Grande successo per la mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo” ospitata nelle sale della Pinacoteca comunale tifernate: ad oggi, dall’inaugurazione, sono state oltre 900 le visite alla prestigiosa esposizione inserita nel calendario delle manifestazioni approvate dal Comitato nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Un’esposizione dall’alto valore storico e artistico pensata e organizzata dalle curatrici scientifiche con lo scopo di esaltare le opere di quel Raffaello che, giovanissimo, arrivò a Città di Castello e proprio in terra tifernate pose le basi per la sua crescita artistica come fece, in tempi diversi, un altro grande dell’arte, Luca Signorelli.
Proprio in una delle sale della Pinacoteca i due illustri si trovano in un vero e proprio “faccia a faccia”: il Gonfalone della Santissima trinità di Raffaello e il martirio di San Sebastiano di Signorelli uno di fianco all’altro, allestimento che d’ora in poi rimarrà permanente all’interno del museo che, nelle prime due settimane dall’inaugurazione della mostra, ha contato numerose presenze, sia esperti conoscitori d’arte che semplici appassionati e fruitori. Fra i visitatori non sono mancate personalità di spicco come ricorda il sindaco Secondi: “c’è stata una presenza importante e di qualità, sono venuti personaggi di rilievo nazionale e non solo, per citarne uno il vicepresidente del Csm Ermini, c’è stata quell’attenzione che gratifica Città di Castello.
Siamo protagonisti sia nell’arte Rinascimentale che contemporanea e questa mostra è stata una scommessa che si è rilevata essere vincente in un periodo in cui dar vita a certe manifestazioni non è da dare per scontato, sia per i costi che per la pandemia. L’importante era rendere Città di Castello protagonista in questo scenario e devo dire ci siamo riusciti. In Pinacoteca saranno realizzate altre iniziative collaterali per tenere sempre alta l’attenzione su questa manifestazione, verso metà dicembre probabilmente ci sarà un’ulteriore importante visita alla mostra. Siamo contenti perché volevamo rendere la nostra città conosciuta per il suo patrimonio artistico e ci stiamo riuscendo”.