 5 min.
Attività motoria e sportiva in zona rossa: confusione e incertezze tra i cittadini

Passeggiate, corse a piedi o in bicicletta, pesca e molto altro. Con l’ingresso della Toscana nella zona rossa, e il conseguente inasprimento delle restrizioni, anche in Valtiberina tornano a farsi sentire le problematiche legate alle attività degli sportivi e su queste, al momento, c’è ancora una certa confusione interpretativa.

È bene innanzitutto ricordare che nelle regioni caratterizzate da “massima gravità”  è previsto il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute”.

Riguardo agli specifici cambiamenti relativi all’attività sportiva, andiamo a leggere quanto riporta il Dipartimento dello Sport del Governo. Nel sito istituzionale si precisa che:

“L’attività motoria è consentita solo in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da altre persone e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezioni individuali.”

inoltre

“L’attività sportiva è possibile solo all’aperto e in forma individuale e può essere svolta, con l’osservanza del distanziamento interpersonale di almeno due metri e del divieto di assembramento, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, non necessariamente ubicati in prossimità della propria abitazione. Non è più praticabile all’aperto presso centri o circoli sportivi, che vengono chiusi dall’art. 3, comma 4, lettera d) del DPCM del 3 novembre 2020.”

Ecco qualche spiegazione in più fornita sempre dal Dipartimento

FAQ al DPCM del 3 novembre 2020 (Aggiornate al 13 novembre 2020)

Il Dipartimento per lo sport ha predisposto la pagina per rispondere alle domande più frequenti rivolte dal mondo sportivo successivamente alla pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre.

Qual è la differenza tra attività dilettantistica e attività ludico-amatoriale?

“L’attività sportiva dilettantistica è svolta all’interno di una cornice organizzata e riconosciuta da enti sportivi (Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva e Discipline sportive associate) mediante tesseramento ad una ASD/SSD.

L’attività ludico-amatoriale è invece svolta in forma privata, generalmente senza tesseramento o, comunque, qualificata come amatoriale.”

È consentita l’attività sportiva nei parchi pubblici e privati?

“Qualora il parco si trovi in una zona indicata come di massima gravità (cd. zona rossa), l’attività motoria andrà svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione con l’obbligo del distanziamento e dell’utilizzo del dispositivo di protezione individuale; l’attività sportiva parimenti, andrà svolta esclusivamente all’aperto e in forma individuale, non necessariamente in prossimità della propria abitazione. In ogni caso, per tutti gli spostamenti nelle “zone rosse”è necessario far ricorso all’uso del modulo di autocertificazione”.

È consentito l’uso della bicicletta?

“Qualora l’area sia indicata come di massima gravità (cd. zona rossa), sempre nella medesima fascia oraria, l’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri, non necessariamente in prossimità della propria abitazione. In ogni caso, per tutti gli spostamenti nelle “zone rosse” è necessario far ricorso all’uso del modulo di autocertificazione”.

Per maggiori informazioni e chiarimenti circa i diversi scenari, è possibile consultare integralmente le FAQ del Dipartimento per lo sport cliccando qui.

Le considerazioni di Lorenzo Moretti

Gli strumenti informativi messi a disposizione dal Governo non hanno risparmiato al biturgense Lorenzo Moretti, delegato allo sport del Comune di Sansepolcro, una lunga domenica di confronti e chiarimenti con i tanti sportivi della città inevitabilmente spaesati e in difficoltà dopo il secondo cambio di scenario nel giro di pochi giorni.

Su Facebook e WhatsApp il presidente del Consiglio comunale ha cercato di fornire assistenza e informazioni utili ai cittadini, che nei rispettivi commenti hanno evidenziato una serie di ambiguità ed elementi poco chiari, come ad esempio la differenza tra una passeggiata per strada (attività motoria, da effettuare individualmente o con i conviventi in prossimità dell’abitazione) e una scampagnata nella natura (che figurerebbe come trekking, ossia attività sportiva, e pertanto effettuabile anche lontano dall’abitazione). Oltre a questo, anche varie domande su caccia, pesca, enduro. Tanti scenari ed esigenze diverse, alle quali Moretti ha cercato di fornire chiarimenti nei limiti delle sue competenze.

“Gli sportivi in Valtiberina e in Toscana sono molto confusi perché nel giro di una settimana abbiamo cambiato due volte colore ed ogni volta abbiamo dovuto aggiustare il tiro – racconta alla nostra redazione – La zona rossa, ancora di più, mette in risalto quella che io considero una beffa: tante attività sportive sono rimaste ferme nei mesi clou di marzo, aprile e maggio; in estate c’è stata la fase di riapertura che tuttavia non è coincisa molto con le normali tempistiche in cui si tengono le varie attività; tutti si aspettavano che a settembre e ottobre si potesse ripartire, anche perché sono stati fatti degli investimenti per rispettare i protocolli di sicurezza, che ricordiamo erano stati creati proprio per garantire l’apertura delle strutture anche in caso di ritorno del virus; alla fine gli investimenti e i sacrifici che sono stati fatti hanno impattato su una nuova chiusura e questa è una cosa frustrante.”

Senza troppi giri di parole, Moretti non ha nascosto il suo rammarico per come il Governo centrale ha gestito fin qui la ripartenza della macchina sportiva. “C’è grande dispiacere per le associazioni sportive del nostro territorio, soprattutto per quelle che da queste attività ricavano la loro busta paga. Secondo me il governo non ha agito bene e i mesi estivi potevano essere sfruttati in modo migliore in vista di un possibili riacutizzarsi dell’epidemia. Ora ci troviamo a fare di tutta l’erba un fascio e a limitare persino chi va a pesca da solo in mezzo alla natura. Da parte mia c’è comunque massima disponibilità per chiarire ai cittadini le diverse questioni.”

Tags: Dpcmsportzona rossa
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