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Città di Castello, custoditi nel fondo antico della biblioteca preziosi incunaboli

Le ricerche del tifernate Giulio Pasqui hanno riportato alla luce antiche opere non ancora catalogate

di Desyrè Baldacci
12/05/2021
in Cultura
Lettura: 3 min.

Il fondo antico della biblioteca di Castello nasconde dei tesori preziosi, volumi di inestimabile valore che, per qualsiasi studioso e appassionato, rappresentano un ricco patrimonio culturale da salvaguardare e valorizzare. Il tifernate Giulio Pasqui, neo laureato in Scienze archivistiche e biblioteconomiche, studiando approfonditamente il patrimonio della biblioteca comunale ha riportato alla luce volumi mai catalogati. Abbiamo avuto il piacere di farci raccontare da Giulio come si sono svolte le ricerche che hanno portato alla scoperta di questi importanti reperti.

“Il mio lavoro di ricerca è iniziato due anni fa” ci dice Giulio “sapevo che il patrimonio della biblioteca di Città di Castello era per la maggior parte sconosciuto e ho colto l’occasione per poterlo studiare approfonditamente. La mia tesi di laurea si è divisa in due parti: una parte prettamente storica che ha riguardato la ricostruzione della storia della biblioteca, una parte più tecnica dedicata alla descrizione dei volumi presenti nel fondo antico. Per ragioni di tempo, ho scelto di esaminare gli incunaboli, libri dati alla luce in un periodo di tempo preciso che va dalla nascita della stampa al 1500”.

Sfogliando le singole opere pagina per pagina, Giulio si è accorto della presenza di alcune unità bibliografiche cucite all’interno di un volume diverso: “durante la mia ricerca sono venuti alla luce libri che non erano mai stati catalogati prima. Anticamente, il patrimonio librario era molto costoso e potevano permetterselo solo ecclesiastici o signori benestanti. Per risparmiare, dentro ad un volume spesso venivano cucite assieme due unità bibliografiche. In alcune di queste miscellanee fattizie si trovano più unità bibliografiche che, mancando di frontespizio, durante la catalogazione avvenuta negli anni ’70, non sono state conteggiate: una di queste è un volume che parla dell’esercizio della vita spirituale stampato nel 1500, volume censito solamente da 20 biblioteche nel mondo.

“Fra i volumi che ho riportato alla luce, un incunabolo di Cicerone e un volume curato da Angelo da Tiferno. Sono due volumi diversi: sapevo della loro esistenza, ma ho trovato nell’archivio storico un’interessante documentazione riguardante questi volumi. L’incunabolo di Cicerone era parte della biblioteca degli ordini religiosi di San Giovanni Battista. L’altro apparteneva a Giacomo Manzoni, bibliografo e politico romano la cui biblioteca andò all’asta. Il proprietario della casa d’aste contattò il comune di Città di Castello per vendergli questo volume e il comune incaricò un avvocato di origini tifernati per completare la compravendita. Fra i volumi esaminati nel fondo del ‘500 ho ritrovato sette cinquecentine non catalogate, sempre perché cucite assieme in miscellanee. Speriamo di poter continuare questa ricerca perché il patrimonio del fondo antico della biblioteca conta 20 mila volumi e vale la pena valorizzarli degnamente”.

Sull’importanza di conservare questi preziosi volumi, Giulio ci spiega che “è importantissimo poter disporre di questi splendidi volumi perché non si finisce mai di studiarli. Per esempio, c’è uno studio specifico sulla filigrana che ci fa capire com’era la produzione e il commercio della carta nel 1500. È molto interessante anche conoscere come un volume stampato a Lione o Bruxelles sia arrivato fino a Città di Castello, non essendoci un tempo i mezzi attuali. È un patrimonio culturale che merita di essere salvaguardato ed è fondamentale portare avanti studio continui. Studiando i volumi, infatti, possiamo ricostruire la vita delle persone che li possedevano ed è veramente affascinante conoscere questo”.

Tags: AltoteverebibliotecaCittà di CastelloGiulio Pasqui
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

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𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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