Alle elezioni del 3 e 4 ottobre la maestra Laura Chieli sarà sostenuta anche da Fratelli d’Italia. In attesa dell’ormai imminente chiamata alle urne, abbiamo parlato con due membri della lista a sostegno dell’insegnante biturgense: sono il capolista Giuseppe Carbonaro, vicepresidente del circolo FdI locale e figlio della stessa candidata, e Giuseppe Del Barna, indipendente, oggi pensionato dopo oltre quarant’anni di lavoro al Comune di Sansepolcro.
Prima campagna elettorale dalla nascita del circolo FdI locale: come si sta rivelando questa esperienza?
Carbonaro: “Sicuramente un momento bello. Un’esperienza da provare e nella quale si scoprono tante questioni e aspetti della tua comunità che è difficile comprendere appieno da fuori. Come Fratelli d’Italia il nostro circolo ha lavorato bene, dalla nostra nascita abbiamo fatto più di 70 iscritti e quindi c’è soddisfazione per qualcosa che fondamentalmente non c’era: cinque anni fa FdI prese l’1,49% e già siamo soddisfatti per aver creato entusiasmo intorno a questo partito in ascesa anche a livello nazionale. La nostra lista ha candidati di tutte le provenienze e tutte le età, anche giovanissimi, ai quali si aggiungono persone di grande esperienza come Giuseppe, che anche da indipendente ha comunque scelto di aderire all’avventura.”
Del Barna: “Un’esperienza nuova, piena di sorprese. Dopo 42 anni di lavoro in Comune, mi fa piacere lavorare per costruire qualcosa che possa migliorarlo, anche perché conosco bene le cose che funzionano e quelle che invece riscontrano problemi. Ho scelto di essere indipendente perché mi sono iscritto al PRI quando avevo 18 anni e la mia fede repubblicana va ben oltre la votazione. Sono rimasto fedele alle idee di un partito che, nonostante i tentativi locali, non esiste più. Per mia volontà personale non prenderò altre tessere.”
Il fatto che FdI e Lega siano separate sia qui, sia in diversi altri comuni come Città di Castello, è frutto di pure dinamiche locali o coincidono con le diverse strategie a livello nazionale?
Carbonaro: “Credo che le dinamiche nazionali siano poco rilevanti in questo caso, almeno nel nostro a Sansepolcro, dove alle comunali si guarda soprattutto alle persone prima che ai partiti. Allo stesso modo credo sia una gran cavolata l’incidente di percorso che vanno dicendo Innocenti e Rivi perché noi che le abbiamo vissute sappiamo bene come sono andate le cose: fino a giugno eravamo in sintonia su tutto, poi qualcuno tra Arezzo e Firenze ha lavorato sottobanco e ci siamo trovati questa bella sorpresa ai primi di luglio, quando ci hanno prospettato la loro idea. Ovviamente a quel punto non potevamo buttare via sei mesi di lavoro, la Lega non ha scelto il nostro percorso e ne abbiamo preso atto.”
“E’ stato abbastanza umiliante essere presente quando è avvenuta questa cosa. Dalla mattina alla sera si negavano, non rispondevano e poi alla fine è venuto fuori questo coniglio dal cilindro senza nessuna anticipazione. Al loro posto se avessi avuto delle titubanze lo avrei detto senza fare sotterfugi.”
A vostro avviso l’elettorato di centrodestra ha compreso le ragioni della spaccatura?
Del Barna: “A prescindere dal candidato che vorranno sostenere, credo che l’estrazione politica ma anche di visione sia chiara. Noi abbiamo lavorato molto di più sull’ascolto, mentre Innocenti ha lavorato sulla coalizione, però la matrice è sempre la stessa e credo che al ballottaggio, al quale ovviamente contiamo di arrivare e di vincere, ci sarà una confluenza di voti dall’uno all’altra. Dubito che possano essere molte le persone che dopo aver votato Innocenti o Chieli possano cambiare rotta su Laurenzi al secondo turno.”
In cosa la vostra proposta di amministrazione si differenzia rispetto ai progetti presentati da (tutte) le altre coalizioni?
Carbonaro: “Questo programma è stato creato dalla gente. Ormai sono mesi che incontriamo associazioni, cittadini, gruppi di persone e qualcuno di loro potrà realmente trovare all’interno del nostro documento programmatico le proprie idee e spunti. Non ci convince l’idea dei progetti già pronti, secondo noi è importante rispettare quello che la cittadinanza propone e vuole.”
Del Barna: “Essendo il prodotto di colloqui, i contenuti sono ben diversi dalle altre proposte. Vanno verso le necessità e le osservazioni di tante persone preoccupate per il futuro della città in ambito sociale, produttivo, turistico. Sansepolcro sta morendo e tutti sono consapevoli che c’è necessità di dare una svolta e far tornare il Borgo un centro assolutamente attrattivo. Tra scelte amministrative scellerate e cambiamenti nello stile di vita, non si è mai cercato di ricreare un centro attrattivo. I locali chiusi lungo via XX Settembre ne sono la prova tangibile.”
Quale sarà la prima tematica che Fratelli d’Italia porterà sugli scranni del Consiglio comunale?
Del Barna: “Personalmente, essendo legato alle dinamiche di promozione della città, nel mio settore penserei a uno studio di fattibilità, che personalmente ho già fatto appoggiandomi a degli istituti di credito, sull’acquisizione della Fortezza. Una cosa non impossibile se si lavora ad un accordo con la famiglia, che credo abbia tutto l’interesse per far sì che questo bene venga gestito e mantenuto secondo i criteri che merita. Una volta riusciti in questa cosa, tutti gli altri progetti sarebbero propedeutici e legati ad essa. E poi, altra cosa fondamentale, far sì che i giovani tornino a vivere il corso, lo struscio, come avevamo un tempo. I modi ci sono per portare i ragazzi in centro, basta volerlo.”
Carbonaro: “Servirà anche fare una battaglia politica importante su infrastrutture e sanità. L’anno scorso a settembre, prima delle regionali, l’allora assessore Ceccarelli dicendo anche che all’ospedale di Sansepolcro sarebbero stati investiti 8 milioni sulle strumentazioni e sulla ristrutturazione dei reparti: è passato un anno e ancora tutto è fermo, con il nostro ricovero che ormai è una parafarmacia. Tra l’altro sappiamo tutti chi ha depotenziato il nostro ospedale, ossia le stesse persone che da 50 anni governano la Toscana. Quest’anno vengono qua a presentare il progetto del treno, con i famosi 160 milioni di euro, ma siamo onestamente stufi di credere alle favole.”
Del Barna: “Aggiungo una considerazione: io mi auguro che i cittadini si rendano conto di quanto siamo stati presi in giro dalle amministrazioni regionali, sempre dello stesso colore, e anche quando a Sansepolcro c’erano amministrazioni di sinistra. Ma realmente vogliamo credere al progetto del treno a idrogeno quando non è stato fatto niente per la E45? Spero che gli elettori non votino Laurenzi per questo, perché abbiamo visto cosa sono capaci di fare.”