• Chi siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy
redazione@teverepost.it
Nessun risultato
Tutti i risultati
sabato 24/05/2025
TeverePost
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
Nessun risultato
Tutti i risultati
TeverePost
Nessun risultato
Tutti i risultati

Giovanni Faloci: “Le Olimpiadi, un sogno che si avvera”

Il discobolo tifernate, cresciuto all’Atletica Libertas e da anni in forza alle Fiamme Gialle, gareggerà per la nazionale italiana a Tokyo 2020

di Desyrè Baldacci
14/07/2021
in Sport
Lettura: 5 min.

Giovanni Faloci

Porterà con se un anche po’ di Città di Castello il discobolo tifernate Giovanni Faloci, convocato dalla nazionale italiana per i giochi olimpici di Tokyo 2020, in programma dal 23 luglio all’8 agosto. Saranno Olimpiadi diverse da quelle passate, caratterizzate da restrizioni e regole ferree a causa della pandemia non ancora lontana, ma per Faloci sarà comunque una grande opportunità per dimostrare il suo talento e la sua preparazione. Da anni in forza alle Fiamme Gialle, ma cresciuto sportivamente all’Atletica Libertas di Città di Castello, Faloci si dice pronto ad affrontare questa importante sfida olimpica, grazie anche al supporto del suo storico allenatore Lorenzo Campanelli e di Ugo Tanzi, presidente della società che lo ha visto muovere i primi passi nel mondo del disco.

Giovanni, a che età sei entrato per la prima volta in pista?

La prima volta è stata a novembre 2002 con Lorenzo Campanelli che è stato sempre il mio allenatore e mi ha subito coinvolto, fin dalla prima settimana. Pensare di arrivare a certi livelli lo capisci piano piano e con il tempo, anche se le speranze e i sogni ci sono fin da piccoli. Nel 2003 ho partecipato ai campionati italiani di lancio del peso ed era già bel traguardo per me. Nel 2005, poi, ci sono stati i campionati italiani di lancio del disco e lì ho vinto. Ho fatto subito il minimo di categoria per partecipare agli europei, dove trovi un contesto sconosciuto e grandi avversari. Nel 2005 ha gareggiato con me il grande Robert Harting, avere a fianco lui è stato stranissimo, negli anni poi abbiamo gareggiato insieme più volte.

Cosa si prova a gareggiare contro gli atleti più forti del mondo?

Si vede che hanno qualcosa in più anche a livello fisico, sono delle vere macchine da guerra per questo sport. Anche se sbagliano, possono sempre fare di più, in condizioni ottimali le loro prestazioni sono perfette. Hanno una struttura fisica molto diversa, sono tutti alti sopra i due metri. Hanno leve molto lunghe che aiutano sicuramente a lanciare il disco più lontano, è una sfida difficile e complessa. Io, comunque, voglio sempre cogliere qualcosa da loro, li studio mentre si riscaldano e cerco di capire tutti i loro movimenti, se fanno qualcosa di strano mi chiedo il perché di quel comportamento.

Da dove nasce la passione per il disco?

È nata per caso. Il primo anno Lorenzo mi ha fatto provare tutti e tre i lanci: peso, martello e disco. Il secondo anno mi sono concentrato più sul disco e da li è andata subito bene. Nel 2004 ero ancora ai primi passi, a volte tiravo bene altre molto male. Dal 2006, però, ci siamo dedicati moltissimo a questa specialità ed è arrivato il minimo per gli europei, il titolo italiano e tutto il resto.

Quali sono le maggiori difficoltà che si possono incontrare in questa specialità?

Quando si va in pedana si vuole sempre dare il massimo, ma se non rispetti i tempi e non stai morbido non ce la fai. Devi dare il meglio di te stando rilassato e bisogna curare molto la tecnica. E’ fondamentale essere forti e morbidi allo stesso tempo e questo è molto complicato. La cosa più bella è sentire il peso del disco prima di lanciarlo, quando sei lì capisci che fino a quel momento hai fatto tutto bene e corretto.  

Qual è stata l’emozione più grande in questi anni?

Uno dei ricordi più belli è sicuramente la partecipazione al primo campionato italiano. Arrivavo con un lancio di 53 metri, ero il terzo atleta, i primi due erano di altissimo livello. Non pensavo a nulla, solo a gareggiare e ho portato a casa un bel 57.50 metri. Con un lancio mi sono guadagnato il minimo per gli europei e ho vinto il campionato italiano. È stata una gara che ricordo come fosse ieri anche se parliamo del 2005.

Come ti prepari prima di una gara?

Ho delle abitudini che ormai seguo da anni: ad esempio, quando indosso le scarpe parto sempre dalla sinistra e faccio sempre così, anche in allenamento. Ho anche dei riti pre-gara, come scegliere un tipo di abbigliamento piuttosto che un altro o la doccia prima della competizione.

In famiglia chi è stato a credere più in te?

Sicuramente tutti, anche se mamma mi è stata più vicina fin dall’inizio. Da quando sono entrato in Fiamme Gialle tutti hanno capito che questo non è più uno scherzo, è diventato un lavoro a tutti gli effetti, anche se lo faccio sempre divertendomi.

Parliamo di Tokyo 2020: come hai appreso la notizia della convocazione?

