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Intossicazione da sushi, la ricostruzione dei titolari del ristorante

Proseguono le indagini delle forze dell’ordine a due settimane dalla chiusura del locale. Nel frattempo la nostra redazione si è messa in contatto con i gestori dell’attività

di Alessio Metozzi
05/03/2021
in Cronaca
Lettura: 3 min.
Intossicazione da sushi, la ricostruzione dei titolari del ristorante

Due settimane fa i carabinieri della compagnia di Sansepolcro ponevano i sigilli ad un noto ristorante di cucina orientale della città di Piero. In questi giorni i militari, assieme al dipartimento di prevenzione di sicurezza alimentare dell’Asl Toscana sud est, stanno portando avanti le varie attività di indagine per risalire alle esatte cause della “sospetta tossinfezione” di quasi una cinquantina di clienti che avevano consumato cibi a base di pesce nella serata di sabato 13 febbraio (a questo link il racconto di una cliente; a questo link i dettagli dell’operazione dei carabinieri).

Nel frattempo i gestori del locale, deferiti in stato di libertà per lesioni personali aggravate, hanno cercato di ricostruire le esatte dinamiche dell’episodio in un clima di collaborazione con le forze dell’ordine per capire una volta per tutte quale alimento possa aver effettivamente provocato i malori. Oltre ai messaggi di scuse per l’accaduto, sulla pagina Facebook del ristorante sono comparsi vari referti e documentazioni che certificherebbero la freschezza delle materie prime.

Dopo aver raccontato la prima fase della vicenda attraverso le testimonianze dei clienti e i bollettini dell’Arma, TeverePost ha avuto modo di parlare con una delle titolari dell’attività. Nel colloquio telefonico ci è stato riferito che gli stessi gestori sono rimasti fortemente scossi da quanto successo. Lo staff ha subito tenuto a precisare che fin dal primo giorno di apertura il ristorante ha lavorato sempre allo stesso modo e con gli stessi metodi. Le bolle confermerebbero, inoltre, che le forniture si sono svolte in modo regolare tre volte alla settimana e che non si è mai fatto ricorso a prodotti a lunga tenuta.

Nelle ore immediatamente successive alle prime segnalazioni, lo staff si sarebbe fatto carico di una meticolosa attività di ricostruzione delle dinamiche, andando a ricontattare una ad una le persone che avevano consumato presso il ristorante quel giorno. In particolare ci è stato riferito che, durante l’attesa per i risultati degli esami sul pesce, il personale ha provveduto a contattare oltre un centinaio di clienti, compresi coloro che avevano pranzato al ristorante nella giornata sabato 13 febbraio, ultimo giorno di zona gialla in Toscana, avendo ognuno di loro lasciato il proprio recapito per le disposizioni Covid. Nessuno dei clienti del pranzo avrebbe accusato malori e questo ha permesso di circoscrivere l’incidente alla fase degli asporti serali.

La titolare ha in seguito confermato che i risultati dei primi test sui principali alimenti utilizzati quella sera – salmone, tonno e avocado – non hanno evidenziato particolari anomalie, e che il locale è in contatto con una ditta che si occupa di analisi dei pesci per eseguire altri controlli sull’acqua e sui crostacei. A seguito di vari colloqui con il fornitore, lo stesso presso il quale molti altri locali dello stesso genere sono soliti servirsi, è stato inoltre sottolineato come mai in questi anni si fossero registrate criticità di tale calibro. Un aspetto, questo, confermato anche da contatti avuti in questi giorni con colleghi di altri ristoranti con i quali vi è un rapporto di scambio di informazioni.

In attesa di conoscere l’epilogo di questa vicenda che ha suscitato grande attenzione ed ampio dibattito tra i cittadini, il locale continua ad essere chiuso al pubblico. I titolari, difesi dall’avvocato Valerio Collesi, proseguiranno nella loro operazione di trasparenza e comunicazione con la clientela attraverso aggiornamenti sui social, nella speranza che le indagini di Asl e forze dell’ordine facciano definitiva chiarezza.

Tags: intossicazionesushi
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

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  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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