Sono stato contentissimo, è un sogno che si avvera. Pochi giorni fa mi è arrivato il messaggio di convocazione e li mi son detto “ora è tutto vero”. Abbiamo rincorso da tempo le Olimpiadi, già nel 2012 avevo raggiunto lo standard per poter partecipare, ma poi non mi hanno convocato. Nel 2016 mi sono infortunato, non sono stato in grado di dimostrare quello che valevo e quest’anno, con quel lancio un po’ inaspettato di 67 metri, è stata una bella sorpresa sapere che avrei partecipato alle Olimpiadi.

Come saranno le giornate a Tokyo?

Noi atleti staremo nel villaggio predisposto e non potremo uscire da li. Avremo delle applicazioni sul cellulare che controlleranno i nostri spostamenti. Ci dovrà essere massima serietà perché andiamo a gareggiare e non a divertirci. Sarà bello visitare Tokyo, ma ci torneremo un’altra volta, ora andiamo per le Olimpiadi. La gara sarà il 30 e saremo divisi in due gruppi. Cerchiamo di farci trovare pronti, questa è una gara a sé, i numeri sulla carta non contano nulla. Tutti hanno 3 lanci e tutto può succedere. Quando si indossa la maglia della nazionale vogliamo sempre dare il massimo e questo farò. A Tokio mi accompagnerà l’allenatore della nazionale Federico Apolloni, siamo stati per molto tempo avversari perché anche lui lanciava il disco.

Hai qualche sogno nel cassetto?

Per quanto riguarda le Olimpiadi, sogno di rientrare fra i primi 12 al mondo, sarebbe davvero bellissimo. Mi piacerebbe ritrovare la forma giusta a Tokyo per poter scalare qualche posizione proprio in questa gara.

Tags: Giovanni FalociOlimpiadiTokyo 2020
CondividiTweetInviaCondividiInvia

Altri articoli

Fred Morini: “A Tokyo ho realizzato il mio sogno”

Fred Morini: “A Tokyo ho realizzato il mio sogno”

di Daniele Gigli
22/08/2021
0

L’ex ciclista tiberino ha preso parte ai Giochi Olimpici come osteopata e fisioterapista della nazionale azzurra di ciclismo e ha festeggiato l’oro su pista ottenuto dall’Italia nell’inseguimento a squadre.

Le Olimpiadi di Giovanni Faloci: “Un sogno essere arrivati fin qui, ora si punta al 2024”

Le Olimpiadi di Giovanni Faloci: “Un sogno essere arrivati fin qui, ora si punta al 2024”

di Desyrè Baldacci
15/08/2021
0

Il discobolo di Città di Castello racconta la sua esperienza ai Giochi di Tokyo 2020: “Una grandissima emozione, per un atleta è la gara più importante della vita”.

Giovanni Faloci campione italiano di lancio del disco

Giovanni Faloci campione italiano di lancio del disco

di Redazione
28/06/2021
0

Il discobolo tifernate riconferma il suo primato ai campionati italiani di atletica leggera a Rovereto.

La nazionale italiana di atletica leggera conquista l’argento al Campionato Europeo

La nazionale italiana di atletica leggera conquista l’argento al Campionato Europeo

di Desyrè Baldacci
01/06/2021
0

Ottima prestazione del discobolo tifernate Giovanni Faloci che ottiene un quarto posto lanciando il suo disco a 59.65 metri.

Giovanni Faloci convocato per la Coppa Europa di lanci

Giovanni Faloci convocato per la Coppa Europa di lanci

di Desyrè Baldacci
05/05/2021
0

Il discobolo tifernate gareggerà per la nazionale italiana domenica 9 maggio a Spalato, in Croazia.

Prossimo Post

“Questa fervida pazienza”: presentato il programma di Kilowatt Festival 2021

Covid: in Valtiberina 4 casi tra Sansepolcro e Anghiari

Covid: in provincia 17 nuovi casi, ma nessuno in Valtiberina

IN EVIDENZA

Stefano Rosso: libero pensatore della chitarra (e dello spinello)

Stefano Rosso: libero pensatore della chitarra (e dello spinello)

28/01/2021
A San Pellegrino in Alpe anche i corpi di due santi sono divisi a metà dal confine tra Toscana ed Emilia-Romagna

A San Pellegrino in Alpe anche i corpi di due santi sono divisi a metà dal confine tra Toscana ed Emilia-Romagna

22/06/2020

Tortelli di patate alla piastra

14/11/2020
I Paesi Baschi, una storia travagliata e un presente fiorente

I Paesi Baschi, una storia travagliata e un presente fiorente

10/11/2021
ADVERTISEMENT
TeverePost

Quotidiano online edito da:
Ass. Cult. PostComunicazione
Via Senese Aretina, 155
52037 Sansepolcro (AR)
P.I. 02362150514
Email: redazione@teverepost.it

Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni

ARCHIVIO

CATEGORIE

  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia
  • Eventi
  • Gastronomia consapevole
  • Notizie
  • Oltre il Tevere
  • Politica
  • Profili d'Autore
  • Pubbliredazionale
  • Sport
  • Valtiberini nel mondo
  • Visioni in sala e salotto

FACEBOOK

INSTAGRAM

Seguici

    The Instagram Access Token is expired, Go to the Customizer > JNews : Social, Like & View > Instagram Feed Setting, to refresh it.
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Cookie

© 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.

Nessun risultato
Tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Cronaca
  • Economia
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Visioni in sala e salotto
    • Oltre il Tevere

© 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.